Dalla paella alla brace

Al giorno d'oggi per i malati di pallone e videogiochi più giovani sembra una cosa impossibile da credere, ma c'è stato un tempo in cui Football Manager non era l'unico punto di riferimento nel genere dei manageriali calcistici. Per tornare a quell'epoca, dobbiamo ripercorrere il tempo a ritroso, sorpassando anche il 2000: sono stati infatti gli ultimi anni '90 quelli d'oro della serie PC Calcio, nome con cui era conosciuto dalle nostre parti il gioco sviluppato dal team spagnolo Dinamic Multimedia. Un titolo che offriva un'alternativa valida al mostro sacro del genere, rispetto al quale c'era sempre un certo divario, ma che era visto come un punto di forza per chi voleva vivere un'esperienza manageriale di tipo più "casual", con qualche ottima idea a contorno. Il nuovo millennio ha sancito l'affermazione della supremazia di Football Manager, accompagnata dalla fine nel dimenticatoio della serie PC Calcio. Fino ad oggi però, perché si dà il caso che FX Calcio sia il seguito spirituale del vecchio titolo sviluppato in Spagna, passato per l'occasione nelle mani degli studi interni a FX Interactive, publisher diventato famoso per la serie di avventure grafiche Runaway. La curiosità di vedere cosa sono riusciti a fare gli FX Studios è naturalmente tanta, per cui non perdiamo altro tempo in preamboli e lanciamoci direttamente alla guida di una squadra.

Licenze licenziate

Una volta lanciato il gioco, FX Calcio ci mette di fronte alla scelta della modalità, da effettuare tra la cosiddetta Sfida e quella denominata Manager: si tratta in realtà di due modalità abbastanza simili, la cui differenza consiste nel fatto che nella prima il giocatore è forzato a scegliere una squadra minore, vivendo quindi un'esperienza molto meno semplice per portare il proprio team sul tetto del mondo rispetto a chi, con la libertà offerta da Manager, sceglie di guidare un club più forte.

Nonostante il gioco possa vantare la presenza di 162 squadre e oltre 4.000 calciatori all'interno del suo database, come si suol dire, c'è un ma: non è presente alcuna licenza né di campionati, né di giocatori esistenti, riportandoci quindi ai vecchi tempi in cui i team di sviluppo ricorrevano all'uso di nomi fittizi o storpiati rispetto alla realtà. La furbata, in questo caso, consiste nell'editor di gioco, integrato perfettamente alle due modalità principali: se avete scelto il Piemonte, per esempio, cambiare nome in Juventus alla squadra è semplicemente questione di un clic. Si possono poi esportare e importare le modifiche effettuate al database ufficiale del gioco, dando così la possibilità di reperire online eventuali file utili a inserire in FX Calcio i nomi della realtà. Un nuovo download è già stato promesso per il mese di settembre, per aggiornare le rose alla stagione 2013/2014, anche se resta un punto interrogativo sulla presenza in esso di giocatori reali dei campionati di Serie A e B italiani.

L'allenatore nel pallone

Una volta scelto con che squadra cimentarsi, arriva il momento di dare uno sguardo alle varie aree gestionali presenti in FX Calcio. Sono immancabili naturalmente le sezioni dove fare la formazione e modificare la propria tattica, dando in questa fase ai giocatori una serie d'indicazioni di squadra su come comportarsi in campo. Si può per esempio indicare di preferire i lanci lunghi ai passaggi corti, che tipo di contrasti effettuare, dove indirizzare i corner e così via.

A ogni sottomenu è associato un assistente, dotato di un duplice scopo: spiegare al videogiocatore le funzioni dei vari elementi su schermo, permettendogli anche di delegare i compiti relativi al settore manageriale di turno. Non volete occuparvi dell'assegnazione dei programmi di allenamento? Con un semplice clic, il vostro vice lo farà per voi, lasciandovi quindi liberi di pensare ad altro. Come in passato, sia i calciatori che i membri dello staff sono valutati attraverso un sistema di stelline, insieme a pochi altri parametri numerici che compongono la scheda di ognuno. Dimenticatevi quindi della mole di dati di Football Manager, perché qui stiamo parlando di elementi che possono essere contati sulle dita di una sola mano. Particolarmente interessante è l'introduzione delle Pro-Card, assegnate a ogni calciatore: si tratta di una carta legata all'esperienza dell'atleta e alle sue prestazioni recenti, grazie alla quale dare immediatamente un'occhiata alle sue condizioni. In generale, rispetto allo storico PC Calcio si nota un'ulteriore riduzione degli elementi di gioco: nella sezione finanze, per esempio, restano solo la possibilità di ampliare lo stadio e modificare il prezzo del biglietto, senza quindi avere modo di selezionare sponsor e impostare la vendita di materiale vario come avveniva in passato. Il mercato, complice anche la lentezza degli scout, non riesce mai a decollare veramente, soffrendo anche di un po' di mancanza di appeal per l'assenza dei nomi dei giocatori reali.

Incredibile amisci

Del suo capostipite, FX Calcio mantiene soprattutto alcuni elementi grafici, come l'icona che indica le posizioni preferite da ogni giocatore e lo stile dei menu. Se quelli di Football Manager risultano talvolta un pochino freddi, quelli del gioco sviluppato da FX Studios riescono a coinvolgere un po' meglio il giocatore, probabilmente anche grazie alla dimensione ridotta di questo titolo rispetto a quello di Sports Interactive.

Da annotare anche la presenza di un motore 3D per vedere le partite, che si limita però a questo ristretto campo di competenza: per una scelta inspiegabilmente suicida, durante un match si può infatti solo fornire le indicazioni generali su contrasti e passaggi senza avere la possibilità di cambiare tattica ed effettuare sostituzioni. Per farlo, occorre aspettare la fine del primo tempo, ma il danno maggiore è ovviamente a fine partita: la vostra squadra perde 1-0 all' 85' e volete cercare disperatamente il pareggio, passando da una 4-4-2 a una 3-2-5? Scordatevelo. L'alternativa alla visione del match è quella di saltare direttamente all'intervallo o alla fine della partita, perdendosi però così anche la telecronaca in italiano, affidata a Massimo Tecca e José Altafini, che dobbiamo dire non brilla particolarmente. Nel complesso, il motore 3D si rivela accettabile, fatta eccezione per qualche animazione surreale e fasi in cui un giocatore lanciato a rete decide inspiegabilmente di aprire al compagno sulla fascia. Buona l'idea di mostrare i tiri al rallentatore, per creare pathos.

Pur con qualche buona idea, FX Calcio somiglia a PC Calcio, ma non lo è. Rimandato a settembre.