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Gli acchiappaspiriti

Gli sviluppatori di Lumines presentano un particolarissimo free to play per il portatile Sony

RECENSIONE di Christian Colli   —   11/04/2014
Destiny of Spirits
Destiny of Spirits
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Nato dalla collaborazione tra il Japan Studio di Sony e lo sviluppatore di Lumines e Meteos, Q Entertainment, Destiny of Spirits segue la moda dei software gratuiti - i cosiddetti free to play - con cui Sony intende caratterizzare la libreria di PlayStation Vita nel tentativo di animarla nei periodi di stanca (che finora, purtroppo, si sono susseguiti a ritmo preoccupante). Quello di questa "joint venture", poi, è un progetto particolarmente ambizioso, perché invece di essere un giochino che si scarica, si gioca e finisce lì, è una specie di Massive Multiplayer Online dalle sfumature strategiche e RPG che lo rendono più difficile da catalogare ma anche più interessante di quanto non sembri. C'è un certo lavoro di manutenzione e aggiornamento alle spalle di Destiny of Spirits, il che comporta la presenza delle mefistofeliche microtransazioni che rischiano spesso di rovinare anche le migliori idee: sarà questo il caso?

Nonostante la sua originalità, Destiny of Spirits fatica ad essere poco più di un simpatico passatempo

Siamo tutti un po' evocatori

Non che Destiny of Spirits abbia una vera e propria storia, ma quantomeno offre una premessa - a dire il vero un po' inquietante - che giustifica tutto l'ambaradan: a quanto pare il mondo sovrannaturale è stato corrotto dai peccati degli esseri umani e molti spiriti stanno volgendo al male, ragion per cui il nostro compito sarà proprio quello di reclutare i pochi spiriti buoni rimasti per togliere di mezzo quelli cattivi. Essenziale e superficiale, la trama di Destiny of Spirits serve solo a contestualizzare una "caccia agli spiriti" che ricorda parecchio Pokémon.

Gli acchiappaspiriti

Non è l'unica cosa che il titolo Q Entertainment ha in comune col brand Nintendo, comunque, e basta cominciare un combattimento per capirlo: il giocatore può infatti assemblare un party di sei spiriti (soltanto tre dei quali in prima linea, tuttavia) e farlo scontrare con i nemici in battaglie a turni semi-automatiche. Gli spiriti attaccano per conto loro ogni volta che si riempie un apposito indicatore, e il giocatore può semplicemente cambiare il loro bersaglio o usare l'unica abilità posseduta da ciascun spirito. Il fatto che gli spiriti possiedano un solo potere a testa, più un'abilità di supporto passiva che si innesca solo se lo spirito che la possiede è a capo del gruppo, incide negativamente su una struttura strategica un po' troppo fragile, basta perlopiù sul rapporto tra gli attributi elementali degli spiriti: in puro stile forbice/carta/sasso, gli spiriti dell'acqua infliggono più danni a quelli del fuoco, quelli del fuoco fanno più male a quelli del metallo, e così via. La superficie non è molto diversa da quella di Pokémon, insomma, ma se si va a grattare non si scopre chissà quale profondità e i combattimenti diventano ben presto un esercizio basato soprattutto sulla composizione del party che sull'intervento vero e proprio del giocatore. Per fortuna, le battaglie non sono particolarmente lunghe, anche se possono apparire un po' spartane dato che le illustrazioni dei vari spiriti non sono animate e gli effetti speciali dei loro attacchi sono a dir poco essenziali. Una volta vinta la battaglia, si guadagnano almeno due tipi di valuta, e qui le cose cominciano a farsi più complicate: preparatevi, insomma, a un lungo tutorial che vi sommergerà di un po' troppe informazioni contemporaneamente, rendendo le prime partite abbastanza pesanti.

Trofei PSVita

Destiny of Spirits propone solo dodici Trofei: nove di bronzo, due d'argento e uno dorato. Guadagnarli non è difficilissimo e alcuni si ottengono compiendo azioni basilari come collegarsi ogni giorno o purificare un certo numero di aree.

Il giro del mondo

Nonostante il suo semplicissimo sistema di combattimento, Destiny of Spirits si fonda su una rete di meccaniche, feature e opzioni che all'inizio può spiazzare proprio per il mondo in cui si intersecano tra loro, dipendendo le une dalle altre. Gli Spirit Point guadagnati a fine combattimento, ad esempio, si spendono per fondere gli spiriti: è l'unico modo per farli aumentare di livello, sacrificando uno spirito che magari non ci piace per potenziarne un altro.

Gli acchiappaspiriti

L'altra valuta che si guadagna combattendo, le Summoning Stone, serve per evocare nuovi spiriti e aggiungerli alla nostra collezione. Esiste anche una terza valuta, chiamata Destiny Orb, che il gioco elargisce soltanto in rarissimi casi e che serve ad evocare spiriti molto più rari e potenti del normale, come per esempio quelli ispirati ad altri videogiochi come Knack. I Destiny Orb permettono anche di sbloccare alcuni limiti imposti dal gioco e, neanche a dirlo, si possono comprare col denaro reale nel PlayStation Store: l'acquisto non è assolutamente obbligatorio, attenzione, ma fa leva sulle manie di collezionismo dei giocatori e a un certo punto abbiamo avuto la netta sensazione che Q Entertainment abbia giocato un po' troppo sui tempi morti per invitare gli utenti a mettere mano al portafoglio. L'energia degli spiriti, per esempio, ci mette veramente troppo a rigenerarsi, e l'acquisto dei Destiny Orb per velocizzare la procedura diventa necessario quando si vogliono affrontare delle lunghe sessioni di gioco.

Gli acchiappaspiriti

Fermo restando che la connessione a Internet è fondamentale: senza Destiny of Spirits semplicemente non funziona. Il motivo risiede nell'interessante struttura "social", per così dire, congegnata da Q Entertainment, che sfrutta la posizione geografica del giocatore per stabilire il suo punto di partenza nel viaggio per la purificazione del mondo, il tipo di spiriti che può evocare - e che cambia a seconda dell'area in cui si trova - e i rapporti che può instaurare con gli altri giocatori di Destiny of Spirits. Attraverso un semplice menù, il giocatore può scambiare gli spiriti, affidare i propri o prenderli in prestito, godendo di bonus particolari durante i combattimenti e ampliando la sua collezione. Non vi nascondiamo che, nonostante la ripetitività di fondo e i limiti imposti dalle microtransazioni, è proprio la quantità e varietà di creature che, alla fin fine, spinge a collegarsi anche soltanto una volta al giorno e per pochi minuti: i fan dell'esoterismo o più semplicemente del folklore adoreranno questo aspetto del gioco, che propone le più disparate creature mitologiche nello stile grafico caratteristico dell'area geografica cui appartengono.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori (9)
7.0
Il tuo voto

Destiny of Spirits è un esperimento riuscito a metà: di base si tratta di un titolo davvero molto originale, fondato su una meccanica "social" accattivante e ben supportata, nonostante qualche inghippo tecnico per il quale Q Entertainment ha prontamente ricompensato la pazienza dei giocatori, e su una libreria di creature folkloristiche davvero sconfinata. Lascia a desiderare il gioco vero e proprio, un po' convulso per quanto riguarda le molteplici meccaniche a incastro, limitato dal sistema di microtransazioni e appoggiato a un sistema di combattimento superficiale a dir poco. Speriamo che Q Entertainment si renda conto di queste falle e rimedi con qualche bella patch.

PRO

  • Tantissimi spiriti ispirati a miti e leggende di tutto il mondo
  • Comparto "social" ben congegnato
  • È gratis

CONTRO

  • Sistema di combattimento molto superficiale
  • Molto ripetitivo: da giocare a piccole dosi
  • I limiti delle microtransazioni dopo un po' infastidiscono