È più di un anno ormai che parliamo di Hearthstone: Heroes of Warcraft, il primo, vero esperimento di Blizzard nel campo dei free to play. Annunciato all'inizio dello scorso anno si tratta a tutti gli effetti di un Collectible Card Game, un gioco di carte collezionabili completamente gratuito basato sull'universo di Warcraft (più nel dettaglio, su quello di World of Warcraft).
L'eccellente lavoro della software house di Irvine è tutto riversato nell'ottimo design del gameplay dove il giocatore viene preso per mano e guidato attraverso un lungo tutorial per prendere confidenza con le meccaniche e le peculiarità di questo card game. Hearthstone cerca infatti di differenziarsi dalla grande concorrenza rappresentata non solo dal peso massimo del genere, Magic the Gathering ma anche e soprattutto da una serie di titoli che, soprattutto su iPad, hanno visto la luce e conquistato importanti fette di mercato grazie a idee e soluzioni di gameplay molto interessanti. Parliamo dei vari Shadow Era piuttosto che di SolForge che proprio su tablet sono riusciti, in alcuni casi, a risultare persino più appetibili della serie Duels of the Planeswalker di Wizards of the Coast. In questa recensione tuttavia non ci focalizzeremo sul funzionamento di Hearthstone, sulle sue meccaniche e sulle peculiarità del gameplay, oltre che sull'effettiva qualità del bilanciamento e del prodotto intero: per tutte queste informazioni vi rimandiamo agli articoli che trovate poco più in basso, nel box. Nell'articolo ci focalizzeremo invece sulle caratteristiche della versione iPad e quindi sulla qualità della conversione.
Hearthstone arriva anche su iPad e ovviamente è stato amore a prima vista!
Per tutte le informazioni sul gioco
Se volete approfondire la vostra conoscenza di Hearthstone: Heroes of Warcraft vi rimandiamo alla nostra approfondita recensione del gioco dove spieghiamo nel dettaglio quali sono i punti di forza e gli inevitabili difetti di questa produzione. Inoltre, a tutti coloro intenzionati a provare il gioco consigliamo di dare un'occhiata alla nostra guida speciale con i consigli più utili per prendere confidenza con il gameplay ed evitare gli errori più comuni.
Qualità portatile
Iniziamo subito col dire che Blizzard ha effettuato un lavoro perfetto di conversione nel portare Hearthstone su iPad. Da un punto di vista tecnico, grafico e sonoro il gioco è praticamente identico alle versioni PC e Macintosh. Certo, bisogna prendere in considerazione che il gioco, per la sua stessa natura, non può essere considerato una produzione di incredibile spessore tecnologico, ma ciononostante stupisce sempre positivamente vedere un prodotto girare su una piattaforma mobile con un tale risultato. E tra l'altro bisogna anche riconoscere che un tablet, per un gioco del genere, è praticamente la piattaforma perfetta sia per la grande portabilità (e sappiamo bene quanto un gioco di carte può essere goduto nel migliore dei modi in giro o in "postazioni" meno usuali di una classica scrivania) sia per il supporto a un'interfaccia di tipo touch che proprio nei card game è un'evoluzione naturale di quello che avviene con i giochi di carte "fisici". Come se questo non bastasse, Hearthstone è perfettamente cross platform e questo vuol dire che potrete tranquillamente sfidare tutti i vostri amici e un numero enorme di sconosciuti, indipendentemente dal sistema su cui stanno facendo girare il gioco. Natura cross platform che si estende anche alla gestione di Battle.net, la piattaforma di digital delivery e interazione sociale di Blizzard, che è perfettamente integrata nella versione iPad del titolo e permette in qualsiasi momento di dialogare con gli amici presenti in lista, iniziare al volo una partita con loro se stanno già giocando ad Hearthstone o vedere con quale altro titolo della casa di Irvine stanno passando le loro ore. Volendo fare proprio i pignoli, ci sono alcuni, piccoli aspetti di questa versione che non ci hanno convinto fino in fondo, ma si tratta chiaramente di microscopici dettagli che per molti potrebbero sembrare insignificanti.
Prima di tutto Heartstone sull'iPad mini Retina di testing ha dei caricamenti piuttosto lunghi, soprattutto all'avvio del gioco e di una partita. Nulla di estremo ma sicuramente si nota una differenza se si è già giocato a lungo su PC.
Allo stesso tempo bisogna sempre tenere a mente che non appena il device Apple va in stand-by (il tempo dipende ovviamente dal settaggio che si è impostato nelle preferenze di sistema del device), Hearthstone si scollega istantaneamente interrompendo qualsiasi partita che si stava giocando e costringendo di fatto a far ripartire dall'inizio. È ovvio che un "problema" del genere è estremamente dipendente dalle abitudini di uso dell'iPad, ma ci è capitato piuttosto spesso di assentarci per qualche minuto, magari durante una partita di allenamento o durante la preparazione di un mazzo, per ritrovarci puntualmente davanti alla schermata di errore. Non ci sarebbe dispiaciuto avere poi qualche impostazione aggiuntiva per configurare un minimo l'interfaccia di gioco e la gestione del touch. Gran parte delle meccaniche di Hearthstone prevedono infatti il "trascinamento" dei bersagli o delle aree di effetto di carte e magie e in qualche occasione ci è capitato di sbagliare obiettivo specie in condizioni di grande affollamento del tabellone. Poter ad esempio impostare l'interfaccia in modo tale che diventi possibile selezionare i bersagli con dei singoli tocchi, piuttosto che spostando il dito lungo lo schermo, potrebbe risolvere un certo tipo di "affaticamento". Allo stesso modo, sembra che l'apparizione delle informazioni di una carta, le sue abilità speciali per intenderci, sia stata progettata per utenti mancini visto che il pop-up avviene sempre a destra della selezione. E non di rado ci è capitato di dover spostare le dita o cambiare l'angolazione della mano destra per poter leggere quello che era apparso scritto al di sotto di essa. Ma, come detto anche sopra, si tratta di piccole sbavature che non alterano minimamente un'esperienza di gioco di altissimo livello e che sembra essere stata progettata fin dal primo minuto per dare il meglio di sé proprio su tablet.
The Curse of Naxxramas
Questo è il titolo del primo pacchetto aggiuntivo che Blizzard ha annunciato nelle scorse settimane e che sarà rilasciato probabilmente entro i prossimi due, tre mesi. L'add-on conterrà una sorta di modalità single player denominata Avventura che vedrà il giocatore sfidare dei veri e propri boss controllati dal computer con l'obiettivo di sbloccare le nuove carte (che saranno tra le venti e le trenta). A quanto pare non mancheranno anche delle nuove feature che verranno implementate nel gameplay. The Curse of Naxxramas sarà rilasciato a episodi: un'ala del dungeon a settimana con la prima gratuita e le altre quattro che dovranno essere acquistate con i soldi di gioco o con moneta reale.
Vi ricordiamo infine che Hearthstone: Heroes of Warcraft sarà rilasciato nella seconda metà dell'anno anche su iPhone e Android.
Conclusioni
Hearthstone: Heroes of Warcraft, se ancora non si fosse capito, è un prodotto che merita assolutamente di essere provato sia se in tutti questi anni vi siete tenuti a debita distanza da qualsiasi gioco di carte sia se ogni giorno fate colazione con pane e CCG. Blizzard ha infatti confezionato un videogioco in grado di essere stimolante fin dal primo minuto, guidare con mano il neofita e stuzzicare con alcune meccaniche innovative anche il giocatore più esperto. In più, ora, questa esperienza diventa anche fortemente mobile grazie ad una versione per iPad che per sua stessa natura riesce a migliorare ulteriormente il gameplay del gioco rendendolo ancora più immediato e coinvolgente. Non mancano alcune piccole sbavature ma siamo convinti che sono frutto di una release ancora un po' acerba che sarà sicuramente ritoccata e ottimizzata nei mesi a venire.
PRO
- L'accoppiata tablet e touch restituisce un feeling ancora più convincente
- La meccanica free to play è rimasta inalterata anche nella conversione
- La versione iPad è praticamente identica alla controparte PC...
CONTRO
- ...anche se si notano dei caricamenti più lenti
- L'interfaccia ha alcune piccole limitazioni e pecca di una mancanza di configurabilità
- Talvolta è fastidioso perdere una partita semplicemente perché il tablet è andato in stand-by