Naval Strike è senza dubbio un DLC molto atteso dai fan di Battlefield 4. Il perché è presto detto: il focus è tutto sugli assalti anfibi, niente più deserti o praterie da mettere a ferro e fuoco sotto i cingoli dei carri armati. Ma soprattutto in Naval Strike c'è il ritorno di una una modalità, ovviamente in versione riveduta e corretta, molto apprezzata in passato: Assalto Portaerei. Questa "inedita" modalità non è altro che il tanto amato Titan Mode giocato in Battlefield 2142, nel lontano 2006. I contenuti non finiscono qui ovviamente.
Ogni DLC sinora uscito ha sempre ospitato accanto a mappe e modalità anche armi e mezzi. In questo caso avremo il solo hovercraft, tanto veloce e sgusciante, sia in acqua sia in terra, quanto disarmato; perfetto quindi per infiltrazioni e movimenti di soppiatto, ma perfettamente inutile come supporto ravvicinato alle truppe. Per quello le barche sono il mezzo privilegiato. Come da tradizione le armi incluse nel pacchetto sono cinque, ma a queste possiamo anche aggiungere il lanciagranate a ripetizione 3GL da applicare sotto la canna del fucile. Nel dettaglio del nuovo arsenale abbiamo il fucile d'assalto Beretta AR 160, in dotazione al nostro esercito, comparabile come performance allo SCAR-H, il fucile da cecchino SR338, simile a MK11 Mod 0, la letale dalla breve distanza pistola a tamburo SW40, la "submachine gun" compatta made in Russia SR-2 e la mitragliatrice di supporto AWS con una dotazione standard di cento proiettili. Come gadget troviamo infine la "mina antiaerea", un piccolo mortaio pensato per gli elicotteri, complemento perfetto per tutti coloro armati di Stinger e Igla. C'è sostanza, quindi. Cerchiamo quindi di capire se vale la solita spesa di quindici euro, partendo ovviamente da Assalto Portaerei.
Spiagge, sole e tanto piombo nel nuovo DLC di Battlefield 4: Naval Strike!
Trofei PlayStation 4
Cinque i trofei per Naval Strike, tre di bronzo e due d'argento. Nulla di particolarmente complicato, basta fare un round ad Assalto Portaerei, esplorare la mappa sino al punto più alto, fare una uccisione con la mina antiaerea, col cannone del forte (qui magari c'è a sudare un pò) e con l'hovercraft.
Villaggio vacanze
Assalto Portaerei è sicuramente un valore aggiunto del pacchetto, ma non raggiunge le vette "tattiche" e di complessità della modalità Titan di Battlefield 2142. Anche se snellita, Assalto Portaerei è senza dubbio molto divertente e ricca di possibilità, a metà tra Corsa e Conquista. Si parte sulle isole, cercando di catturare i punti di controllo: quando i ticket di rientro di una squadra arrivano a metà è possibile dare il la all'assalto della portaerei. Cosa comunque non obbligata, visto che la partita si vince facendo saltare due punti sulla enorme "carrier" ma anche azzerando i ticket degli avversari mantenendo intatta la propria "nave madre". Impegnativa, divertente e anche strategicamente "corposa", se vogliamo. Non si raggiungeranno le vette del Titan Mode, ma senza dubbio Assalto Portaerei, tra le "nuove" modalità di gioco rilasciate sinora, è quella più riuscita. La mappa che più ci è piaciuta, da un punto di vista prettamente scenografico, è Operazione Mortaio. Basta semplicemente dire che è possibile fare fuoco con i cannoni di un vecchio forte (roba ottocentesca!) nel gruppo di isolotti sottostante, o se si ha buona mira possiamo anche prendere di mira gli elicotteri che tentano di dare l'assalto alla montagna.
Fenomeni da YouTube a parte Operazione Mortaio è davvero un bel campo di battaglia, molto vasto e articolato, mescola acqua, scontri ravvicinati e, come scritto precedentemente, alta montagna, con tanto di passaggi segreti per arrivare al forte e ponti sospesi, il tutto all'insegna di un arcipelago ricco di isolotti dalla diversa orografia che complicano quindi ancora di più lo scontro della fanteria. Probabilmente il migliore campo di battaglia del pacchetto è Operazione Frangiflutti. Una mappa che riesce nell'intento di bilanciare con grande maestria spazi aperti navali, combattimento ravvicinato e interessanti momenti Levolution (niente a che vedere con tempeste di sabbia o crolli di grattacieli comunque). Una montagna sul mare fa da rifugio a un bacino di carenaggio per sottomarini: ecco quindi che abbiamo due stili di gameplay differenti. L'impostazione ricorda un po' quella di Operation Metro, ma senza quelle enormi "mischie" nelle zone calde che tanto ci hanno fatto disperare. Qui, una volta all'interno della base, possiamo dedicarci anche a modificare il layout della mappa. È possibile chiudere gli ingressi al bunker per evitare un vero e proprio assalto anfibio, far crollare sulla testa degli avversari un sottomarino in riparazione, ma anche spegnere le luci per rendere il tutto ancora più pirotecnico.
Insomma, un piccolo capolavoro di level design, che ci impegna tanto all'esterno quanto soprattutto all'interno, con i suoi spazi stretti, bui e pieni di ripari, tra scale, container e alti muri che circondano le diverse "corsie" marine del bunker. Il mare è assoluto protagonista di isola di Nansha. Acque basse e gli isolotti centrali gridano a squarciagola fanteria, con gli obiettivi da conquistare spesso intorno strutture fortificate. Una mappa senza dubbio piacevole, che ruota tutta intorno al muoversi velocemente via mare tra l'isola più grande, con i punti di conquista ben distanziati e posizionati a dovere per espandere al massimo il gameplay anfibio del mappa. Una ambientazione, questa, che senza dubbio funziona, ma che fatica a entrare nel novero delle favorite del pacchetto. Intendiamoci, il suo continuo fluire tra terra e acqua rende le battaglie estremamente fluide (scusate il gioco di parole) ma non sembra avere quel qualcosa in più che rende una mappa particolarmente elettrizzante da giocare di continuo. L'ultimo setting di Naval Strike, Isole Perdute, è davvero interessante. Ancora ovviamente un atollo, un gruppetto di isole piene di piccole capanne di pescatori, molto vicine tra di loro al centro delle quali troviamo la carcassa di un aereo, attorno a cui ci sono i punti di controllo, convenientemente posizionati più in alto in modo da rendere il tutto più complicato.
Alla stessa maniera, la menzionata vicinanza tra le isole e i guadi che li collegano fanno in modo da rendere questa mappa molto battuta dai quad, che potranno anche utilizzare l'aereo come rampa per saltare. Inoltre il jet di linea può esser fatto saltare tramite Levolution, rendendo quindi accessibili gli interni per un extra di copertura. Anche qui pollice alto per gli scenari, per l'ambientazione più tropicale del DLC. Spiagge, grotte, faraglioni e caverne. Un vero paradiso terrestre da distruggere palmo a palmo. Un DLC, questo, che ci sentiamo quindi di consigliare: mai come ora a quantità si aggiunge anche qualità. Assalto Portaerei, benché snellita e tatticamente "nerfata" rispetto a quanto giocato in Battlefield 2142, è comunque una modalità di gioco che funziona, diverte e intrattiene; stessa cosa potremmo dire per le mappe, tra le quali spiccano senza dubbio Operazione Mortaio e Operazione Frangiflutti. Levolution "di servizio", con pochi eventi distruttivi e spettacolari, ma tutto votato all'interazione con gli scenari.
Conclusioni
PRO
- Level design delle mappe che va dal "solo" buono all'ottimo
- Levolution di servizio
- Assalto Portaerei...
CONTRO
- ...forse un filo troppo semplificata