Men of War: Assault Squad 2 è il sequel diretto dell'espansione di maggior successo di Men of War e ci offre alcune novità pur mantenendo intatta la formula della serie. Il cambiamento più evidente, lo abbiamo già detto nell'anteprima, riguarda la grafica mentre il gameplay resta legato all'avanzamento di copertura in copertura in cerca di posizioni nevralgiche da conquistare e punti da ottenere. I punti ottenuti possono poi essere spesi in unità supplementari come i carri pesanti che possono consentirci di penetrare più rapidamente nelle linee nemiche e sono la chiave per cavarsela sia nella modalità singolo giocatore che nel multiplayer. In tutto questo gioca un ruolo fondamentale la microgestione che include l'uso di mezzi come coperture per la fanteria, il posizionamento delle unità con la relativa direzione di guardia, la gestione delle munizioni e un buon tempismo in relazione alle dinamiche quasi mai frenetiche di un titolo che preferisce la tattica al cronometro.
La formula, in sostanza, è quella classica di Men of War e in questo Assault Squad 2 non manca la possibilità, caratteristica della serie, di controllare direttamente uno dei nostri soldati. Si tratta di una modalità interessante che determina la perdita di parte della visione d'insieme, cosa problematica in multiplayer, ma che consente massimizzare l'uso di unità pesanti e permette di colpire direttamente cecchini e altre unità nemiche particolarmente minacciose. La campagna offre molte di queste situazioni ed è piuttosto ricca di eventi peculiari anche se tante delle 40 missioni sono giocate in riedizioni di mappe già viste nella serie. In tutto questo dobbiamo poi tenere conto che il multigiocatore si risolve quasi esclusivamente intorno a una sola meccanica, visto che le modalità principali sono incentrate sulla conquista dei summenzionati nodi attraverso i quali si ottengono le risorse necessarie a rinforzare il proprio esercito. Ma dobbiamo comunque testimoniare che la formula funziona bene in combinazione con il complesso gioco di coperture e tanto basta per dare al titolo quella specificità necessaria per risaltare nel nutrito panorama degli strategici in tempo reale. Anche nelle partite multigiocatore a sedici, ambientate in nuove mappe create appositamente, non è difficile vedere stalli più o meno sostenuti nel tempo e la modalità Fronte di Battaglia esalta ulteriormente questa particolarità di Men of War regalandoci conflitti intensi, lunghi e densi di opportunità per farsi valere. Se l'avversario sa cosa sta facendo e ha posizionato correttamente le truppe risulta quasi impossibile lanciarsi in rush avventati e questo fattore è importante per lasciare ai giocatori lo spazio necessario a dedicarsi con attenzione alla dimensione microgestionale del titolo.
Le novità di Men of War: Assault Squad 2 sono sufficienti a giustificarne l'acquisto?
In cerca di novità
Con oltre duecento unità, quaranta missioni e parecchi scenari multiplayer, Men of War: Assault Squad 2 risulta più che soddisfacente dal punto di vista quantitativo. Gran parte delle incertezze legate alla versione early access sono scomparse e tra riflessi, texture, aumento della distruttibilità e densità di dettaglio, la grafica è migliorata non in modo rivoluzionario ma netto. L'illuminazione più evoluta regala tutt'altro significato al buio notturno e le evidenti migliorie relative al danneggiamento dei veicoli aggiungono realismo agli scontri che includono i mezzi. Non stiamo parlando di una meraviglia tecnologica e i modelli dei soldati lasciano ancora a desiderare ma il passo in avanti è ben visibile e non mancano elementi di assoluto pregio come nel caso degli specchi d'acqua. Peccato che, per quanto Assault Squad 2 sia estremamente ricco di contenuti e piuttosto piacevole da guardare, il materiale riciclato rappresenta una buona fetta dell'offerta e la mancanza di novità importanti si fa sentire.
Una piccola evoluzione relativa al multiplayer non basta e le migliorie tecniche sono valide ma non possono certo quietare il crescente desiderio di un vero sequel. In tutto questo dobbiamo inoltre evidenziare che la modalità di controllo diretto è ancora lacunosa e piena di spigoli. La pessima gestione della telecamera e il movimento legnoso e impreciso sono chiari segni di come il motore di gioco sia pensato per tutt'altro e abbia bisogno di una piccola rivoluzione per poter finalmente sostenere quello che potrebbe essere un punto di forza notevole. Inoltre sono diminuite le missioni stealth che esaltano il controllo diretto, consentendo di esplorare la mappa con maggiore circospezione, senza mettere in evidenza le problematiche di un'opzione utile ma ancora rozza. I miglioramenti sono invece marcati se prendiamo in esame il fattore fruibilità. Il titolo gode del pieno supporto Steam e questo facilita, grazie a Steamworks, la condivisione dei contenuti creati o modificati con il più che valido e piuttosto intuitivo editor. Inoltre l'infrastruttura Valve facilita non poco la ricerca di partite multigiocatore e, come ciliegina sulla torta, troviamo un'interfaccia migliorata notevolmente. L'HUD è infatti più intuitivo e include indicatori più precisi per identificare le nostre squadre oltre ad offrirci anche un comando, piuttosto utile negli scontri più concitati, per evidenziare di quale fazione sono i caduti. A tutto questo dobbiamo poi aggiungere pieno supporto per le CPU multi-core e l'aggiunta, non essenziale ma benvenuta, di skin mimetiche che rendono le unità più coerenti con il contesto geografico e stagionale delle mappe.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- OS: Windows 7
- CPU: Intel Core i5 4440
- RAM: 16 GB
- Scheda video: GeForce GTX 770
Requisiti minimi
- OS: Windows Vista/7/8
- CPU: single-core 4.0 GHz, dual-core 2.0 GHz
- RAM: 2 GB
- Scheda video: DirectX 10/11
- Spazio su disco: 6 GB
Conclusioni
Men of War: Assault Squad 2 racchiude tutta l'evoluzione della serie, include nuove ambientazioni molto ampie che esaltano l'ottima dimensione multigiocatore e ne ripropone di vecchie ponendosi come un valido acquisto per i neofiti. Ma l'evidente riciclaggio di numerose mappe rappresenta anche un grosso difetto ed è impossibile soprassedere di fronte alla mancanza di novità salienti. Inoltre le migliorie tecniche, pur essendo benvenute, non sono sufficienti a colmare il bisogno di un'evoluzione effettiva, un salto ormai necessario che potrebbe finalmente dare un senso compiuto alla possibilità di controllare direttamente uno dei nostri soldati.
PRO
- Contenuti in quantità
- Migliorie tecnologiche evidenti
- Fruibilità migliorata
CONTRO
- Mancano novità salienti
- Numerose mappe riciclate