Chiusa momentaneamente la parentesi dello spin-off in stile Musou, Bandai Namco ha pensato bene di tornare alle atmosfere avventurose che per anni hanno caratterizzato le trasposizioni videoludiche di One Piece, con i vari Grand Adventure e Unlimited Cruise. Titoli di discreta fattura, ma a cui mancava quel "qualcosa in più" per poter ambire a un pubblico che andasse oltre quello dei soli fan sfegatati del manga creato da Eiichiro Oda.
Il progetto di One Piece: Unlimited World Red nasce dunque per arricchire e abbellire la formula dei precedenti tie-in, seguendo invero un iter un po' particolare: il gioco è stato pubblicato originariamente nella sola versione per Nintendo 3DS, salvo poi trasformarsi in una produzione multipiattaforma in concomitanza con lo sbarco in occidente. La trama vede la ciurma di Monkey D. Rufy alle prese con un nuovo, temibile avversario. Subito dopo l'approdo sull'isola di Trans Town, dove il pirata gommoso stringe amicizia con la locandiera Yodaya, sempre alla ricerca di braccia forti che possano rimettere in sesto la città, i vari Zoro, Sanji, Nami, Robin ecc. vengono misteriosamente rapiti e bisogna dunque salvarli. La missione, però, assume fin da subito connotati molto strani: i luoghi in cui gli amici di Rufy sono stati imprigionati sono gli stessi che l'allegra combriccola ha visitato in passato, terre controllate da guerrieri formidabili con cui dovremo ancora una volta misurarci. Ma com'è possibile alcuni di essi siano tornati in vita? La verità risiede nel temibile potere dell'illusione, detenuto dal conte Red e dal suo piccolo aiutante, e la scopriremo nel corso di una storia non originale ma senz'altro avvincente, alla cui scrittura ha contribuito lo stesso Oda.
Andiamo a Trans
L'isola di partenza funge da tradizionale hub per le missioni, è liberamente esplorabile (si può peraltro salire sui tetti usando i poteri di Rufy, anche se la visuale "stretta" non aiuta) e può essere arricchita tramite la costruzione di luoghi di ritrovo ed esercizi commerciali, questi ultimi pieni di oggetti da acquistare o creare, come ad esempio le pozioni curative a cui ricorrere in battaglia quando la nostra energia è quasi esaurita.
La possibilità di costruire o meno una locanda dipende non solo dal denaro a disposizione ma anche e soprattutto dai materiali che abbiamo raccolto durante le missioni, elemento questo che ci costringe a colpire ogni cassa, ogni tronco e ogni cespuglio per entrare in possesso di estratti, pezzi di legno e di ferro utili per portare avanti la nostra azione imprenditoriale. Il modo in cui tale sistema è stato messo a punto da Ganbarion appare per molti versi "vecchia scuola", nel senso che possiamo conoscere i requisiti per la costruzione o l'ampliamento di ogni edificio, ma l'individuazione dei materiali dipende esclusivamente dalla nostra memoria o da un appunto che abbiamo preso mentre visitavamo un particolare scenario, visto che ogni location contiene risorse legate al contesto. Nel momento in cui l'espansione di Trans Town diventa un obbligo, circa a metà dell'avventura, si affaccia il temibile spettro del backtracking e bisogna appunto tornare in luoghi già ampiamente esplorati per raccogliere gli oggetti che ci servono. Fortunatamente gli sviluppatori non hanno insistito in tale direzione, e sono anzi riusciti a confezionare una campagna discretamente corposa, per il cui completamento sono necessarie circa otto ore.
One Piece: Unlimited World Red è una bella avventura, godibile e divertente, imperdibile per i fan
La modalità Arena
Accessibile dalla schermata di partenza, la modalità Arena di One Piece: Unlimited World Red si rivela ben più di un'aggiunta di poco conto, proponendo una trama alternativa rispetto alla campagna e catapultandoci in una serie di combattimenti che è possibile affrontare inizialmente in due modi differenti: una sorta di boss rush con scontri singoli di un certo livello oppure una "mischia" con molteplici avversari standard. Le vittorie moltiplicano il nostro punteggio e ci consentono di salire in una graduatoria divisa per tre leghe, A, B e C, ognuna con combattimenti finali che fungono da "esame" per passare alla categoria successiva, mentre man mano il roster dei personaggi disponibili si arricchisce. Alla fine dei conti, l'Arena costituisce un'aggiunta di peso rispetto alla totalità dell'esperienza, allungandone la durata di un paio d'ore e mettendo sul piatto una gradita variante alle missioni tradizionali.
Minigame, che passione
Gli sviluppatori di One Piece: Unlimited World Red hanno conferito grande importanza agli oggetti nel gioco, e chiaramente non mancano quelli più rari, che garantiscono l'accesso a nuove costruzioni o a bonus speciali. Per ottenerli bisogna portare con sé una rete e una canna da pesca, quindi cimentarsi con semplici minigame nel momento in cui cerchiamo di catturare una preda, azzeccando i comandi che vengono rapidamente visualizzati sullo schermo per concludere con successo l'operazione.
Uno, due e tre
Quando si parte per una missione, bisogna comporre il proprio team in base al roster disponibile in quel momento, arrivando a un massimo di tre personaggi. Due di essi verranno controllati dall'intelligenza artificiale, lanciandosi a capofitto nella mischia in occasione di qualsiasi combattimento e togliendoci persino qualche nemico dalle mani, in modo invero un po' troppo aggressivo, mentre saremo noi a controllare il "capitano" di default, con la possibilità comunque di passare da un componente all'altro della squadra tramite la semplice pressione del tasto Select.
Affrontata con un unico personaggio, l'esperienza di One Piece: Unlimited World Red si rivela tutt'altro che banale e anzi piuttosto impegnativa, tanto che potremmo venire eliminati persino da un assembramento di nemici standard, vista la loro tendenza a non fermarsi durante un attacco (neppure se colpiti) e a circondare la propria preda bersagliandola anche da lontano. Manovre a cui potremo rispondere premendo nel momento giusto il pulsante Cerchio, operazione che dà vita a una schivata oppure a un contrattacco, a seconda che si vestano i panni di Rufy, Zoro, Sanji o un qualsiasi altro membro della ciurma. L'evasione diventa poi fondamentale durante i boss fight, vista la quantità di energia che questi potenti avversari riescono a sottrarci a ogni colpo andato a segno. Per il resto, il sistema di combattimento appare piuttosto tradizionale: una combinazione di Quadrato e Triangolo produce le varie combo disponibili (non tantissime, il che rende inevitabilmente ripetitivo il gameplay), mentre la pressione dei quattro pulsanti principali assieme ai dorsali dà vita alle mosse speciali, capaci di risolvere per il meglio un combattimento che magari si stava mettendo male. Giocare con due o tre personaggi, come accennato poc'anzi, toglie purtroppo consistenza agli scontri "normali", trasformandoli in una mera sequenza dei soliti attacchi, ma risulta di grande aiuto nel confronto con i boss. La dimensione ottimale per questo particolare bilanciamento, probabilmente, risiede a metà strada fra i due approcci.
Trofei PlayStation 3
One Piece: Unlimited World Red mette a disposizione un totale di 57 Trofei, ottenibili completando i singoli episodi e producendosi in achievement di tipo "numerico": eseguire cento schivate con Rufy, ottenere trenta oggetti usando l'abilità di lettura di Robin, mangiare cento portate presso il ristorante di Trans Town, rompere trecento casse e così via.
Gom gom... gommone!
Bisogna dire che il passaggio da Nintendo 3DS non sembra aver minato in alcun modo la riuscita tecnica di One Piece: Unlimited World Red, visto che la grafica che abbiamo apprezzato su PlayStation 3 è davvero ben fatta; in particolare per quanto concerne le cutscene, che abbondano di fan service (leggi "tette") e riescono talvolta persino a sorprendere nella loro spettacolarità.
La qualità visiva in-game tende generalmente a calare, come è normale che sia, ma l'uso del cel shading dà vita spesso a soluzioni molto belle da vedere, con alcuni scenari indubbiamente evocativi, dall'estetica in stile acquerello, che però si contrappongono a location poco indovinate nella loro desolazione. In tutti i casi manca purtroppo l'interazione, che si limita alle tradizionali casse da rompere, mentre l'elemento esplorativo, inizialmente promettente, finisce per essere fortemente limitato dalla presenza di numerosi ostacoli e mura invisibili. La realizzazione dei protagonisti è ottima per quanto concerne il design, fedele all'anime, ma pecca nella fluidità delle animazioni, mentre per gli avversari bisogna fare due discorsi separati: i nemici standard sono molto ripetitivi non solo nell'aspetto ma anche nelle routine comportamentali, mentre per i boss è stato fatto un buon lavoro di caratterizzazione. Il fatto che la grafica venga coadiuvata da un comparto sonoro all'altezza della situazione rappresenta sicuramente un pregio per gli appassionati e non, considerata l'eccellente qualità delle musiche e la presenza delle voci originali in giapponese, con sottotitoli in italiano.
Conclusioni
One Piece: Unlimited World Red rappresenta senza dubbio il culmine della produzione targata Ganbarion per quanto concerne i tie-in tratti dal manga di Eiichiro Oda, con un'avventura ricca e sfaccettata che i fan della serie apprezzeranno senza alcun dubbio. Dotato di una trama avvincente (anche se non molto originale), di tanto fan service, di un buon numero di personaggi e di una struttura corposa, con apprezzabili sfaccettature ruolistiche, il gioco punta a intrattenerci per un bel po' grazie alle due modalità principali, pur non convincendo appieno in quelle che sono le sue meccaniche di base. I combattimenti si rivelano infatti di discreta fattura ma piuttosto ripetitivi, mentre l'esplorazione non va oltre il minimo sindacale. Gli appassionati di One Piece, tuttavia, considerino tranquillamente un punto in più per il voto numerico.
PRO
- Un'avventura ricca e appassionante, specie per i fan
- Cutscene spettacolari e tanto fan service
- Si combatte bene e i boss sono impegnativi...
CONTRO
- ...ma l'azione diventa ripetitiva abbastanza in fretta
- Fase esplorativa limitata
- Per le animazioni si poteva fare di più