15

Hearthstone: La Maledizione di Naxxramas, recensione

Tiriamo le somme sulla prima espansione del card game firmato Blizzard

RECENSIONE di Christian Colli   —   11/09/2014
Hearthstone: La Maledizione di Naxxramas
Hearthstone: La Maledizione di Naxxramas
News Video Immagini

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato della prima ala de La Maledizione di Naxxramas, il pacchetto "avventura" - praticamente un'espansione - sviluppato da Blizzard per il suo recente e divertentissimo card game ispirato a World of Warcraft. Ora che l'Ala degli Aracnidi non è più gratuita, e deve essere acquistata come tutte le altre, singolarmente o in bundle, vale la pena tirare le somme sull'intera offerta. Vi ricordiamo, infatti, che Blizzard ha ormai sbloccato tutte le ali della necropoli, e che il prezzo è di 5,99€ o 700 monete d'oro per ciascuna, con un piccolo sconto progressivo in base alle ali che si decide di acquistare. Per esempio, l'intero pacchetto costa 21,99€. La domanda, dunque, è la più scontata del mondo: vale la pena acquistarle?

La Maledizione di Naxxramas è un divertimento breve ma intenso, e Blizzard deve aggiustare il tiro

Pestilenza, Combattenti e Costrutti

La prima ala ci aveva dato un assaggio della filosofia alle spalle di questa prima avventura: replicare, nel modo più fedele possibile, il "feeling" di Naxxramas, quel raid (o incursione, all'italiana) che i veterani di World of Warcraft hanno affrontato prima nel 2006, sul finire della cosiddetta epoca vanilla, e poi nel 2008, agli esordi dell'espansione Wrath of the Lich King. L'Ala degli Aracnidi ci era riuscita benissimo e possiamo tranquillamente affermare che lo hanno fatto anche le altre: i boss sono stati progettati ottimamente e strapperanno ai fan del MMORPG più di un sorriso, costringendoli a variare i loro mazzi e le loro tattiche per venire incontro alle abilità speciali dei nemici. Cominciamo con l'Ala della Pestilenza: il potere eroe di Noth l'Araldo della Piaga, ad esempio, gli permette di trarre un nuovo servitore scheletrico da ogni servitore avversario sconfitto, ragion per cui sarà meglio utilizzare un mazzo con pochi servitori.

Hearthstone: La Maledizione di Naxxramas, recensione

Lo scontro successivo con Heigan l'Impuro si può affrontare con una tattica molto simile, ma i Warlock avranno una marcia in più grazie alla loro capacità di controllare i servitori evocati dal boss. Per affrontare Loatheb, l'ultimo boss dell'ala, si consiglia invece la strategia completamente opposta, riempiendo il tabellone di servitori per approfittare del bonus ai danni che si ottiene grazie ai servitori/spora nemici... un po' come nella battaglia originale. Come di consueto, Loatheb è la carta che si riceve in premio completando l'Ala della Pestilenza. Quella che si vince completando l'Ala dei Combattenti, invece, è il Barone Rivendare: è infatti lui il boss che rappresenta i famigerati Cavalieri dell'Apocalisse alla fine dell'ala, con i suoi compari a fare da potenti servitori sul tabellone. Ecco un altro esempio di ingegnoso adattamento delle meccaniche originali. L'Ala dei Costrutti è forse la più interessante: tanto per cominciare propone quattro boss invece dei tre presenti nelle altre, e perciò la sconfitta del boss finale, Thaddius, ricompensa il giocatore con ben due carte speciali, e cioè quelle dei suoi servitori Stalagg e Feugen. Ci è piaciuto parecchio anche Gluth, un boss col potere eroe di ridurre a 1 il valore vitale di tutti i servitori schierati, tenendoci sempre sulle spine. Dal punto di vista della creatività e della fedeltà alle fonti, insomma, Blizzard ha svolto proprio un ottimo lavoro e realizzato un soddisfacente adattamento in formato card game delle battaglie originali.

L'Antro del Gelo: considerazioni finali

La situazione si è un po' capovolta proprio con l'ultima parte dell'avventura, l'Antro del Gelo, che offre soltanto due boss: il drago zombi Zaffirion e il (simpaticissimo!) lich Kel'thuzad.

Hearthstone: La Maledizione di Naxxramas, recensione

Pur restando fedeli alle meccaniche originali (le carte di Zaffirion, per esempio, possono congelare eroe e servitori ma è importante sfruttare questo svantaggio al contrario visto che è l'unica protezione dal suo potere eroe) i due boss non ci sono sembrati particolarmente difficili, ma questa considerazione in effetti è valsa un po' per tutte le altre ali: certo, ci sono mazzi più o meno efficaci con cui combattere i boss, come è giusto che sia, ma il livello di difficoltà normale è tarato verso il basso, tant'è che non è particolarmente difficile sconfiggerli anche usando strategie diverse da quelle più consigliate. Il discorso è un po' diverso per quel che concerne le sfide di classe, che in realtà ci sono sembrate piuttosto approssimative: l'idea sarebbe quella di affrontare un certo boss usando un mazzo precostruito che richiede l'applicazione di una strategia particolare basata sulla sinergia delle carte in dotazione e il potere eroe. In pratica, nella maggior parte dei casi ci è sembrato che i mazzi non avessero una gran logica e che la difficoltà della "sfida" fosse legata, più che altro, alla fortuna... o alla sfortuna.

Hearthstone: La Maledizione di Naxxramas, recensione

L'intervento della dea bendata, apparentemente, è anche il fattore determinante negli scontri in modalità eroica, più esasperanti che impegnativi: per sconfiggere i vari boss bisogna utilizzare mazzi davvero ben costruiti e incrociare le dita praticamente dall'inizio alla fine, e questo per un gioco di strategia non è esattamente un grandissimo pregio, soprattutto se si considera che la ricompensa per i nostri sforzi in modalità eroica è semplicemente un nuovo dorso per le carte. Purtroppo la modalità eroica chiude il cerchio dei contenuti per La Maledizione di Naxxramas. Come avevamo già sospettato giocando l'Ala degli Aracnidi, la longevità di questa avventura è decisamente risicata. Una volta completate le sfide di classe e le ali in modalità normale ed eroica, guadagnando contemporaneamente le nuove carte esclusive, non vi è praticamente nessun motivo di tornare a combattere questi boss, ragion per cui il prezzo delle singole ali (per non parlare dell'ultima con soltanto due boss) ci è apparso, in definitiva, un po' troppo alto, specialmente se non si è fan sfegatati di Hearthstone e lo si gioca come passatempo. In futuro, speriamo che Blizzard aggiusti il tiro, ritoccando verso il basso i prezzi delle singole ali o del pacchetto completo e rivolgendo alla longevità un occhio di riguardo. Per adesso, insomma, La Maledizione di Naxxramas - come prima espansione di Hearthstone - è promossa... ma con riserva.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Prezzo 21,99 €
Multiplayer.it

Lettori (6)

8.6

Il tuo voto

PRO

  • Tante nuove carte da sbloccare
  • I boss sono fedeli alle loro controparti di World of Warcraft

CONTRO

  • Longevità risicata
  • La modalità eroica si appoggia troppo alla fortuna