La tempesta imperfetta

Ispirato alle squadre speciali che da decenni vengono proposte dalle serie televisive, partendo da classici come l'A-Team e i Thunderbirds per arrivare a produzioni più recenti come NCIS e Agents of S.H.I.E.L.D., Agents of Storm è il nuovo progetto realizzato da flaregames, gli autori di Royal Revolt, che per l'occasione hanno lavorato fianco a fianco con un team conosciuto ed esperto come Remedy.

Il risultato è ancora una volta uno strategico, seppure caratterizzato da una struttura che divide il gameplay in due fasi specifiche: la prima è quella gestionale, in cui costruiamo pezzo per pezzo la nostra base operativa, potenziandone le postazioni per poter ambire a una flotta più numerosa ed efficiente; la seconda è quella tattica, con missioni piuttosto lineari che si svolgono lungo un percorso predeterminato, costellato da torri nemiche che abbiamo il compito di distruggere (o superare indenni) per arrivare infine all'appuntamento con la roccaforte nemica. Quest'ultima va abbattuta utilizzando non solo le armi in dotazione ma anche i colpi "stordenti" raccolti lungo il tragitto, fondamentali per impedire alle bocche da fuoco più pericolose di mordere. L'interazione è purtroppo abbastanza ridotta, nel senso che oltre a scegliere la formazione iniziale e farla partire per uno dei percorsi evidenziati sullo schermo non potremo fare molto altro, a parte utilizzare i già citati espedienti per guadagnare tempo rispetto ai normali tempi di reazione degli avversari.

Agents of Storm è un discreto strategico, tecnicamente ben fatto ma con un modello freemium limitante

Piove, governo ladro

Che il comparto tecnico di Agents of Storm sia di tutto rispetto, non ci piove. Il gioco vanta una grafica pulita e dettagliata, impreziosita da un sofisticato sistema di illuminazione che valorizza ulteriormente le superfici, il tutto zoomabile e ruotabile a piacimento sia nella fase gestionale che in quella strategica. Ci sono piaciute anche le illustrazioni dei personaggi, che compaiono sullo schermo durante i dialoghi interni al team oppure con il nemico di turno. Se però il valore produttivo del titolo targato flaregames è alto e si vede, lo stesso non si può dire delle soluzioni adottate per il gameplay, in particolare l'influenza esercitata su di esso dai meccanismi freemium.

Fin dalle prime missioni, ma soprattutto dopo il decimo livello di esperienza, i tempi necessari per racimolare un piccolo gruzzolo di oro o carburante si dilatano, e ciò porta a dover sopportare attese piuttosto lunghe per fare qualsiasi cosa: riparare le navi danneggiate o costruirne di nuove, avviare la ricerca tecnologica per sbloccare nuove unità, potenziare gli edifici della base e finanche accedere alle stesse missioni. Un vero e proprio controsenso, se ci pensate: vengono chieste risorse per poter guadagnare altre risorse. Tutte le operazioni possono naturalmente essere velocizzate tramite l'uso della valuta pregiata, i diamanti, che si ottengono però in quantità molto moderate attraverso il completamento degli achievement. Insomma, per potersi muovere liberamente in Agents of Storm bisogna possedere tanta pazienza e fruire dell'esperienza in modo molto frammentato oppure, in alternativa, mettere mano al portafogli e acquistare i diamanti necessari a garantirsi quantomeno una partenza rapida. Si tratta di scelte che a nostro avviso penalizzano eccessivamente chi vuole giocare gratis, anche se comprendiamo la necessità di monetizzare a fronte di un investimento produttivo non da poco