Dopo averci allietato con la discreta trasposizione del celebre Monopoly, della quale potete leggere la nostra disamina cliccando sul seguente link, Ubisoft e Hasbro scendono di nuovo pista, insieme, con un altro "pezzo da novanta" dei giochi da tavolo, ovvero quel Trivial Pursuit che, da oltre 30 anni a questa parte, mette a dura prova le meningi di milioni di famiglie in tutto il mondo con i suoi quiz di cultura generale.
Tra i più apprezzati e famosi esponenti del genere, in grado di registrare buone vendite nonostante il (vorace) mercato videoludico abbia letteralmente sterminato molti dei suoi simili, il Trivial Pursuit, per alcuni, durante i momenti di aggregazione si è trasformato in una vera e propria consuetudine, similmente al sopracitato Monopoly o alla più popolare tombola natalizia. I dirigenti del publisher francese e del colosso dei giocattoli americano debbono aver pensato fosse cosa buona e giusta tradurlo in una rinnovata versione digitale, al pari di Monopoly: Family Fun Pack, e così è nato Trivial Pursuit Live!, un prodotto esclusivamente progettato per il mercato digitale, dal prezzo contenuto e per tutte le console targate Sony e Microsoft, sia di corrente che di vecchia generazione. Noi abbiamo messo alla frusta la versione PlayStation 4 e queste sono le nostre impressioni.
Il celebre Trivial Pursuit tradotto in un curioso e serrato show televisivo digitale!
Gemelli diversi
Avete presente il tabellone del Trivial Pursuit, con le sue eleganti schede colorate, i dadi e gli iconici segnaposto a forma di torta? Bene, dimenticate tutto o quasi, poiché la trasposizione videoludica del gioco creato dai tre ragazzi canadesi Chris Haney, John Haney e Scott Abbott, concepito nel lontano 1979 dopo una serrata sfida a Scrabble, non presenta le stesse dinamiche viste in Monopoly: Family Fun Pack e Trivial Pursuit di Electronic Arts (2009), ove sono riproposte certosine repliche di regole ed elementi del gioco da tavolo, ma trasforma la sfida in una sorta di moderno quiz televisivo, senza tuttavia includere la presenza ingombrante del presentatore, delegato a puntigliosa voce femminile fuori campo.
Spariti schede, lancio di dadi e tabellone, l'unico elemento visivo riconoscibile del Trivial Pursuit sono i segnaposto circolari, nei quali, esattamente come avviene nell'opera originale, vanno posizionati i cunei colorati conquistati rispondendo esattamente alle domande, suddivise nelle classiche sei categorie, ovvero Geografia (color azzurro), Storia (giallo), Arte e Letteratura (marrone), Hobby e Sport (arancione), Spettacolo (rosa) e Scienze (verde).
Il menù principale si presenta molto simile a quello già visto in Monopoly: Family Fun Pack, con una manciata di voci ordinate in comode sezioni quadrate e rettangolari; tra esse trovano spazio l'accesso all'Hasbro Channel, le classifiche online, una panoramica sul profilo del giocatore, i cosiddetti traguardi, le opzioni di gioco - ove poter consultare anche un semplice tutorial - e naturalmente l'avvio di una nuova partita, sia offline che online. Fruibili fino a un massimo di quattro giocatori, con l'intelligenza artificiale (in tre livelli di difficoltà differenti) pronta a sostituire eventuali posti lasciati liberi, le partite possono essere giocate al meglio dei tre o dei cinque turni, e il vincitore viene decretato in base al numero di cunei conquistati: chi arriva per primo a sei si aggiudica direttamente la sfida, tuttavia, qualora i turni dovessero terminare senza che un giocatore sia riuscito a riempire la torta, vince chi possiede più cunei o, in caso di parità, chi ha il punteggio più elevato. Le domande non vengono proposte secondo uno schema univoco, ma in sei differenti modalità pescate a caso, ad eccezione del peculiare turno finale che chiude tutte le partite: in Scattista viene proposta una sequenza di domande a risposta multipla, dove le risposte corrette fanno guadagnare più punti quando date in serie; in Scambiagoria i giocatori possono selezionare a turno la categoria relativa al set di domande, e si ottengono più punti rispondendo esattamente a quelle della propria selezione; Testa a Testa offre un elenco di voci di "qualità" differente, che vanno selezionate e ordinate in base a un riferimento preciso (ad esempio, i Paesi con più nascite o le città a latitudine più elevata ); in Pesca a Sorpresa, infine, viene proposto un tabellone con otto risposte corrette e otto sbagliate, e ci si alterna per selezionare una casella alla volta. Blitz Pesca a Sorpresa e Blitz Testa a Testa sono varianti delle due versioni base, mentre il sopracitato Turno Finale propone una serie di domande veloci legate a tutte e sei le categorie, nel quale è più facile vincere cunei ma anche finire fuori dai giochi in caso di risposte errate.
In base al comunicato stampa ufficiale rilasciato da Ubisoft e Hasbro, Trivial Pursuit Live! offre un set di oltre 1200 domande, un numero più che sufficiente per garantire una buona varietà nelle prime settimane di gioco, ciò nonostante, come avviene in tutti i quiz game, siano essi digitali - alla stregua di Buzz! e Nat Geo Quiz - o in scatola, col passare del tempo riemergono quesiti già visti in precedenza, da rimpinguare con eventuali espansioni. Come specificato, il titolo è giocabile sino ad un massimo di quattro giocatori, e offline è possibile passarsi di mano anche un singolo DualShock 4, sebbene questa soluzione comporti alcuni limiti nei turni che prevedono la risposta simultanea. Inutile sottolineare che Trivial Pursuit Live! doni il meglio di sé giocando con amici e familiari sullo stesso divano, anche per una ragione prettamente "logistica"; benché online le partite risultino piuttosto divertenti, serrate ed estremamente competitive, il rischio di pescare avversari sleali e scorretti è decisamente elevato. Nella maggior parte dei casi, infatti, tenendo a portata di mano un dispositivo collegato a internet, si ha tutto il tempo per fare rapide ricerche con Google, falsando non solo la singola partita, ma anche le classifiche online visionabili nel menù principale del gioco. Insomma, com'è tristemente noto l'occasione fa l'uomo ladro, e vista la diffusione di cheater e gente sleale che prolifera nei server, bisogna tenere in conto anche questo dettaglio, dato che è impossibile controllare o impedire che gli altri barino. Va inoltre sottolineato che, al momento, i server non sono popolatissimi di giocatori, e spesso si finisce a giocare uno contro uno con altri lupi solitari. Discutibile, infine, l'assenza degli inviti nel matchmaking e l'impossibilità di creare una partita privata per giocare con gli amici della propria lista, aspetti che costringono ad affrontare solo sconosciuti.
Per un pugno di cunei
Vista la natura peculiare del gioco e il prezzo piuttosto contenuto, ovvero 14,99 Euro per le console di ultima generazione e 9,99 Euro per Xbox 360 e PlayStation 3, non siamo certamente innanzi a un prodotto che punta a mostrare gli artigli dell'ammiraglia Sony, come il recente e discusso The Order: 1886 di Ready at Dawn, ciò nonostante è evidente sin troppa leggerezza riposta nella sua componente estetica.
Se in Monopoly: Family Fun Pack avevamo apprezzato particolarmente la fisica dei segnaposto e dei dadi, oltre che la ricostruzione animata del tabellone di gioco, in Trivial Pursuit Live! lo studio televisivo che fa da sfondo alla sfida e, soprattutto, i protagonisti che lo popolano, non solo peccano per stile e carisma, ma mostrano anche il fianco ad alcune criticità tecniche piuttosto evidenti. Al di là dei fastidiosi e inspiegabili cali di frame rate che si palesano durante le inquadrature d'apertura dello show, i modelli degli otto personaggi disponibili sono decisamente avari di poligoni, soffrono di aliasing, hanno texture poco brillanti e presentano animazioni legnose e concettualmente datate. Fortunatamente, comunque, si tratta di elementi di contorno in un prodotto di questo tipo, e le schermate relative alle domande sono invece chiare e di rapida comprensione, anche per chi non ha mai impugnato un joypad in vita sua. Peccato che le domande e le risposte, ad eccezione di rarissimi casi, non siano mai accompagnate da documentazione fotografica o da spezzoni video, come si è visto in altri prodotti congeneri; avrebbero indubbiamente arricchito la spettacolarità e la personalità dell'esperienza ludica. Chiudono il quadro tecnico dei semplici ma efficaci effetti sonori, una soundtrack da classico quiz televisivo e un discreto doppiaggio in italiano per la commentatrice, che sottolinea con enfasi le varie fasi delle partite. Anche la traduzione delle domande e delle risposte è valida, e solo in un paio di occasioni abbiamo ravvisato un piccolo refuso.
Conclusioni
Frutto della collaborazione tra due colossi dell'intrattenimento, Trivial Pursuit Live! si discosta dalle trasposizioni digitali più rigorose di altri giochi da tavolo, ma trasforma l'esperienza originale in una sorta di moderno e veloce quiz televisivo. Proposto ad un prezzo vantaggioso e con oltre 1200 domande, il titolo è godibile soprattutto giocando con amici sullo stesso divano, anche (ma non solo) perché online risulta sin troppo semplice barare con un motore di ricerca a portata di mano. Peccato per il comparto tecnico davvero sottotono e la stragrande maggioranza delle domande non accompagnata da documentazione fotografica.
PRO
- È pur sempre una rivisitazione del celebre Trivial Pursuit
- 1200 domande garantiscono una discreta longevità
- E' possibile giocare in quattro con un solo joypad
- Prezzo budget
CONTRO
- Il "contorno" è tecnicamente dozzinale
- Online c'è il concreto rischio di incontrare avversari sleali
- Solo raramente le domande sono accompagnate da fotografie