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Kickflip all'inglese

A un anno di distanza dal primo OlliOlli, Roll7 torna a grindare su PlayStation 4 e PlayStation Vita con un ricco seguito

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   09/03/2015
OlliOlli 2: Welcome to Olliwood
OlliOlli 2: Welcome to Olliwood
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Nel suo libro The Answer is Never, Jocko Weyland descrive lo skateboarding come "un'attività atletica a metà strada tra lo sport e l'arte, in cui non ci sono allenatori, non ci sono regole e non c'è nessuno che ti dice cosa fare. È un inseguimento solitario, che riconfigura gli spazi pubblici in modi fantasiosi".

Kickflip all'inglese

Proprio come il parkour, lo skate richiede una forma mentis, una pazienza e una consapevolezza del proprio corpo che non tutti hanno, ma che allo stesso tempo affascina chiunque. Per riuscire a comunicare l'eccitazione e il fascino di quello che YouTube fa sembrare solo un'attività masochistica praticata da persone fuori di testa, bisogna far parte di quel sottobosco. Essere uno skater. E proprio da skater è composto Roll7, il team di sviluppo londinese che con il primo OlliOlli ha dimostrato che si può realizzare un gran gioco di skateboarding senza ricorrere alla struttura 3D di un Tony Hawk o all'impostazione sandbox di uno Skate. A poco più di un anno di distanza dal fortunato debutto dell'originale su PlayStation Vita, il gruppo inglese torna su console Sony con un seguito che è un gigantesco more of the same, ma che espande e migliora la formula proprio come Tony Hawk's Pro Skater 2 fece con il suo predecessore.

Controllo Manuale

La novità che salta per prima all'occhio riguarda senza dubbio l'aspetto estetico di OlliOlli 2. Nel dietro le quinte The Making of Olliwood, l'art director Manuel Harari spiega come l'intenzione fosse quella di abbandonare la pixel art ma conservare comunque un feeling old school. Per questo ci si è ispirati a vecchi classici come Another World e Prince of Persia, lavorando pesantemente alle animazioni, ai fondali e ai colori di una grafica tutta vettoriale. Dai diversi livelli di parallasse alla maglietta del proprio avatar che ondeggia col vento, il gioco è pieno di piccoli tocchi di stile.

Kickflip all'inglese

Il risultato finale fa sembrare il primo OlliOlli un grezzo prototipo, e rende l'esperienza non solo più elegante, ma anche più appetibile a un pubblico più ampio. Per l'occasione, Roll7 ha anche aggiornato la playlist del proprio iPod, mettendo in piedi una colonna sonora composta da un gran numero di ottimi pezzi da artisti indipendenti come Mike Slott e Ital Tek. Se però l'aggiornamento grafico e sonoro è quello più evidente, non è necessariamente quello più importante, e da questo punto di vista è impossibile non fare un parallelo con i primi due Tony Hawk's. Proprio come nella serie di Neversoft, l'aggiunta dei manual arricchisce l'esperienza in maniera esponenziale, rendendo il gioco incredibilmente più veloce, dinamico e divertente. Per chi è completamente all'oscuro dei termini legati allo skateboarding, i manual non sono altro che l'equivalente delle impennate con le bici, appoggiando ad esempio il peso sulla coda per fare in modo che le ruote anteriori si stacchino dal suolo. All'interno del gioco questo vuol dire poter finalmente portare avanti le combo anche tra un grind e l'altro. Se prima si era costretti in certi punti ad atterrare e interrompere il moltiplicatore, adesso si può addirittura terminare l'intero livello, dall'inizio alla fine, con un'unica lunga combo. L'aggiunta dei manual non solo annulla i tempi morti, ma aggiunge anche un interessante fattore rischio: continuare ad usare manual e aumentare il moltiplicatore vuol dire poter accumulare più punti al termine della combo, ma ovviamente se l'atterraggio fallisce si manda all'aria tutto il lavoro fatto fino a quel momento.

OlliOlli 2 riprende la riuscita formula dell'originale e la espande con un trick spettacolare!

Tra manovre e nuove strade

Alla base, OlliOlli 2 ripropone esattamente quel mix di Canabalt e Tony Hawk's Pro Skater che lo scorso anno aveva fatto la fortuna di Roll7. Ancora una volta si tratta di un arcade a scorrimento, da sinistra verso destra, dove concatenare acrobazie sempre più complesse e varie. Tuttavia i manual non rappresentano l'unica novità in termini di gameplay rispetto al primo OlliOlli. La lista dei trick è stata arricchita con qualche nuova manovra da memorizzare, è possibile eseguire dei revert (rotazioni di 180°) all'atterraggio, combinare revert e manual o fare dei cambi sul grind per portare il moltiplicatore alle stelle.

Kickflip all'inglese

Anche stavolta è difficile stabilire se si gioca meglio su PlayStation Vita o su PlayStation 4: lo stick più grande e saldo del DualShock 4 assicura una maggiore presa e sicurezza nel realizzare i vari trick, ma quello più piccolo di PlayStation Vita permette di essere più rapidi, soprattutto negli input più complessi e che richiedono diverse rotazioni. L'entrata nel team di sviluppo di Andreas Yiannikaris come lead game designer ha letteralmente aperto nuove strade nel gioco: alcuni livelli presentano ora delle rampe da sfruttare per saltare più in alto e accedere a percorsi alternativi, dove sono nascosti piccoli segreti o semplicemente un maggior numero di ringhiere e oggetti su cui grindare (ergo, più punti). In uno degli scenari ci sono addirittura dei binari paralleli con degli ostacoli lungo il percorso, costringendo così a passare dall'uno all'altro saltando col giusto tempismo. Chi ha giocato il primo OlliOlli ritroverà in questo caso la stessa e identica struttura, con 50 livelli normali e altri 50 più difficili; ognuno di questi ha dei piccoli obiettivi da portare a termine, e solo una volta completate tutte le missioni in entrambe le modalità, si sblocca la cara vecchia opzione RAD, in cui sono ammessi solo grind e atterraggi perfetti. Esattamente come il primo capitolo, OlliOlli 2 è un gioco tutt'altro che semplice per chi è alle prime armi. Nei primi minuti si perde in continuazione, si cade sempre e quasi si consuma il tasto del riavvio automatico. Poi, all'improvviso, un interruttore scatta nella testa del giocatore e finalmente le dita si muovono col giusto tempismo, trasformando un'esperienza quasi frustrante in una sfida sempre più divertente.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Prezzo 9,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (21)
7.4
Il tuo voto

Esattamente come FuturLab è riuscita a fare con Velocity 2X, Roll7 ha migliorato una formula che già funzionava con modifiche apparentemente secondarie, ma che all'atto pratico cambiano l'intero feeling dell'esperienza. Il nuovo stile grafico è di gran lunga più azzeccato della vecchia pixel art, e i manual funzionano talmente bene che ci si domanda come mai non fossero già presenti nel primo episodio. Peccato soltanto che, al momento di scrivere, manchi ancora l'opzione Combo Rush, una modalità multigiocatore fino a quattro sfidanti in locale. Quando sarà finalmente introdotta, quella rappresenterà davvero l'atterraggio perfetto nell'impossible flip di Roll7.

PRO

  • L'aggiunta di manual apre a tante nuove possibilità
  • Enorme passo avanti per stile visivo e musiche
  • Livelli meno lineari e più interessanti

CONTRO

  • Manca ancora l'opzione multiplayer
  • Richiede un po' di pratica prima di ingranare