Che piaccia o meno, quello delle versioni remastered è sicuramente uno dei trend del momento nel mercato videoludico, e tantissimi sono stati i publisher che hanno sfruttato la crescita delle nuove console come veicolo per pubblicare delle edizioni speciali dei propri cavalli di battaglia usciti sulle piattaforme della passata generazione. In operazioni di questo tipo, solitamente, l'obiettivo principale è di raggiungere tutti quei consumatori che non avevano avuto modo di giocare un determinato titolo nella sua incarnazione originaria, ma si cerca anche di apportare qualche miglioria capace di solleticare l'interesse di quella cerchia di fan più appassionati disposti a tornare sui propri passi. Borderlands: the Handsome Collection preferisce invece adottare un approccio più netto, puntando tutto su un'offerta ludica eccezionale per i nuovi arrivati e lasciando solo qualche briciola ai cacciatori della cripta di lungo corso...
Ancora Pandora
Che quello di Borderlands sia un franchise di successo lo dicono le cifre, che parlano di circa 12 milioni di copie vendute dal secondo capitolo dalla sua uscita nel 2012 ad oggi, con due milioni di unità piazzate solo nell'ultimo anno: una crescita costante e continua maturata anche grazie al piano di supporto di Gearbox, che ha pianificato tutta una serie di DLC capaci di allungare notevolmente la vita di un titolo già di per sé estremamente longevo e ricco di contenuti.
Un discorso analogo si può fare anche per il più recente Borderlands: the Pre-Sequel, magari meno dirompente in termini di incassi ma comunque anch'esso contraddistinto da una notevole quantità di espansioni scaricabili rilasciate con cadenza regolare a seguito del suo debutto sul mercato. Alla luce di tutto questo, non servono grandi giri di parole per esprimere quanto possa essere invitante l'offerta di Borderlands: the Handsome Collection per coloro che ancora non si erano mai avvicinati alla serie, ma è sufficiente fare una banale lista: ecco dunque che nel pacchetto trovato spazio Borderlands 2, Borderlands: the Pre-Sequel e ogni singolo DLC rilasciato per entrambi i titoli, dalle campagne extra ai nuovi personaggi giocabili fino a skin e modificatori di ogni tipo. Parliamo di una ventina di espansioni in tutto che vanno a comporre una mastodontica mole di gameplay in cui è possibile perdersi letteralmente per centinaia di ore, sempre a patto di vivere l'esperienza tramite quella modalità co-operative che è la vera essenza del gioco. Vi invitiamo però ad andarvi a leggere le nostre recensioni di Borderlands 2 e di Borderlands: the Pre-Sequel qualora desideriate avere delle informazioni specifiche sul valore dei singoli prodotti, mentre ora andremo ad analizzare nel dettaglio cosa c'è di nuovo in questa collezione al di là del mero accumulo di contenuti.
Per chi non ha mai messo piede su Pandora, Borderlands: the Handsome Collection è un ottimo affare
Trofei PlayStation 4
Anche sul fronte dei trofei, Borderlands: the Handsome Collection non stravolge le cose, riproponendo semplicemente quanto già esistente nei due singoli capitoli usciti per la passata generazione di console: parliamo dunque di un totale di 70 trofei per quanto riguarda Borderlands 2 e le relative espansioni e di 64 unità per Borderlands: the Pre-Sequel e i rispettivi DLC. Vale lo stesso discorso fatto per il gioco in sé: per i nuovi utenti si tratta di materiale da capogiro, per i veterani di una minestra riscaldata.
Un po’ nuovo, un po’ vecchio
Partiamo da quello che è il minimo sindacale per una remastered propriamente detta, ovvero l'aggiornamento grafico: in questo ambito, Borderlands: the Handsome Collection non stupisce, limitandosi a proporre su Xbox One e PlayStation 4 quelle che sono sempre state le sue apparenze su PC, con risoluzione a 1080p, 60 frame al secondo, texture leggermente più definite e orizzonte visivo più ampio.
L'unica reale novità sta nel supporto per il doppio split-screen che consente dunque a un massimo di quattro utenti di giocare in locale sullo stesso schermo: una feature che però a dire il vero potrà tornare utile solo a quella piccola percentuale di pubblico dotato di un televisore molto grande e tre amici con altrettanti pad, il tutto scendendo a patti con un frame rate dimezzato e con una navigazione nei menu decisamente scomoda. Borderlands: the Handsome Collection si presenta dunque ai neofiti al meglio delle possibilità offerte dal suo motore grafico oramai un po' attempato, mentre per i fan di vecchia data le migliorie tecniche appaiono davvero troppo marginali per giustificare da sole un eventuale acquisto. Discorso diverso per chi volesse continuare su una nuova console l'avventura iniziata su un hardware della passata generazione, dato che Borderlands: the Handsome Collection consente la migrazione di un personaggio esistente con tutte le sue statistiche e l'equipaggiamento relativo, anche se con alcune limitazioni che è giusto sottolineare.
È infatti possibile effettuare l'operazione solo con sistemi della stessa famiglia (quindi da Xbox 360 a Xbox One o da PlayStation 3 o PlayStation Vita a PlayStation 4, ma senza incroci) e per farlo è necessario essere ancora in possesso della vecchia console di una copia del gioco, collegarsi alla rete e scaricare la patch che abilita il trasferimento. Un procedimento indubbiamente macchinoso, che tuttavia premia gli utenti che lo effettueranno con 75 chiavi d'oro, un bel mucchio di Gettoni Duro ed elementi extra per il personaggio da sfruttare in Borderlands: the Handsome Collection. Sulla base di quanto appena riportato, risulta ancor più evidente come la raccolta 2K sia destinata quasi esclusivamente a quel pubblico che - per i motivi più disparati - non aveva mai nemmeno sfiorato l'esperienza di Borderlands: per tutti coloro che appartengono a questa categoria e sono intrigati dal particolarissimo connubio tra sparatutto in prima persona e dinamiche da RPG che è tipico della serie, il consiglio è assolutamente quello di prendere in considerazione l'acquisto di Borderlands: the Handsome Collection e magari di convincere un amico a fare altrettanto per godere appieno della fantastica modalità co-operative online propria del titolo Gearbox. Ai fan di vecchia data, invece, non resta che aspettare con speranza Borderlands 3...
Conclusioni
Anche per Borderlands: the Handsome Collection vale lo stesso metro di giudizio di quasi tutte le (tante) remastered uscite nell'ultimo periodo: se non avete mai avuto a che fare con i due giochi che compongono la raccolta, allora questa è un'ottima occasione per recuperarli, potendo contare su una quantità di contenuti letteralmente esorbitante e su una veste grafica aggiornata quel tanto che basta. Se viceversa avete già esplorato Pandora, Borderlands: the Handsome Collection non offre grandi incentivi per tornare a fare incetta di bottino, considerando le limitate migliorie e un sistema di trasferimento del personaggio che può interessare solo ai cacciatori della cripta più irriducibili.
PRO
- Strepitosa quantità di contenuti
- Split-screen per quattro giocatori
- Veste grafica leggermente migliorata
CONTRO
- Poco interessante per i veterani
- Migrazione del personaggio macchinosa
- Il Pre-Sequel non è un gioco entusiasmante