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Siamo tutti un po' fotografi

Abbiamo giocato con la fotocamera S.E.L.F.I.E. in giro per Azeroth

SPECIALE di Christian Colli   —   27/03/2015
World of Warcraft: Warlords of Draenor
World of Warcraft: Warlords of Draenor
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Chiunque vi abbia detto di non essersi mai scattato un selfie, al 99% vi ha mentito. Tutti, almeno una volta, si sono fatti un selfie. Magari poi l'hanno nascosto, o cancellato dalla memoria del telefonino; nella maggior parte dei casi è stato pubblicato su qualche social network come Facebook o Twitter.

Siamo tutti un po' fotografi

La moda è scoppiata da qualche anno, specialmente da quando sono state implementate le fotocamere frontali nei telefoni cellulari, ma il primo selfie potrebbe risalire a una dagherrotipia del 1839, scattata dal fotografo americano Robert Cornelius dopo aver aspettato per più di un minuto davanti all'obiettivo della sua macchina fotografica. No, a quei tempi i timer e i comandi vocali non esistevano. Il fenomeno si è talmente ingigantito che il termine "selfie", che ovviamente proviene dall'inglese, sta per entrare ufficialmente nel vocabolario italiano. La gente usa i selfie per comunicare qualcosa - qualsiasi cosa - o per immortalare un paesaggio, uno stato d'animo, un momento particolarmente importante. Considerata la popolarità del selfie, insomma, non stupisce che i diabolici geniacci di Irvine abbiano approfittato della recente integrazione di Twitter nel client di World of Warcraft per inventarsi qualcosa di simile; del resto, i giocatori del famoso MMORPG scattano e si scattano foto da dieci anni, condividendo le loro esperienze con gli amici, i gildani e il mondo intero. Ora possono farlo con un tocco di stile in più.

Abbiamo scattato qualche selfie in giro per Azeroth, tra storia e nostalgia!

Come farsi i selfie in World of Warcraft

È semplicissimo, ma prima dovete sbloccare la guarnigione completando le prime missioni della storia di Warlords of Draenor dopo aver finito il prologo nella Giungla di Tanaan ed essere arrivati nella Valle di Torvaluna. La Fotocamera S.E.L.F.I.E. infatti è la ricompensa di una missione dei seguaci che apparirà casualmente: si intitola Fotografia sul campo, dura quattro ore e costa 20 risorse della guarnigione. La percentuale di successo è del 100%, non temete: vi basterà mandare un seguace e aspettare che completi la missione.

Filtro per Effetto Disegnato
Filtro per Effetto Disegnato

La Fotocamera S.E.L.F.I.E. occuperà uno spazio nell'inventario e vi basterà cliccare su di essa per ruotare automaticamente la telecamera, la quale riprenderà il vostro personaggio in primo piano, col braccio teso che regge l'apparecchio fuori dall'inquadratura. A quel punto, una volta scelta l'angolazione giusta, potrete premere il tasto 1 (Scatto Selfie) per farvi una foto mentre il vostro personaggio rivolge smorfie ed espressioni buffe all'obiettivo. Un messaggio nella finestra di chat vi avviserà che la foto è stata salvata nell'hard disk. Vedete quell'iconcina accanto al messaggio?

Filtro della Morte
Filtro della Morte

Cliccateci, e se avete attivato il vostro account Twitter dalle opzioni del client potrete facilmente twittare la foto a tutti i vostri follower. Non è finita qui, perché una volta sbloccata la Fotocamera S.E.L.F.I.E. potrebbe apparire una nuova missione per i seguaci che si intitola Potere alle lenti: anch'essa dura quattro ore e costa 20 risorse della guarnigione, e alla fine vi ricompenserà con il Kit di Lenti per Fotocamera S.E.L.F.I.E. Usando questo oggetto, la vostra vecchia Fotocamera S.E.L.F.I.E. si trasformerà in un giocattolo di qualità epica che verrà subito archiviato nell'apposito elenco condiviso da tutti i personaggi creati in quello stesso account. Adesso, una volta attivata la Fotocamera S.E.L.F.I.E., avrete a disposizione tre nuovi filtri: il Filtro per Effetto Disegnato applica un effetto seppia alla vostra futura foto, il Filtro per Bianco e Nero - indovinate un po'? - darà al selfie un sapore vintage mentre il Filtro della Morte farà sì che la foto sembri scattata nell'etereo reame che accoglie i giocatori sconfitti. Ora siete pronti per scattarvi qualche selfie commemorativo, ricordandovi che l'attivazione del giocattolo vi disarciona nel caso siate a cavallo, a terra o in volo: ve lo diciamo perché siamo sicuri che non vogliate fare la fine che abbiamo fatto noi, mentre sorvolavamo Hyjal, pensando che fosse una buona idea fare un selfie con Nordrassil sullo sfondo. Splat. Tenetelo bene a mente, soprattutto se volete completare la lunga impresa Fotografo professionista, che sblocca il titolo "il Fotografo" da sfoggiare dopo il nome del vostro personaggio. Detto questo, vi proponiamo cinque selfie che abbiamo scattato in alcuni luoghi particolarmente memorabili di Azeroth, ma vi invitiamo a condividere i vostri nei commenti!

Let's get this party started

Ogni prima settimana del mese la Fiera di Lunacupa apre i battenti con giochi, imprese e decine di oggetti da vincere o comprare. Per i collezionisti di mascotte, cavalcature o imprese è un appuntamento fisso, ma spesso le visite durano il tempo di una missione giornaliera e poco più. Non tutti sanno, infatti, che allo scoccare di ogni ora i Tauren Chieftains si esibiscono nella loro classica Power of the Horde tra fuochi d'artificio e PNG che ballano e applaudiscono: il concerto dura pochi minuti, ma ogni giocatore di World of Warcraft che si rispetti dovrebbe assistervi almeno una volta nella, uh, vita.

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King of the Earth

Magni Barbabronzea ha governato Forgiardente per anni, finché Alamorte non si è ripreso dalla sua precedente sconfitta ed è emerso dal sottosuolo per scatenare la sua ira su Azeroth. Durante l'invasione degli elementali che ha anticipato l'uscita dell'espansione Cataclysm, il buon re dei nani ha deciso di lanciare un potente incantesimo di difesa scoperto nelle profondità di Ulduar che però, ha avuto un prezzo altissimo, dato che lo ha trasformato in una statua di diamante. La triste vicenda si è svolta nella cosiddetta Vecchia Forgiardente, una zona della capitale di Dun Morogh precedentemente preclusa ai giocatori e che ora è accessibile da un ingresso nella sala del trono di Forgiardente. Sì, è un selfie un po' macabro, ma non è che quelli con le statue di cera nel museo di Madame Tussauds siano meglio!

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Fly me to the Moon

Il cielo sopra la Valle di Lunacupa è uno dei più suggestivi mai realizzati dagli artisti di Blizzard, degno dello sfondo di un desktop. Il bagliore della luna, visibile anche in pieno giorno, ha un che di soprannaturale e contribuisce al feeling alieno di Draenor, il pianeta che abbiamo raggiunto viaggiando nel tempo attraverso il Portale Oscuro per dare la caccia a Garrosh Malogrido. Il nostro selfie lo abbiamo scattato insieme a Pepe, un uccellino che vi salterà in testa non appena lo accarezzerete: si trova nella vostra guarnigione, sopra un ramo. Sconfiggete un bel po' di boss insieme a lui, e completerete l'impresa "È stato un lungo viaggio transdimensionale", ottenendo il giocattolo epico Richiamo per Uccelli Transdimensionale.

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Chimes of Freedom

Mulgore occupa un posto speciale nei nostri cuori perché è la primissima zona che abbiamo visto quando abbiamo giocato la versione beta di World of Warcraft nel 2004, praticamente undici anni fa. All'epoca eravamo un druido Tauren che muoveva i suoi primi, piccoli e pesanti passi in un MMORPG molto diverso da quel Final Fantasy XI che giocavamo fino a poche ore prima, o dall'Ultima Online al quale avevamo dedicato parecchie ore tempo addietro. Il mondo di Warcraft era completamente nuovo, seamless e senza muri invisibili: usciti dalla zona di partenza, ci siamo trovati davanti allo spettacolo di una prateria sconfinata macchiata da alberi, fiumiciattoli e laghetti, sulla quale torreggiava la capitale di Picco del Tuono. E il laghetto sullo sfondo ci ha segnato profondamente nel momento in cui abbiamo scoperto che potevamo nuotarci dentro e che aveva pure un fondale dettagliato! Che nostalgia.

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Shield of Northern Fjords

Chiudiamo con un'altro panorama di World of Warcraft particolarmente memorabile. Il Fiordo Echeggiante è una delle due zone di partenza nell'espansione Wrath of the Lich King, ambientata nel continente di Nordania. L'altra, per dovere di cronaca, è la Tundra Boreale, ma cominciare da lì significherebbe rinunciare a un ingresso a bordo di un galeone, alla vista del Forte Utgarde che si impone sulla gola mentre l'aurora boreale colora il cielo e i vrykul ci inseguono armati di asce e di fiocine. Il primo impatto con il World of Warcraft dopo The Burning Crusade era incredibile, grazie alla nuova tecnologia che migliorava nettamente la grafica, l'effettistica e le texture: oggi Blizzard ha fatto passi da gigante, ma scenari come questi dimostrano che i poligoni non servono a nulla quando si è in grado di creare l'atmosfera giusta.

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