Ci siamo eccitati giocando a LA Cops quando era in Accesso Anticipato, perché aveva tutte le carte in regola per fare centro. Eppure qualcosa è andato storto durante lo sviluppo. Questo che abbiamo tra le mani non può essere il gioco finito. Doveva essere il fratello solare di Hotline Miami in tre dimensioni, invece è uno sparatutto acerbo abbandonato per strada.
A gettare sale sulla delusione si aggiunge il fatto che, nonostante i difetti, il concetto di base rimane brillante e ricco di potenziale: due poliziotti che si coprono le spalle a vicenda mentre fanno irruzione in covi pieni di criminali. Sangue a fiumi, pioggia di pallottole, modus operandi "prima spara poi chiedi"; insomma, il sogno di ogni pistolero virtuale con il baffo anni '70. Tutto inutile, missione fallita, a cominciare dall'ufficio di polizia. Ci sono infatti sei agenti fra cui scegliere, ma è assolutamente indifferente quali decidete di portare con voi, dal momento che la progressione delle statistiche tramite l'assegnazione dei punti esperienza li rende tutti uguali. Anzi, guai a giocare con più di due agenti diversi, perché serve ogni punto esperienza per dare loro quel minimo di margine che gli permetta di sopravvivere quanto basta per finire una missione. Il gioco infatti è troppo sbilanciato, e come se non bastasse incoraggia il giocatore a seguire un approccio fallimentare: se volete sopravvivere in LA Cops dovete fare esattamente il contrario di quanto il gioco suggerisce. Ma basta con le chiacchiere, prendiamo pistola e distintivo e vediamo sul campo come stanno effettivamente le cose.
LA Cops spara molti proiettili ma centra di rado il bersaglio
Guardati dai nemici ma ancor più dagli amici
La chiave del sistema di gioco è la collaborazione tra i due agenti sul campo. Possiamo decidere in ogni momento quale controllare dei due con la semplice pressione di un tasto. Un sistema immediato, veloce, ma che manda tutto a monte quando ci aspettiamo che il secondo agente ci copra le spalle sparando a chi entra nel suo spazio visivo. A volte spara, a volte no. Ogni tanto può succedere che spari a chi si trova alle sue spalle o semplicemente non faccia in tempo a premere il grilletto. Se non ci fidiamo delle sue capacità di reazione possiamo indicargli un punto della mappa e lui lo raggiungerà facendo irruzione in ogni stanza che trova sul suo cammino.
In teoria noi dovremmo assaltare i nemici da un altro ingresso e coordinarci alla grande, ma ancora una volta l'esecuzione non è all'altezza della pianificazione. Di solito infatti per arrivare a un secondo ingresso dobbiamo ripulire intere stanze, con una percentuale altissima di morire in maniera ingiusta, o di vedere nel frattempo il nostro compagno che si fa ammazzare come un pivello.
LA Cops propone un sistema di gioco super semplificato ma non offre tempi di reazione adeguati e neppure un'intelligenza artificiale affidabile. Prendiamo i nemici, per esempio. Girano in tondo nelle stanze e non si accorgono se apriamo una porta, purché siano di spalle. Volendo possiamo quindi arrestarli cogliendoli di sorpresa, ma rischiamo di valutare male il loro imprevedibile campo di visuale e blam!, siamo morti. Facciamo irruzione, ne uccidiamo due ma un terzo arriva alla velocità della luce e blam!, siamo morti. Spariamo un colpo per attirare un nemico fuori dalla stanza e ci nascondiamo nell'angolo opposto. Lui però non si dirigere nel punto in cui abbiamo sparato ma punta a colpo sicuro dove siamo noi e blam!, siamo morti. Qui non ci vuole un poliziotto, ci vuole Robocop. L'unica soluzione è affidarsi il più possibile al puntamento automatico sperando di essere veloci a premere il grilletto e inquadrare subito il nemico successivo. Ma il più delle volte... insomma, avete capito. Purtroppo la mancanza di regole solide toglie ogni gusto nel rifare le missioni perché non c'è modo di imparare dai propri errori. Può sempre succedere di essere ammazzati in maniera disonesta, e questa è la fine di ogni possibile soddisfazione. Il partner, dite? Si finisce presto per usarlo come vita di riserva o garzone incaricato di recuperare il kit medico quando l'agente principale finisce steso al tappeto. Le missioni in genere sono abbastanza lunghe e articolare e si risolvono nella liberazione di un ostaggio, nella distruzione di partite di droga o altri semplici compiti. Alla fine comunque dobbiamo uccidere tutti i nemici, perciò non fa una grande differenza. Se non altro, con tre livelli di difficoltà e qualche incarico alternativo ce n'è abbastanza per tenerci occupati diverse ore, sebbene al prezzo di una notevole frustrazione. La storia che punteggia le missioni è invece un accenno incompiuto di narrazione e si dimentica subito. Solo la direzione artistica riesce a riportare il sorriso sui nostri volti tirati. Davvero un gran peccato, perché capitano momenti in cui il gioco trova il ritmo giusto e le sparatorie iniziano a ingranare, ma poi le falle nel sistema di gioco rompono l'illusione alla velocità di un proiettile sparato a bruciapelo.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
- Processore Intel Core i7 2600
- 8 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
- Sistema operativo Windows 7
Requisiti minimi
- Processore i3 o equivalente
- RAM 2 GB
- Scheda video NVIDIA GeForce 9500 GT o equivalente
- Sistema operativo Windows 7
Conclusioni
Sarebbe potuto essere uno sparatutto strategico veloce e pieno di azione. Invece il partner in missione è un peso, i nemici sono tutti tiratori scelti e ogni tentativo di pianificare un'azione è vanificato dalla totale imprevedibilità con la quale il gioco reagisce ai nostri input. Peccato perché nei rari momenti in cui funziona, LA Cops mette il sorriso. Purtroppo succede di rado.
PRO
- I nostri agenti sanno come ci si veste
- Direzione artistica azzeccata
- Tante missioni da completare più volte
CONTRO
- Ottimo concetto di gioco, realizzazione mediocre
- Intelligenza artificiale sbilanciata
- Gestire il partner è una perdita di tempo
- Spesso non si capisce dove abbiamo sbagliato