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La notte che bruciammo Boston

Shadowrun di Cliffhanger è anch'esso uno strategico a turni ma gli sviluppatori hanno arricchito la formula con una componente online

RECENSIONE di Mattia Armani   —   05/05/2015
Shadowrun Chronicles - Boston Lockdown
Shadowrun Chronicles - Boston Lockdown
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Reduci da Jagged Alliance Online, i ragazzi di Cliffhanger Productions hanno cambiato radicalmente ambientazione scegliendo quell'universo di Shadowrun che si è fatto un nome, a partire dal gioco di ruolo cartaceo uscito nel 1989, mescolando con efficacia fantasy e cyberpunk. Comunque in quanto a meccaniche la piccola software house austriaca ha continuato a viaggiare nella stessa direzione intrapresa in precedenza mescolando gameplay a turni, visuale isometrica e connettività. Non è un caso che il nome originale di Shadowrun Chronicles fosse Shadowrun Online ma tra incomprensioni e cambiamenti di direzione si è reso necessario adottare un titolo che non facesse pensare a un MMO. Shadowrun Chronicles include un hub condiviso che permette ai giocatori di incontrarsi e purtroppo rende anche obbligatoria la connessione permanente ma è suddiviso in missioni che possono essere affrontate in cooperativa e in single player. Chi preferisce giocare in solitaria, in sostanza, non ha nulla da temere e può contare su una trama impreziosita anche dal doppiaggio in inglese o tedesco che seppur limitato ad alcuni personaggi incrementa notevolmente il coinvolgimento del giocatore nella dimensione narrativa.

La notte che bruciammo Boston
La notte che bruciammo Boston

L'eventuale mancanza di compagni umani viene ovviamente colmata dai classici personaggi non giocanti che, tra l'altro. possono anche essere i personaggi di giocatori in quel momento scollegati. Il gameplay è piuttosto semplice. Se lo Shadowrun di Herebrained Schemes include tutta la complessità degli RPG strategici a turni più avanzati, quello firmato da Cliffanger Productions si affida a un sistema di copertura automatico che non fa differenza tra i tipi di protezione. Il sistema di gioco non prevede unità tempo ma consente sempre di compiere una fase di movimento e un'azione che può essere sfruttata per muoversi di qualche altra casella. Inoltre, le dinamiche di Shadowrun Chronicles non includono il fuoco di risposta automatico che è uno dei cardini di questo tipo di titoli. In sostanza ci troviamo di fronte a un combattimento ridotto all'osso con il tiro per colpire deciso automaticamente in base a distanza e punti spesi in una determinata abilità. Ma i fattori da tenere sott'occhio sono comunque molti. Il più importante riguarda la scelta del tipo di arma o di incantesimo con l'efficacia che varia anche in base alle resistenze del bersaglio ai tre tipi di danno previsti dal gioco. Non mancano inoltre modalità di fuoco secondario, granate, torrette, unità capaci di muoversi per lunghi tratti e altri modificatori che richiedono un approccio ragionato incentrato sulle specifiche abilità del personaggio. La personalizzazione parte dalla selezione della razza che non è vincolata a classi di sorta. Qualunque sia l'etnia scelta possiamo abbinarla a piacimento a uno dei numerosi background che elargiscono bonus e malus dagli effetti piuttosto importanti. A questo punto non resta che compiere missioni e incamerare nuyen per comprare oggetti e punti karma che possono essere spesi per sbloccare un gran numero di abilità. Non c'è divisione tra attributi e skill ma una serie di rami di specializzazione di eguale importanza che racchiudono diverse skill. Nel ramo dedicato al corpo, per esempio, c'è anche il lockpicking che coesiste con le ovvie abilità passive che aumentano la resistenza del personaggio. La complessità, in sostanza, non è estrema ma con l'aggiunta degli impianti cibernetici, che se installati diminuiscono l'essenza e quindi il potenziale magico di un personaggio, gli ultimi update hanno avvicinato notevolmente il titolo a un vero RPG ambientato nel mondo di Shadowrun. In tutto questo è importante sottolineare che le missioni secondarie sono disponibili solo in certi frangenti della campagna e le missioni completate con successo non possono essere rigiocate dunque non è possibile darsi al farming per superare un incarico particolarmente difficile.

Shadowrun Chronicles prova a dire la sua mescolando gioco di ruolo a turni e cooperativa a quattro

Per un pugno di nuyen

Nonostante Shadowrun Chronicles sia ufficialmente uscito dalla fase Early Access non ci troviamo di fronte a un titolo pienamente fruibile. I tre capitoli della campagna Boston Lockdown offrono contenuti in quantità ma l'esperienza è inficiata da un'enorme latenza che talvolta è tanto elevata da rendere il titolo quasi ingiocabile. E poco importa che si scelga di giocare in modalità single player visto che tutto passa comunque dai server ufficiali rendendo tra l'altro impossibile il salvataggio in mezzo a una missione. Non figura inoltre un sistema di reset delle abilità e questo significa che per provare una nuova configurazione è necessario creare un nuovo personaggio e occupare un nuovo slot dei soli tre disponibili. Inoltre manca del tutto la rete con l'hacking sfruttato solo, come altre abilità, per avere accesso a oggetti altrimenti irraggiungibili. Per fortuna gli sviluppatori sono al lavoro sul problema della latenza ma com'è ovvio che sia molti giocatori sono rimasti delusi dall'ennesimo lancio problematico di un gioco che decide di sacrificarsi nel nome della connettività permanente.

La notte che bruciammo Boston
La notte che bruciammo Boston

Per placare lo scontento Cliffhanger Productions ha deciso di compensare chi ha già acquistato il titolo con uno slot addizionale per i personaggi, due impianti cibernetici che non hanno costo in essenza e il lanciafiamme per sfogare la frustrazione sui nemici. In ogni caso le pur evidenti pecche, alcune delle quali chiaramente risolvibili, non ci impediscono di tenere conto dei punti a favore di Shadowrun Chronicles. Giocare in modalità cooperativa, ora estesa a quattro giocatori, è divertente tanto più che, latenza a parte, tutti possono decidere la propria azione in contemporanea nel medesimo turno. Non c'è però un sistema di party automatico e questo significa che bisogna socializzare nell'hub o nella chat globale. Ma questo non è necessariamente un male tanto più se non si disdegna un pizzico di gioco di ruolo autoprodotto. L'altro importante fattore da tenere in considerazione riguarda il grado di sfida. L'intelligenza artificiale non è perfetta ma cerca di sfruttare al massimo le coperture e riesce a mettere in difficoltà i giocatori concentrando il fuoco su uno specifico personaggio. Ed è una fortuna che sia così visto che le missioni sono quasi esclusivamente incentrate sul combattimento diretto e non offrono grande varietà. Per fortuna lo stile grafico non è male e rispetta l'universo cartaceo di Shadowrun pur concedendosi qualche licenza in relazione alle proporzioni delle razze. Inoltre anche se l'impostazione può sembrare molto simile a quella degli Shadowrun di Herebrained Schemes, Boston Lockdown utilizza un motore tridimensionale. Il dettaglio è vistosamente inferiore ma compensa con elementi dello scenario distruttibili, con brevi scene di intermezzo per le uccisioni spettacolari, con la visuale che può essere ruotata e con lo zoom. Inoltre ci viene concessa un'ampia personalizzazione estetica che comprende tatuaggi al neon, minigonne strambe, aggeggi d'ogni sorta e un sacco di altre piacevolezze che vanno dal fantasy al cyberpunk. Si tratta ovviamente di elementi di contorno e dal punto di vista dell'equipaggiamento, armi escluse, la varietà non è eccezionale. Ma qui è importante sottolineare che tra contenuti e interfaccia il titolo di Cliffhanger Production è cresciuto notevolmente rispetto agli inizi e gli sviluppatori sono intenzionati a migliorarlo ulteriormente. Per questo potrebbe essere saggio tenere d'occhio un progetto imperfetto ma comunque non privo di peculiarità e di potenziale.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: 2.0+ GHz o superiore
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 780
  • Spazio su disco: 16 GB
  • Sistema operativo: Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore: 2.0+ GHz o superiore
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA o AMD con 1GB di memoria
  • Spazio su disco: 3 GB
  • Sistema operativo: Windows 7, Windows 8.1
  • Connessione permanente

Requisiti consigliati

  • Processore: 2.5+ GHz o superiore
  • Memoria: 4 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA o AMD con 2GB di memoria
  • Spazio su disco: 3 GB
  • Sistema operativo: Windows 7, Windows 8.1
  • Connessione permanente

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 34,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (5)
6.9
Il tuo voto

Con l'implementazione del terzo atto della campagna Boston Lockdown e di numerose missioni secondarie possiamo dire che Shadowrun Chronicles offre finalmente contenuti sufficienti a giustificarne l'acquisto. Il breve tutorial basta e avanza per carpire le basi del gameplay e l'apposita guida disponibile online sopperisce alla carenza di tool tip. Purtroppo a porre dubbi di un certo peso ci pensano problemi tecnici e scelte di design che tengono il titolo targato Cliffhanger a debita distanza dall'eccellenza di un X-COM o, per restare in tema, dello Shadowrun di Herebrained Schemes. Inoltre manca completamente la realtà virtuale che è una parte importante dell'ambientazione cartacea. Ma se non altro Shadowrun Chronicles, che dovrebbe ancora essere acquistabile con lo sconto di lancio per qualche ora, implementa effettivamente la rete con la modalità cooperativa a quattro che nel caso di un RPG a turni rappresenta un elemento distintivo da non sottovalutare.

PRO

  • Cooperativa a turni divertente e senza lunghe attese
  • L'esperienza è fruibile anche in solitaria
  • C'è ampio spazio per miglioramenti importanti
  • Ambientazione sfiziosa e stile gradevole anche se...

CONTRO

  • ...il livello di dettaglio è decisamente basso
  • Connessione obbligatoria anche se non sempre necessaria
  • Allo stato attuale delle cose la latenza è davvero eccessiva
  • Mancano ancora diversi elementi perchè Shadowrun Chronicles si possa dire completo