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Sono qui solo per la benzina

Un'astronave caduta, un convoglio disperato, un mondo ostile, un gioco sadico

RECENSIONE di Lorenzo Fantoni   —   14/05/2015
Convoy
Convoy
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Se siete esseri umani con le sinapsi funzionanti avete probabilmente visto cento volte i trailer di Mad Max: Fury Road e siete pronti per andare al cinema stasera, godendo come quando si mette l'USB nel verso giusto al primo tentativo. Non è ancora confermato, ma probabilmente il film sarà un lunghissimo inseguimento di quasi due ore, un'idea coraggiosa e interessante che non vediamo l'ora di vedere sul grande schermo. In attesa della sua magnificenza visiva, ma anche del gioco dedicato a Max Rockatansky, c'è un altro titolo, con pretese decisamente minori, che promette di regalarvi qualche ora in compagnia di predoni, combattimenti stradali e lotta per la sopravvivenza: Convoy. Un indie con grafica pixel-art e visuale dall'alto che potremmo banalmente definire un FTL su ruote con avventure e ostacoli generati in maniera procedurale.

In attesa di gustarvi Mad Max: Fury Road, cercate di sopravvivere nel mondo di Convoy!

Un mondo spietato

La trama è molto semplice: siamo parte dell'equipaggio di un'enorme astronave costretta ad atterrare su un pianeta a causa alcuni problemi tecnici, per ripartire dovremo cercare alcuni componenti facendoci largo tra predoni, posti di blocco, tribù locali e i mille imprevisti che possono sorgere in situazioni di questo tipo.

Sono qui solo per la benzina

Per farlo potremo contare su un piccolo convoglio basato su un veicolo principale e un seguito di quattro (o meno) auto di scorta che dovranno difenderlo per evitare il game over. Una missione assai difficile perché, come potete ben immaginare, Convoy è un gioco duro e cattivo, che punirà ogni rischio non calcolato con distruzione e morte, questo senza contare le volte in cui il caso, una tempesta di sabbia o una risposta sbagliata ci metteranno nei casini. Il gioco è diviso in tre sezioni, una in cui ci si sposta lungo la mappa, una in cui si fanno upgrade e una, il vero cuore di Convoy, in cui si combatte. In questa sezione dovremo comandare in tempo reale le auto di scorta dicendo loro dove posizionarsi e chi attaccare, al resto penseranno loro. Per quanto riguarda il veicolo principale invece dovremo solo ricordarci ogni tanto di lanciare il suo attacco speciale, che potrà essere un razzo, un impuslo elettromagnetico e altre amenità. Volendo sarà possibile anche speronare i mezzi nemici, una mossa estrema che permette di infliggere molti danni ma che danneggerà anche l'auto che la compie. Come se non bastasse, ogni tanto bisognerà anche ricordarci di schivare eventuali ostacoli, magari cercando di spingervi contro le buggy dei predoni.

Il sottile limite tra sfida e frustrazione

Molto spesso affronteremo questi scontri in netta inferiorità numerica, quindi gestire la salute, il rifornimento e gli scudi dei nostri mezzi è un elemento cruciale per durare più di cinque minuti. Il risultato è un caotico e divertente test di micro-management che metterà a dura prova i nostri nervi. Taglia la strada a quel nemico, spingi l'altro contro una roccia, evita la mina, lancia l'impulso EMP, controlla l'energia dei veicoli e cerca nel frattempo di non impazzire. La sensazione è molto simile al dover gestire il proprio equipaggio di FTL mentre l'astronave va in pezzi, con la differenza che invece di controllare lo stato di salute di ogni sezione dell'astronave dobbiamo gestire il combattimento e la posizione dei veicoli, cercando di riportare tutti a casa. Divertente? Le prime volte abbastanza, anche solo per l'effetto novità, ma non ci vuole molto a trasformarlo in una esperienza frustrante. Può capitare infatti che, mentre siamo totalmente assorbiti dallo scontro, sul lato destro dello schermo inizino a lampeggiare alcuni teschi rossi. Questo è il segnale che si stanno avvicinando degli ostacoli che i nostri mezzi dovranno evitare a tutti i costi. Se non lo fanno la morte è istantanea e particolarmente dannosa, visto che nell'esplosione se andranno via anche tutti gli eventuali upgrade che avrete scelto con tanta cura. Basta quindi un attimo di distrazione per trasformare uno scontro teso in una disfatta totale, magari soltanto perché avete dato il comando un secondo troppo tardi.

Sono qui solo per la benzina

Venire sconfitti da un nemico superiore per una scelta sbagliata è doloroso ma sensato, morire perché una buggy ha risposto troppo lentamente al comando è invece l'ingrediente principale di un "ragequit". A onore del vero bisogna dire che volendo c'è la possibilità di mettere in pausa il gioco, premendo la barra spaziatrice, per poi prendersi tutto il tempo per dare gli ordini. Tuttavia i mezzi sono così lenti nel reagire ai nostri comandi che o date l'ordine non appena i teschi rossi compaiono sullo schermo o la morte è quasi certa. Credetemi se vi dico che quando le cose si faranno serie e i nemici saranno più tosti di quelli standard sarete così concentrati a salvarvi la pelle che se ci fosse una donna nuda accanto a voi non la vedreste, figuriamoci dei teschi rossi. La filosofia di fondo di questi ostacoli non è sbagliata, serve a darci l'idea di una corsa disperata di un ambiente ostile e pieno d'insidie, ma trasforma quello che dovrebbe essere un gioco di strategia una mera questione di riflessi. Se poi la sommiamo al fatto che Convoy non lascia al giocatore neppure il tempo di respirare, assediandolo insistentemente con eventi casuali (che spesso si tramutano in catastrofi) e attacchi improvvisi, ecco che una tosta simulazione in stile Mad Max si trasforma in un deliberato atto di crudeltà che può anche annoiare. Ci sono un sacco di segreti interessanti nel deserto di Convoy, ma spesso sono nascosti dietro una tempesta di ottuso grind e scontri che non vi danno neppure il tempo di riparare i veicoli.

Casuale, ma non troppo

Ciò che in teoria non dovrebbe annoiarci in questo tipo di giochi è il fattore casuale. Durante le fasi di semplice spostamento ci si può sempre imbattere in eventi positivi (pochi) e negativi (molti) che hanno lo scopo di movimentare la situazione, ma purtroppo così non è. Quelli che inizialmente sembrano emozionanti situazioni totalmente fortuite diventano ripetitive dopo pochissimo tempo e tanti saluti all'effetto sorpresa.

Sono qui solo per la benzina

Se avete giocato a Red Dead Redemption ricorderete lo stupore della prima volta in cui siete caduti vittima dell'imboscata con la finta ragazza in pericolo, ma ricorderete anche che da quel momento in poi avete capito il trucco e avete sparato subito alle donne sole in mezzo al deserto. Ecco con Convoy funziona più o meno allo stesso modo, solo che dopo siete comunque costretti a un combattimento che rischia di mandare all'aria i vostri piani. La situazione è la stessa anche per quanto riguarda i dialoghi: inizialmente si ride grazie alle decine di riferimenti e citazioni a film che ben conosciamo come Ritorno al Futuro, Arancia Meccanica e, ovviamente, Mad Max, ma esiste un limite al numero di strizzatine d'occhio che un uomo può sopportare prima di stufarsi.

Basterebbe poco...

Nonostante queste ripetizioni, Convoy riserva il meglio di sé per chi è in grado di superare la dfficoltà iniziale e accumulare abbastanza risorse per potenziare ed equipaggiare a dovere il proprio sgangherato gruppetto.

Sono qui solo per la benzina

Quando le semplici mitragliatrici vengono sostituite con i lancia razzi, quando il fattore di speronamento di un mezzo viene potenziato montandoci delle motoseghe, quando gli scudi sono in grado di sopportare una discreta dose di danni allora le cose cominciano a farsi più interessanti e divertenti. È a quel punto che si comincia a intravedere un barlume di speranza, forse ce la potremmo fare, forse rivedremo l'universo con la nostra astronave... finché una dannatissima roccia non frantuma il nostro mezzo migliore. Nonostante sia in tutto e per tutto un gioco completo, Convoy è un titolo che potrebbe migliorare molto con qualche patch. Già nelle scorse settimane ci sono stati degli aggiornamenti che hanno abbassato la frequenza degli incontri casuali (prima la landa desolata del gioco era popolata come un centro commerciale il fine settimana) e migliorando e arricchendo nel contempo alcuni dialoghi. Resta da capire se ci sono la voglia e le risorse per continuare a lavorare sul gioco anche nei prossimi mesi. Sarebbe tuttavia un vero peccato che quanto c'è di buono in Convoy venisse gettato alle ortiche dalla poca voglia di migliorarlo.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 12.99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori
ND
Il tuo voto

Tolto il grind, i dialoghi che cercano a tutti i costi di essere simpatici e le centinaia di bestemmie che si lanciano, Convoy è un gioco interessante. È semplice e molto carino da vedere ma si perde dietro la troppa voglia di aggiungere dettagli per sembrare più grande di come è. Se gli sviluppatori si concentreranno per migliorare alcune componenti del combattimento, allora diventerà una piccola chicca ispirata a FTL. Per ora è un gioco a metà, la cui vera utilità potrebbe essere ispirare qualcuno a creare un vero e proprio "simulatore di Mad Max".

PRO

  • Visivamente semplice e carino
  • Ottima ambientazione
  • Divertente ai livelli più alti...

CONTRO

  • ...ma arrivarci è quasi impossibile
  • Troppi incontri casuali
  • Risposta dei veicoli da rivedere