Questa che state per leggere è la recensione del terzo episodio di Game of Thrones - A Telltale Games Series. La serie completa è composta da sei episodi in lingua inglese. Il testo che segue è ragionevolmente privo di anticipazioni.
Quando Telltale Games aveva annunciato una serie basata su Il Trono di Spade, pensavamo fosse il suo asso nella manica. Invece i primi due episodi, per quanto ben scritti come sempre, sembravano preludere a una stagione molto meno eccitante di quella di The Walking Dead o A Wolf Among Us. Bene, a quanto pare ci siamo sbagliati: The Sword in the Darkness è l'episodio che ci ha fatto prendere finalmente sul serio questa nuova serie. Intanto già dalla prima immagine abbiamo notato un miglioramento dal punto di vista grafico. Gli sfondi sono ancora scialbi e appena accennati, una piaga che affligge il preistorico motore di gioco di Telltale, ma ora l'effetto pennello con il quale sono state realizzate le texture fa una discreta figura. Alcuni fotogrammi sembrano quadri dipinti a mano e rendono giustizia alla felice direzione artistica che era stata penalizzata fino ad ora dalla mediocre realizzazione tecnica. Intendiamoci, non è The Witcher 3, ma non è neppure necessario che lo sia, perciò bene così. Vediamo invece il contenuto dell'episodio. Casa Forrester è alle strette. Il suo destino è infatti appeso alle scelte di ogni singolo membro della famiglia. Tutti hanno un compito cruciale da svolgere, e tutti devono riuscire fino in fondo. Dal momento che Mira vive ad Approdo del Re, Gared è stato confinato alla Barriera e Asher attualmente calpesta il lontano deserto di Meereen, per quelli rimasti a casa schiacciati dallo stivale dei Whitehill non c'è modo di sapere come stanno andando le cose. Rodrik in particolare, lord di nome ma non di fatto di Casa Forrester, può solo sperare che i lontani parenti tengano fede al patto di lealtà che li unisce. Nel frattempo ha già il suo ben da fare per evitare ulteriori spargimenti di sangue all'interno del proprio castello. E come se non bastasse, la figlia del suo nemico gli rivela un'informazione che lo fa sentire ancora più solo e impotente.
Dopo avere seminato con cura, il terzo episodio di Game of Thrones si prepara al suo raccolto di sangue!
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7 2600
- 8 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
- Sistema operativo Windows 7
Requisiti minimi
- Processore Core 2 Duo 2 GHz o equivalente
- 3 GB di RAM
- Scheda video ATI o NVIDIA con 512 MB RAM
- Direct X 9.0c
- Sistema operativo Windows XP SP3
Con noi o contro di noi
Questa prima stagione di Game of Thrones è incentrata sul tema della lealtà. La trama lavora incessantemente intorno a questo concetto. Asher è diviso fra lo zio Malcolm e la compagna d'avventura Beskha. Mira deve scegliere fra Rodrik e la regina Margaery, mentre Gared è combattuto fra i suoi doveri di Guardiano della Notte e le richieste del ciambellano Duncan. Come potete notare, il dilemma ruota fra due beni in questo caso inconciliabili: rimanere leali alla famiglia o rimanere leali a se stessi.
Quello che ci ha colpiti è la cura con la quale gli autori hanno seminato durante i primi due episodi, per poi raccogliere i frutti di scelte che sembravano trascurabili e si rivelano invece ingranaggi di una morsa che stringe tutti i personaggi con sempre maggiore forza. E più questi cercano di liberarsi, più finiscono pressati da ogni lato. George Martin è un maestro nel mettere i suoi personaggi davanti a ostacoli e conflitti sempre più crudeli, ma gli autori di Telltale non sono da meno. È vero che le nostre scelte non cambiano la storia principale, ma The Sword in the Darkness ci dimostra che ogni parola detta in passato può ritorcersi contro di noi. La stoccata sottile ma letale con la quale Cersei mette all'angolo Mira sulla base delle scelte fatte durante l'incontro segreto con Tyrion ne è una dimostrazione perfetta. Inoltre mette in luce la competenza con la quale Telltale fa parlare e agire personaggi creati da Martin e arcinoti al pubblico dei romanzi o della serie televisiva. A tale proposito, l'ultima battuta dell'episodio, pronunciata da una delle eroine più amate de Il Trono di Spade, è così tanto in sintonia con il personaggio e potente nel sottotesto, da lasciarci con il fiato sospeso più di quanto ha saputo fare una lama piantata all'improvviso nel collo del piccolo Ethan. Finalmente possiamo dire anche noi di essere ansiosi di sapere come va a finire.
Conclusioni
Questo terzo episodio di Game of Thrones è una rivelazione. Tutte le parole dette, tutte le scelte fatte negli episodi precedenti tornano ora a tormentare i personaggi principali. Sotto la sua calma apparente, è l'episodio che mette più in evidenza i conflitti che tormentano i membri di Casa Forrester e quanto sia incerto il loro destino. Anche se non è stato scritto da George Martin, questo è senza dubbio Il Trono di Spade.
PRO
- Mira e Gared acquistano finalmente spessore
- Competente nell'uso dei personaggi originali de Il Trono di Spade
- Raccoglie con finezza quello che ha seminato
- Visivamente il gioco è migliorato...
CONTRO
- ...ma gli sfondi sono ancora deludenti
- Interazione fuori dai dialoghi ridotta al minimo