Oramai la tabella di marcia è piuttosto prevedibile e rodata: dopo aver presentato le tre schede ammiraglie della nuova serie, NVIDIA si concentra sul lancio della Titan per poi aggiungere il suo tassello più prezioso alla line up delle schede video, ovvero quel modello a metà tra la top di gamma e le eccezionali quanto ridondanti performance della "prosumer" di turno.
Anche quest'anno non ha fatto eccezione e dopo la GeForce GTX 980 e la sontuosa TITAN X, è arrivato per il colosso di Santa Clara il momento di togliere il velo alla scheda video che più di tutte spinge al massimo l'architettura Maxwell a impiego videoludico, la GeForce GTX 980Ti. Le DirectX 12, il 4K e la realtà virtuale sono gli obiettivi messi nel mirino per i prossimi anni a venire, con un futuro quantomai incerto che passerà per cambi di tecnologie e di processi produttivi tali da dare un boost alle prestazioni ad oggi ancora difficile da immaginare. Nell'attesa di vedere cos'ha in serbo AMD per la conferenza PC che si terrà all'E3 fra un paio di settimane, NVIDIA si è concentrata sul lancio della GTX 980Ti avvenuto proprio in queste ore al Computex di Taipei, che altro non è che una TITAN X riveduta e corretta per essere maggiormente appetibile al giocatore PC più esigente e dal rapporto qualità prezzo sicuramente più interessante. La serie GTX 9xx con l'introduzione dell'architettura Maxwell e dei chip grafici GM2xx ha fatto segnare nuovi traguardi in merito a efficienza e consumi ridotti, introducendo tutta una serie di caratteristiche esclusive per ampliare ancora di più il pacchetto GameWorks, che proprio in queste settimane ha fatto particolarmente discutere con il caso The Witcher 3: Wild Hunt. Con la totale compatibilità della GTX 980Ti con le Direct X 12 sono state aggiunte ulteriori funzionalità che verranno sfruttate a dovere solamente con il lancio delle nuove librerie grafiche da parte di Microsoft, ma intanto la nuova GPU top di gamma ha preso di mira il 4K promettendo di gestirlo egregiamente anche con i titoli più recenti. Dopo aver passato una decina di giorni in sua compagnia e averla spremuta per bene possiamo dire che le aspettative non sono state per nulla disattese.
Ci sono sul mercato diversi modelli di NVIDIA GeForce GTX 980Ti. La versione Asus Strix può essere comprata per circa 620 euro. Di pari prestazioni ma più lievemente più costosala variante MSI, che può essere comprata per 630 euro.
L'ultimo Maxwell?
Dopo gli ottimi risultati delle schede della serie 9xx, l'architettura Maxwell è pronta a dare il meglio di sé con il chip grafico a 28 nanometri GM200, già visto all'opera sulla TITAN X, ma questa volta depotenziato per scendere dalla fascia "prosumer" a quella dei videogiocatori con l'obiettivo dichiarato da NVIDIA di offrire un prodotto che non si focalizzi solamente sulla forza bruta con prestazioni di altissimo livello, ma che a differenza della precedente porti in dote anche un rapporto qualità prezzo più appetibile soprattutto nell'ambito gaming andando a strozzare in parte le potenzialità del suo chip grafico.
Se la GTX 980 portava Maxwell a livelli di performance eccellenti, la GTX 980Ti spinge ancora di più sull'acceleratore grazie a una GPU il cui chip grafico è studiato appositamente per reggere agilmente i 1440p e raggiungere i 4K su tutti i giochi, seppur con qualche compromesso su quelli più recenti ed esigenti sotto il profilo delle risorse computazionali. Il tutto continuando a mantenere un occhio di riguardo ai consumi, visto che l'architettura del GM200, come quella delle altre schede della serie 9xx, presenta una configurazione più efficiente degli streaming multiprocessor del chip che permette di utilizzare i 2816 CUDA Core della GeForce GTX 980Ti a piena potenza più frequentemente, risparmiando energia e migliorandone la performance. Il clock di base si attesta sui 1000 MHz, che grazie al boost può arrivare fino a 1075 MHz, mentre la frequenza della memoria è fissata a 3505 MHz. Quest'ultima è di 6 GB, due in più della GTX 980 ma la metà rispetto alla TITAN X, con interfaccia a 384 bit e 336,2 GB/s di banda passante. Per quanto riguarda il lato estetico, la GeForce GTX 980Ti reference presenta lo stesso form factor che abbiamo imparato a conoscere con le schede NVIDIA degli ultimi anni, tutte accomunata dall'adozione di uno chassis in alluminio, finestra in policarbonato sul radiatore e un raffinato sistema di ventilazione che garantisce la giusta dissipazione del calore con il minimo della rumorosità. La sensazione di solidità al tatto è come sempre eccellente. Per l'alimentazione la GTX 980Ti presenta un connettore a 8 pin e uno a 6 pin, mentre l'interfaccia I/O rimane invariata con ben tre DisplayPort, una porta DL-DVI e una porta HDMI 2.0. La presenza di tre DisplayPort è utile soprattutto in ottica G-SYNC, altra tecnologia su cui l'azienda Californiana sta puntando molto e fruibile solamente tramite questo tipo di connessione.
In questo modo alla una sola scheda video si potranno collegare fino a tre monitor forniti con questa tecnologia in modo tale da avere una postazione multischermo senza dover necessariamente ricorrere a una configurazione SLI. Oltre al lato hardware NVIDIA ha presentato insieme a Maxwell tutta una serie di caratteristiche aggiuntive atte a rendere l'esperienza di gioco più profonda e realistica come il Dynamic Super Resolution (DSR) che lavora sulla risoluzione per restituire un'immagine più pulita e definita, la Voxel Global Illumination per una renderizzazione più realistica delle luci, dei riflessi e dell'illuminazione negli spazi aperti, e i nuovi filtri MFAA che combinano più filtri anti-aliasing offrendo un risultato nettamente migliore a parità di potenza di calcolo utilizzata. Con la GTX 980Ti si aggiungono all'appello tre novità da utilizzare con le DirectX 12, con cui la scheda è compatibile nella sua interezza. Il Volume Tiled Resources è una nuova tecnologia di renderizzazione volumetrica delle texture che permette di caricare nella memoria della scheda video solamente le porzioni di texture richieste dall'esigenza del momento, permettendo quindi un rendering più rapido e agli sviluppatori di creare modelli 3D più accurati e ricchi di dettagli utilizzando meno memoria. Vi sono anche il Sparse Fluid Simulation che nello specifico agisce su fluidi, nuvole, fumo, fuoco e nebbia per ricreare effetti volumetrici più realistici, e il Conservative Raster che senza scendere in tecnicismi migliora di molto le ombre andando a intervenire sui singoli pixel per creare un effetto pieno e dai contorni morbidi e lineari, senza scalettature. Tutto ciò, lo sottolineiamo, sarà fruibile solamente con le Direct X 12 sfruttando il maggior controllo che le nuove librerie grafiche di Microsoft lasceranno agli sviluppatori per gestire le risorse della GPU. Queste funzionano per livelli e mentre le API di primo livello saranno accessibili a tutte le schede video NVIDIA equipaggiate con architettura Fermi o successiva, quelle più complesso di secondo e terzo livello che includono le tecnologie di cui sopra saranno accessibili solo all'ultima nata, che quindi rappresenta un investimento lungimirante da questo punto di vista.
La nostra prova
Per effettuare i benchmark abbiamo utilizzato un set up con Intel Core i7-4770K @ 3,5 GHz, RAM 2 X 8 GB, SSD Samsung 840 Pro 256 GB, HDD WD Caviar Blue 1 TB, alimentatore Cooler Master V850, sistema operativo Microsoft Windows 8.1 64 bit. I driver che abbiamo utilizzato sono i 347.25. Tutti i titoli sono stati provati alla risoluzione di 2560x1440 pixel.
Assassin's Creed: Unity - L'ultimo capitolo della saga Ubisoft dedicata al credo degli Assassini ci ha portato nelle suggestive atmosfere della Parigi in piena rivoluzione, con le piazze popolate da una densa folla costantemente in subbuglio e i suggestivi tramonti della Ville Lumiere da godersi sulle cime dei palazzi più alti. Nonostante un lancio tribolato e le successive correzioni, la mole di pixel da muovere su schermo è imponente e necessita di tanta potenza per non cadere vittima di colli di bottiglia e cali di fluidità. Tuttavia, giocando a Ultra High e con FXAA attivo abbiamo sfiorato i 50 frame al secondo granitici, senza riscontrare particolari problematiche di sorta.
Ryse: Son of Rome - L'unico titolo capace di spodestare sua maestà Crysis 3 dal manipolo di produzioni che da qualche tempo utilizziamo in sede di banchmark. Crytek si riconferma come l'unica software house in grado di spingere al limite anche la componentistica più recente e non si smentisce neanche con questo action in terza persona ambientato nell'Antica Roma. La GeForce GTX 980Ti con impostazioni Alte e filtro anti aliasing SMAA attivo costantemente sopra i 70 frame al secondo, con qualche brusco calo di frame rate nelle situazioni più concitate e a patto di rinunciare al supersampling (SSAA), che anche con questo mostro di scheda video si è rivelato piuttosto penalizzante sulle prestazioni.
Far Cry 4 - Le avventure di Ajay Ghale nelle affascinanti montagne del Kyrat contro lo spietato e dispotico imperatore Pagan Min sono riuscite a tenerci incollati al pad per decine di ore, anche se forse è mancata quella ventata di freschezza e divertimento che ci aveva colto un po' a sorpresa in occasione del terzo capitolo della saga. Come in quest'ultimo però, anche in Far Cry 4 l'ambientazione ha un'importanza fondamentale, e le montagne del Kyrat regalano scorci di grande impatto grazie a texture della vegetazione molto dettagliate, ombre convincenti e una profondità di campo notevole. Selezionando il preset a Ultra e attivando l'SMAA, la GTX 980 Ti ha fatto registrare un valore medio di 73 fotogrammi al secondo senza cali di sorta.
The Witcher 3: Wild Hunt - L'ultimo capitolo delle avventure dello Strigo ci ha letteralmente rapito a lungo, portandoci a spasso in terre dagli scorci mozzafiato circondati da nemici pericolosi e donne bellissime. Il tutto ha dato il meglio di sé su PC dove ha potuto sfruttare a pieno la potenza della componentistica per raggiungere una veste grafica di rara bellezza, grazie soprattutto agli affetti di post processing molto accurati. Non sono mancate le magagne però, ad iniziare con il tanto contestato HairWorks che visto l'impatto negativo sulla performance abbiamo deciso di disabilitare durante i nostri test. Con il preset Ultra non abbiamo fatto fatica a raggiungere la fatidica soglia dei 60 fotogrammi al secondo per una fluidità e una resa visiva senza pari.
Shadow of Mordor - Il ritorno alla Terra di Mezzo non ci aveva stupito solamente per la qualità del gameplay e per il Sistema Nemesi davvero molto innovativo, ma anche per i valori produttivi messi in campo da Monolith Productions per il lancio di questa nuova proprietà intellettuale. Nonostante la produzione sia nata a cavallo tra due generazioni, il titolo si forgia comunque di un buon comparti tecnico, eccellente nei dettagli dei modelli poligonali di mostri e personaggi. Rimane carente negli spazi aperti, con scorci anonimi e talvolta dimenticabili che stressano la GTX 980Ti senza arrivare a spremerla. Durante la nostra prova abbiamo selezionato il preset Ultra, attivato il filtro FXAA e siamo stati costantemente sopra gli 80 frame al secondo, godendo appieno della fluidità di ogni combattimento.
Il 4K c’è
Premere sull'acceleratore e passare al 4K è forse il modo migliore per rendere giustizia alla GeForce GTX 980Ti. Qui vengono fuori tutte le sorprendenti potenzialità della scheda video che a questa risoluzione evidenzia il distacco in termini di prestazioni con la versione "liscia". Il re della festa è sicuramente il chip grafico GM200 che fa registrare un salto in avanti notevole sotto questo aspetto con incrementi che vanno dai 5 fino a 10 frame al secondo. Alcuni titoli risultano ancora indigesti come ad esempio Assassin's Creed Unity che non riesce a superare la soglia critica dei 30 frame al secondo, ma per la maggior parte, The Witcher 3: Wild Hunt compreso, la nuova scheda NVIDIA non ha avuto problemi a raggiungere la massima risoluzione.
Possiamo quindi dire che la GeForce GTX 980Ti è attualmente in grado di far girare qualsiasi titolo in 4K, riservandosi alcuni compromessi con la qualità video per migliorare la fluidità. Lo stesso titolo sviluppato da CD Project Red ci ha obbligato a disattivare HairWorks, ma ne abbiamo ricavato un incremento in termini di frame per secondo che ci ha permesso di superare la soglia critica dei 30 frame al secondo e di godere di un'esperienza di gioco fluida e gradevole in 4K. Il tutto con una singola scheda. I 6 GB di memoria equipaggiati sono sufficienti per giocare in 4K anche i titoli più esigenti, ed è per questo che anche a questa risoluzione i benchmark sono così simili tra la GTX 980Ti e la TITAN X nonostante quest'ultima equipaggi il doppio di memoria video. Le schede praticamente si equivalgono con qualsiasi titolo e configurazione, mettendo in mostra tutte le inadeguatezze della scheda "prosumer" in ambito videoludico. La GTX 980Ti è quindi attualmente la migliore GPU per assemblare un PC pronto per il 4K in singola scheda, segnando un passo in avanti verso gli obiettivi futuri del colosso di Santa Clara che punterà a perseguire questa strada anche con la prossima serie di GPU per garantire il 4K con sempre maggiore facilità. Far Cry 4 (Molto Alto, SMAA), Shadow of Mordor (Alto, FXAA) e perfino il temuto Ryse: Son of Rome (Normale, SMAA) hanno abbondantemente superato la soglia dei 30 fotogrammi al secondo dandoci un piccolo assaggio di un futuro che oramai è più vicino di quel che sembra.
Temperature e consumi
L'architettura Maxwell grazie alla nuova configurazione degli streaming multiprocessor del chip grafico permette di utilizzare la GPU a piena potenza più frequentemente, risparmiando energia e migliorandone la performance.
Ovviamente la GTX 980 Ti sfrutta a pieno l'efficienza della sua architettura, con un consumo massimo che si pone a metà tra la sorella "liscia" e la TITAN X. Grazie al GM200 in parte strozzato nella sue potenzialità infatti, la GTX 980 Ti consuma introno ai 320W, circa trenta in meno rispetto alla sorella maggiore grazie al dimezzamento nel quantitativo di memoria onboard e alla riduzione nel numero di stream processor. Sul fronte delle temperature non ci sono grosse differenze, merito soprattutto dell'oramai collaudato sistema di dissipazione che viene equipaggiato in tutte le reference NVIDIA da un paio d'anni a questa parte e che anche in questa iterazione non ha mostrato particolari modifiche. Pertanto i valori massimi rimangono intorno agli 80 gradi centigradi a pieno carico con frequenza stock.
Considerazioni finali
La GeForce GTX 980Ti segue di tre mesi il debutto della TITAN X e riesce ancora una volta nell'intento di settare nuovi standard nel settore delle schede video. Gli ingegneri NVIDIA hanno fatto tutto ciò che doveva essere fatto: prendere il chip grafico GM200, spogliarlo di tutti gli orpelli inutili in ambito gaming e soprattutto abbassarne il prezzo di vendita rendendo più appetibile il rapporto prezzo/prestazioni. Parliamo infatti di un valore di listino medio retail suggerito di 749,00€ IVA inclusa, in bundle con una copia di Batman: Arkham Knight. Cifra elevata se presa in valori assoluti, ma decisamente inferiore rispetto a quella della TITAN X per avere, come abbiamo visto nei nostri test, una sostanziale parità nelle prestazioni. Dimezzare il quantitativo di memoria passando da 12 a 6 GB e ridurre il numero di steam processor da 3072 a 2816 non ha pressoché impattato sulle performance della GTX 980Ti che si è praticamente sempre dimostrata alla pari della sorella maggiore, anche con i titoli 4K.
La sovrabbondanza di memoria video si è rivelata efficiente per i videogiochi che nei 6GB hanno trovato il loro punto d'equilibrio anche per le risoluzioni più elevate, grazie soprattutto a una banda passante di 336,2 GB/s. Il giudizio rimane dunque estremamente positivo, soprattutto sul fronte del 4K, con titolo come il recentissimo The Witcher 3: Wild Hunt che non ha faticato a superare i 30 frame al secondo a patto di scendere a qualche compromesso con i filtri di post processing. Tuttavia l'ultima nata di casa NVIDIA anche grazie alla piena compatibilità con le DirectX 12 dimostra con forza quali siano i prossimi obiettivi del produttore californiano, che con la prossima famiglia di schede video punterà ancora di più sul 4K con singola GPU. L'efficienza raggiunta con Maxwell, infatti, sembra rappresentare il capolinea del processo produttivo a 28 nanometri, con un salto in avanti in termini di miniaturizzazione certo per la prossima generazione ma ancora del tutto impossibile da qualificare. I rumor si rincorrono serrati con valori che passano dai 16 ai 14 fino ad arrivare ai 10 nanometri che ha in cantiere Apple per la sua prossima linea di prodotti. Sul fronte delle GPU discrete non si sa ancora nulla per certo e molta della nebbia verrà inevitabilmente diradata alla famosa conferenza PC che per la prima volta quest'anno farà il suo debutto all'E3 di Los Angeles fra un paio di settimane. Qui finalmente sapremo quali saranno i piani di AMD per il futuro, avremo delucidazioni sui nuovi processi produttivi e per la prima volta si parlerà senza timore delle nuove memorie HBM che si preannunciano un cambiamento importante per il panorama delle schede video discrete rispetto al quadro degli ultimi anni e che, mai come ora, riaccenderebbero la rivalità fra la due aziende leader del settore.
Conclusioni
PRO
- Prestazioni analoghe alla Titan X
- Fresca e silenziosa
- Pronta per il 4K
CONTRO
- Qualcuno potrebbe voler attendere la risposta di AMD