Se conoscete No Time to Explain, sapete già che quella avvenuta di recente è per questo gioco la terza uscita sul mercato. Il titolo targato tinyBuildGames può infatti datare la propria origine al 2011, anno in cui il team formato da Tom Brien e Alex Nichiporchik lo pubblicò per la prima volta in formato Flash sul sito Newsgrounds. Visto il successo, due anni dopo No Time to Explain ha replicato su Steam, sul quale è arrivato dopo una campagna di successo su Kickstarter: nonostante i backer avessero garantito circa 19.000 dollari in più rispetto ai 7.000 richiesti, la versione finale per PC era infestata da bug che ne minavano pesantemente la giocabilità. Visto il fallimento del primo tentativo, i due ragazzi non si sono dati per vinti, e hanno deciso di mettere in piedi una versione Remastered arrivata pochi giorni fa su PC e Xbox One.
2011, 2013 e 2015: per No Time to Explain non c'è due senza tre, grazie alla versione Remastered!
Sono te dal futuro
Tenendo fede al proprio nome, No Time to Explain lancia il giocatore dritto nel mezzo dell'azione, abbozzando la trama con una piccolissima introduzione nella quale il protagonista viene sorpreso a casa sua da un misterioso personaggio, che sostiene di essere lui stesso proveniente dal futuro.
Neanche il tempo di finire la frase "I am you from the future" (un tormentone nel corso dell'avventura), che l'io-del-futuro viene portato via da un granchio gigante, lasciando cadere un raggio laser che diventerà la dotazione principale dell'io-del-presente lanciatosi alla ricerca dell'altro personaggio. Contrariamente a quanto si possa pensare, il raggio non è un'arma vera e propria, visto che per gran parte del tempo lo si usa a mo' di jetpack, sfruttandone la spinta verso il senso opposto rispetto al quale esso è puntato per compiere salti e raggiungere piattaforme in giro per il livello altrimenti non accessibili. A differenza del gioco visto nel 2013, l'esperienza offerta da questa versione Remastered riesce senza dubbi a raggiungere la sufficienza, ma non è esente purtroppo di alcune problematiche che finiscono per infastidire il giocatore. In particolare è proprio il laser il principale accusato: durante l'avventura la sua potenza sembra cambiare senza una spiegazione apparente, causando così una sgradevole altalena nella precisione dei salti che ci si aspetta di compiere. Nei casi peggiori, si finisce per tentare la fortuna riprovando finché la sorte non decide di farci superare il punto critico. Non è una coincidenza se No Time to Explain dà paradossalmente il suo meglio nelle fasi in cui viene messa da parte l'arma principale, come per esempio nel momento in cui bisogna ricorrere a un fucile per sfruttarne in modo simile il rinculo per compiere i salti, ma in modo molto più preciso rispetto al laser. Abbastanza riuscito anche il livello in cui cambia del tutto genere di gioco, entrando in uno sparatutto a scorrimento orizzontale dove il laser viene usato come arma vera e propria per abbattere i nemici. Le altre occasioni dove questo avviene sono rappresentate dai boss, all'apparenza ostici in qualche caso, ma tutti abbastanza semplici da affrontare una volta studiate a dovere le loro dinamiche. Nel corso dei livelli normali le vite a disposizione del giocatore sono infinite con la presenza di checkpoint dai quali riprendere in caso di morte, ma durante gli scontri finali si hanno a disposizione tre vite prima che la lotta contro il boss di turno riprenda dall'inizio, cancellando i progressi.
Semplice e lineare
Rispetto alla versione del 2013, dal punto di vista tecnico No Time to Explain Remastered si presenta in tutt'altro modo: gli sviluppatori hanno infatti ripulito completamente il comparto grafico, eliminando le fastidiosissime perdite di frame rate che avevano mandato in bestia i giocatori.
Nell'analizzare il dettaglio di No Time to Explain non bisogna dimenticare che si tratta di un titolo nato per comparire in formato Flash su Newsgrounds: lo stile è quindi minimale, con dettagli ridotti all'osso e animazioni pressoché assenti. I livelli riflettono coi loro colori variegati la follia che pervade l'intera avventura, passata a rincorrere il personaggio dal futuro tra battute e strilli che offrono momenti di umorismo abbastanza gradevole, anche se non sempre allo stesso livello. L'edizione Remastered porta con sé anche una modalità multiplayer, che permette di giocare in locale fino a un massimo di 4 giocatori anche grazie all'aggiunta del supporto ai controller, sia su PC che su Xbox One: a pieni ranghi si aggiunge ulteriore caos alle dinamiche del gioco, ottenendo così un buon modo per passare una serata. Molto soddisfacente la colonna sonora, che ci accompagna con un adeguato ritmo mentre saltiamo in giro per i vari livelli, nei quali a volte i buoni effetti e il parlato si perdono forse un po' troppo nella confusione generale delle urla lanciate dal protagonista, sia in versione presente che futura. Il prezzo di 14,99 euro è forse un po' esagerato, considerando che stiamo parlando di un titolo completabile in circa tre ore e rigiocabile solo per raccogliere alcuni cappelli alternativi, o provare i livelli creati dagli altri utenti grazie all'editor interno.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema Operativo: Windows 8.1
- CPU: Intel i7 920 2.66 @ 4.00 GHz
- RAM: 16 GB
- Scheda video: GeForce GTX 970
Requisiti minimi
- Sistema Operativo: Windows XP
- CPU: 1 GHz
- RAM: 512 MB
- Scheda Video: 256 MB
Conclusioni
No Time to Explain Remastered rappresenta di sicuro la miglior versione del gioco realizzato da tinyBuildGames, ma questo non vuol dire che sia diventato un capolavoro. L'uso non sempre adeguato dell'arma principale finisce per mettere un po' in secondo piano il buon lavoro fatto per ripulire la versione del 2013, uscita a suo tempo con troppi problemi. Nel complesso, No Time to Explain offre alcuni attimi particolarmente divertenti soprattutto per chi ama i platform in stile Super Meat Boy, ma non si tratta di un titolo di cui vi ricorderete a lungo.
PRO
- Musiche molto carine
- Molto divertente in alcuni tratti
- Ripulito rispetto al 2013
CONTRO
- Poco preciso in alcune fasi
- Trama insignificante
- Un po' corto per il prezzo