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Cuore di ghiaccio

Un gioco di ruolo italiano dalla bella storia, ma dalle scarse risorse

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   19/08/2015
ICY
ICY
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Dopo il fallimento di Zaharia su Kickstarter, i ragazzi di Inner Void Interactive non si sono dati per vinti e invece di abbandonare il mondo dello sviluppo dei videogiochi hanno puntato su un'opera più piccola e fattibile con le loro finanze. Ne è nato ICY, gioco di ruolo 2D conscio dei proprio limiti che punta tutto sul suo lato narrativo per coinvolgere il giocatore. Il primo compito cui siamo chiamati è la creazione del personaggio principale, colui che guiderà un gruppo di sopravvissuti in una pericolosissima avventura in un mondo completamente ricoperto da neve e ghiaccio.

Tutti gli eventi di gioco vengono descritti in schermate come questa
Tutti gli eventi di gioco vengono descritti in schermate come questa

Bisogna spendere i punti disponibili nelle tre caratteristiche principali e nelle abilità, queste ultime legate al combattimento, alla sopravvivenza e alle interazioni sociali. Bastano pochi minuti di gioco per accorgersi che non si tratta di scelte meramente cosmetiche, dato che la risoluzione di ogni evento è legata proprio alle abilità. Così un personaggio dalla parlantina sviluppata avrà più opzioni di dialogo, mentre con un alto valore di furtività riuscirà ad aprire le serrature senza subire danni. Fin qui non abbiamo descritto niente cui il genere non ci abbia abituato, ma l'impostazione di ICY è in realtà molto peculiare rispetto al resto dei giochi di ruolo presenti sul mercato. Intanto non c'è azione vera e propria, ma tutto viene in un certo modo descritto. La parte narrativa ha uno spazio amplissimo, con lunghe descrizioni degli accadimenti in cui si incappa e schermate di riepilogo per combattimenti ed eventi. Prendiamo un caso tipo: ci rechiamo nel bosco per cacciare (c'è un pulsante apposito per farlo). Per prima cosa bisogna decidere quanto tempo dedicare alla caccia: una caccia battente e rapida farà consumare meno tempo, ma aumenterà i rischi, rischi che saranno diminuiti o annullati da un approccio più cauto, che però consumerà più tempo. Iniziata la caccia possono quindi verificarsi diverse situazioni. Ad esempio si può essere attaccati da un orso o da qualche altro animale feroce. Che fare? Nella nostra prova li abbiamo fermati con arco e frecce, avendo migliorato la relativa abilità in fase di creazione del personaggio, ma le scelte proposte per cavarsi d'impaccio sono diverse.

Abbiamo recensito ICY, piccolo gioco di ruolo dalla storia appassionante sviluppato in Italia

Un mare di ghiaccio

Tutto quanto abbiamo descritto viene gestito tramite schermate statiche e pulsanti collegati alle varie azioni. Gli stessi combattimenti non vedono il coinvolgimento diretto del giocatore ma sono basati su delle azioni di battaglia che possono portare risultati molto diversi a seconda delle caratteristiche del party, quest'ultimo diversificato a seconda di come si affronta la storia principale e dai rapporti che si instaurano con i vari personaggi.

I disegni che corredano le schermate sono realizzati molto bene
I disegni che corredano le schermate sono realizzati molto bene

L'unica sezione davvero attiva è quella esplorativa. Il mondo di ICY è sostanzialmente composto da una grossa mappa su cui il party può vagabondare liberamente alla ricerca di risorse, siano esse strumenti, armi o cibarie, di missioni e di luoghi da visitare. In questo caso la parola "mappa" va letta in senso letterale, dato che di fatto per esplorare bisogna cliccare su una mappa statica e stare a guardare mentre il segnaposto del party si sposta, magari incappando in qualche evento speciale tipo tormente di neve o attacchi di predoni. Tra i vari luoghi visitabili ci sono anche alcune città in cui è possibile ottenere quest, riepilogate nel diario e fare affari con i mercanti, comprando armi, cibo e strumenti vari. Presto ci si accorge che il cibo è la risorsa più importante di cui tenere conto, perché finirlo mentre si esplora equivale a morte certa, soprattutto se si gioca ai livelli di difficoltà più alti.

Alti e bassi

ICY non è un gioco malvagio. Anzi, tenendo in considerazione soltanto il lato narrativo lo definiremmo molto buono, con i suoi richiami al genere dei survival e la rilettura del tema del disastro planetario in uno scenario completamente diverso da quanto visto altrove. C'è un po' di Fallout, un po' di The Road (il libro di McCarthy), come ci sono decine di altri riferimenti, tratti da testi vari non necessariamente videoludici.

Scambio di beni in atto con un mercante
Scambio di beni in atto con un mercante

Certo, non aspettatevi Proust, ma in generale la storia non è disprezzabile e l'evolversi degli eventi dà le giuste motivazioni per continuare a giocare. Azzardiamo ad affermare che anche graficamente ICY non è brutto come sembra, nonostante la mappa sia molto spoglia e non ci sia nulla di animato. A salvarlo ci sono i bei disegni di personaggi e scenari che, seppure non miracolosi, dettano uno stile visivo deciso che ha il suo fascino. Ad affossare un (bel) po' il gioco di Inner Void ci pensano però altri aspetti. Il primo è legato paradossalmente alla scrittura: il gioco è solo in inglese, ma in un inglese evidentemente scritto da qualcuno che madrelingua non è, perché non solo ci sono diversi errori di ortografia e di grammatica, ma anche la costruzione di certe frasi è, per così dire, straniera. Altro problema di tutt'altra natura riguarda l'interfaccia. Capiamo la mancanza di mezzi, ma usare lo stesso tasto che si usa per selezionare la destinazione anche per scorrere la mappa non è stata proprio una scelta felice. Peggio ancora comunque è la gestione del party, praticamente inesistente dal punto di vista dell'equipaggiamento. L'unico personaggio che può essere meglio armato e meglio protetto è quello principale, per il resto le risorse trovate rimangono una cosa morta nell'inventario. La sola interazione possibile con gli altri, dialoghi a parte, è la cura delle ferite, che oltretutto ci rivela un altro problema dell'interfaccia: mancano riferimenti visibili a schermo sullo stato del party. Ad esempio perché non usare i ritratti dei personaggi sulla sinistra per mostrare il loro stato di salute, invece di richiedere di dover aprire ogni volta la schermata specifica? Comunque a questo punto il quadro dovrebbe esservi abbastanza chiaro, non ci rimane che tirare le conclusioni nel commento.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i7 -4770
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo Windows 10 Pro

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows 7, 8
  • Processore: Dual Core 2.3 GHz o equivalente
  • Scheda video: ATI o NVidia con 512 MB di VRAM
  • RAM: 2 GB
  • DirectX: 9
  • Spazio su disco: 2 GB

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel(R) Core(TM) i5-3470
  • Scheda video: ATI o NVidia con 1024 MB di VRAM
  • RAM: 4 GB

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 12,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (5)
8.1
Il tuo voto

Come sottolineato nell'articolo, ICY non è un brutto gioco. Sicuramente gli avrebbe giovato una maggiore cura dell'interfaccia e un po' di varietà in più, visto che sulla lunga distanza gli eventi tendono a ripetersi, ma la sua natura fortemente statica ci porta a tollerare almeno in parte certi difetti. Per il resto ICY punta tutto sul suo scenario e la sua storia. Francamente ci farebbe piacere vedere sviluppato il mondo di gioco in un'opera di più ampio respiro e con valori produttivi più elevati. Per ora, comunque, bisogna accontentarsi.

PRO

  • Buon lato narrativo
  • Disegni 2D molto belli (mappa a parte)
  • Scenario originale

CONTRO

  • L'interfaccia lascia a desiderare in molti aspetti
  • Poca varietà
  • Solo in inglese (con oltretutto qualche errore di troppo)