Tanto per essere chiari, questa recensione si potrebbe riassumere con una semplice frase: se non avete mai giocato almeno un Mega Man classico, comprate questa compilation. Siccome però siamo tenuti a scrivere qualche altro migliaio di battute per portare a casa la pagnotta, ci sembra giusto elaborare un attimo il concetto. Per esempio, se non conoscete Mega Man, vorremmo tanto sapere dove avete vissuto fino ad ora, perché siamo abbastanza sicuri che ci abbiano giocato pure il Bigfoot e il mostro di Loch Ness. Il primo titolo per NES risale al 1987 e da allora Capcom ha sviluppato più di cinquanta giochi per praticamente ogni console, tra sequel e spin-off, ma in generale si considerano i primi sei, usciti originariamente per la console a 8-bit di Nintendo, i capisaldi dell'intero franchise. La compilation sviluppata da Digital Eclipse ripropone proprio quei sei Mega Man, nel loro più autentico splendore vintage, senza ritocchi, modifiche o alterazioni di alcun genere. Se questo è un bene o un male, stiamo per dirvelo noi. Spoiler alert: è un bene.
Se non avete mai giocato un Mega Man in vita vostra, la Legacy Collection è quello che fa per voi
Tante, tante armi
Per chi davvero non conoscesse Mega Man - cioè, esistete veramente? - val la pena spiegare che si tratta di un platform a scorrimento orizzontale e verticale in cui si controlla l'omonimo androide protagonista (Rockman, in Giappone) e si saltella da una piattaforma all'altra, sparando ai nemici sul percorso con un cannoncino comodamente installato nel nostro braccio. In genere, anche quando non sembrerebbe, l'obiettivo di Mega Man è fermare le mire di conquista del perfido dottor Wily, uno scienziato pazzo rivale del "papà" di Mega Man, il dottor Light: per riuscirci bisogna prima affrontare i suoi Robot Master, androidi come Mega Man che presiedono i vari stage. Il giocatore può affrontare gli stage in qualsiasi ordine, e la scelta gli offre un vantaggio esponenziale poiché, una volta sconfitto il boss di turno, Mega Man ne conquista l'arma e ogni arma è più efficace contro almeno un altro Robot Master o boss, semplificandoci la vita nel caso si azzecchi l'ordine giusto, dato che infliggeremo più danni e chiuderemo prima gli scontri finali.
Questi ultimi, infatti, sono il fiore all'occhiello di tutta la serie, uno storico esempio di game design che ancora oggi si cerca di imitare: ogni boss segue un pattern specifico di attacchi e movimenti, e il giocatore deve impararli a memoria per schivare i colpi con precisione millimetrica e rispondere al fuoco al momento giusto. Non a caso, la Legacy Collection comprende anche una specie di modalità di allenamento che permette di affrontare solo i Robot Master senza passare prima per i loro stage, in modo da imparare i pattern prima di cimentarsi col gioco vero e proprio. Si tratta di soltanto uno dei piccoli extra che Digital Eclipse ha implementato senza snaturare i sei titoli emulati, che i veterani potranno bellamente ignorare per tuffarsi in uno qualsiasi dei sei Mega Man e riscoprirlo in tutta la sua meravigliosa antichità, magari selezionando l'opzione per visualizzare la grafica come fossimo davanti a un catodico: lo sviluppatore ha persino riproposto il flickering degli sprite e i rallentamenti che si verificavano quando il gioco spingeva al massimo le capacità hardware del NES, in una replica pressoché perfetta dell'esperienza originale. Il ché vuol dire che bisogna venire a patti con una difficoltà decisamente sopra la media, per gli standard dei platform odierni, bilanciata da un level design assolutamente brillante, che segna la netta differenza tra una sfida difficile e un ostacolo frustrante. Il sistema di salvataggio implementato nella Legacy Collection è una piccola modifica gradita, in questo senso, poiché sostituisce le poco pratiche e noiose password dell'epoca, ma a parte ciò ogni Mega Man resta una compilation di piattaforme che svaniscono, pavimenti e soffitti chiodati, nemici che è meglio schivare piuttosto che affrontare e percorsi multipli che cambiano drasticamente il modo in cui si affrontano determinati stage. Nonostante sia possibile scegliere con quale Mega Man cimentarsi, siamo sicuri che i nuovi giocatori farebbero meglio a cominciare dal primo e a scalare via via la vetta, scoprendo i piccoli miglioramenti che evolsero la serie tra il 1987 e il 1993, come l'implementazione della scivolata o del Mega Buster - il cannoncino a caricamento - per non parlare dell'aggiunta dei compagni meccanici di Mega Man, specie il famosissimo cane Rush. A quel punto, ognuno potrà decidere qual è il suo Mega Man preferito, basandosi sul design dei livelli, sulle bellissime e avveniristiche colonne sonore (tipo la leggendaria Wily's Castle di Mega Man II, entrata di diritto nella storia del media) o sui Robot Master di turno. Benché generalmente si consideri Mega Man III come il punto più alto della serie, ogni episodio ha qualcosa da dire e la Legacy Collection include anche un'esaustiva enciclopedia di annotazioni, schizzi preparatori, illustrazioni e dati che approfondiscono ulteriormente la nostra conoscenza dei sei episodi. Il cerchio, infine, lo chiude la modalità Challenge concepita per la compilation: si tratta di una serie di scontri con i boss o di livelli composti dai pezzi degli stage appartenenti ai diversi episodi che propongono una sfida tutta nuova da affrontare lottando contro il tempo. Inutile dire che i risultati migliori finiscono direttamente online, in una leaderboard che farà felici gli amanti delle "speedrun".
Conclusioni
A differenza delle varie compilation già pubblicate in passato, la nuova Mega Man Legacy Collection è sicuramente la più ricca e fedele dedicata al Blue Bomber di Capcom: comprende sei titoli iconici emulati alla perfezione, una ricca enciclopedia e una modalità inedita rivolta anche e soprattutto ai veri fan della serie. La compilation può colmare le enormi lacune di chi non ha mai giocato un Mega Man in vita propria, e far venire il magone a chi si sedeva a gambe incrociate davanti alla TV col joypad del NES in mano: se appartenete ad almeno una di queste due categorie, sapete già cosa fare.
PRO
- Emulazione pressoché perfetta, nel bene e nel male
- L'enciclopedia
- La modalità Challenge
CONTRO
- Se non vi piace la serie, la compilation non vi farà cambiare idea
- Alcuni passaggi sono ancora oggi un po' spietati
- Qualche sporadico bug sonoro