Quella che segue è la recensione del quinto episodio di Tales from the Borderlands. La serie completa è composta da cinque episodi in lingua inglese. Attenti agli spoiler.
Ora che il viaggio di Tales from the Borderlandsa è finito, possiamo dire di esserci fatti qualche risata genuina in compagnia di personaggi spesso carismatici. Telltale ha colto in pieno lo spirito di Borderlands e ha saputo in qualche modo fare crescere una storia là dove c'erano solo deserto e massacri. La serie dà il meglio di sé quando i protagonisti danno sfogo alla parte più lunatica del loro carattere, mescolando azione iperbolica e autoironia. Non è Mad Max: Fury Road, ma è comunque una storia di azione che, almeno in questo ultimo episodio, mantiene sempre un buon ritmo.
Il fatto poi che sappia ridere dei propri cliché dimostra la padronanza degli autori per il genere. Il confronto finale tra Rhys ed Handsome Jack, che in realtà è solo l'incipit di questo ultimo capitolo, è un divertente scambio di battute su quanto sia tipico ciò che stanno per fare o dire. E permette anche a un cattivo senza tanto spessore di aggiungere qualche riflessione a margine prima di lasciare la scena. La sequenza in cui Rhys deve decidere se sacrificare o meno Yvette, è invece al pari di Scooter che vola via nello spazio, ovvero lascia poco o niente nel giocatore. Non c'è stato il tempo di legarsi a nessuno di questi due personaggi secondari, pertanto la loro dipartita viene subito dimenticata. In compenso ci permette di definire un piccolo tratto della personalità di Rhys, che di fatto dovrà decidere se seguire i passi di Handsome Jack, raddrizzarne i torti, o semplicemente lasciare perdere qualunque sogno di potere. Non male per un personaggio che non sembrava avere molto da dire fino al penultimo episodio. Comunque Rhys è il fulcro dell'azione, ma non il suo fine. Dopo la morte di Handsome Jack e la caduta di Helios, i nostri amici si ritrovano nuovamente su Pandora, ma con la possibilità di aprire finalmente il Vault per il quale tanti disastri sono avvenuti. Prima però, il gioco ci svela l'identità del misterioso cybersamurai che abbiamo visto fin dal primo episodio, quello davanti al quale Rhys e Fiona si sono alternati nei panni di voce narrante inaffidabile. Ebbene, per noi è stato uno dei colpi di scena più graditi e inaspettati. Potevamo immaginare che fosse chiunque, ma non il fedele Loaderbot, in cerca della verità sulle motivazioni che hanno spinto i suoi amici a sacrificare il piccolo robot Gortys. Se non fosse che Gortys non è affatto morto e raggiunge anzi la sua forma finale di megarobot da battaglia. Cosa se ne fanno i nostri eroi di un tale colosso? Be', come ben sapete per ogni tesoro bramato da un'eroe c'è un drago pronto a difenderlo, e in questo caso il drago è un gigante di roccia noto come Traveler. Solo dopo averlo sconfitto i nostri amici potranno chiudere una volta per tutte i fili rimasti in sospeso e vivere la propria catarsi. Rhys si lascia perfino sfuggire qualche lacrima dal suo freddo occhio cibernetico. O da ciò che ne rimane.
Tales from the Borderlands chiude la stagione su una nota alta, ma i difetti della serie rimangono
Azione senza partecipazione
La qualità produttiva di Tales from the Borderlands è sempre stata molto alta. Dalla direzione artistica al doppiaggio, si vede che Telltale ha riposto molta fiducia (e budget) in questo gioco. Considerando la potenzialità commerciale del marchio, non ci stupisce che il finale spalanchi la porta a una seconda stagione. Ma nonostante sia bella da vedere e da ascoltare, la serie non ci ha mai conquistati. L'ultimo episodio fa bene il suo dovere, risponde a ogni domanda e chiude le linee narrative in maniera soddisfacente. Eppure qualcosa non quadra.
Abbiamo avuto spesso l'impressione di essere attori secondari ai quali dare un contentino ogni tanto. Per esempio, prima dello scontro finale, dobbiamo mettere insieme una seconda squadra di quattro persone per tentare di uccidere il Traveler e aprire il Vault. La rosa di candidati include tutti i personaggi secondari più rilevanti che abbiamo incontrato, ma il fatto che siano selezionabili o meno dipende dalle scelte fatte negli episodi precedente. Non sappiamo cosa ne pensiate voi, ma a noi sembra una ben magra consolazione sapere che potremo portare con noi un personaggio piuttosto che un altro. Certo, squadre diverse producono battute di dialogo differenti e un pizzico di approfondimento in più, ma non basta a farci tornare la voglia di riflettere sulle conseguenze delle nostre decisioni e rigiocare la serie da capo. Se questo è il massimo dell'intreccio che può mettere in moto il giocatore, ci rimane solo un bel film di animazione da passare alla redazione di Movieplayer.it. C'è poi la questione dei combattimenti. Ancora una volta, e proprio perché abbiamo amato lo scontro finale, il sentimento prevalente è stata la delusione per non poterci divertire a combattere veramente, come avremmo fatto magari se questo fosse stato Borderlands, o un altro gioco d'azione. Perciò anziché sentire l'adrenalina che scorre, abbiamo sentito solo il bisogno urgente di giocare per davvero. Non è una critica al genere: ci sono casi in cui i Quick Time Event aggiungono tensione all'interazione, come durante un dialogo da cui dipende una scelta importante, ma ci sono anche casi in cui tolgono ogni gusto all'interazione. Purtroppo i combattimenti di Borderlands rientrano nella seconda possibilità e questo, per un'avventura piena di azione, è un bel problema. Peccato, perché Telltale ha un grande talento narrativo. Forse se provasse finalmente a innovare il proprio sistema di gioco riuscirebbe a esprimerlo al meglio. Magari proprio nella prossima stagione.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7 2600
- 8 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
- Sistema operativo Windows 7
Requisiti minimi
- Processore Core 2 Duo 2 GHz o equivalente
- RAM 3 GB
- Scheda video ATI o NVIDIA con 512 MB RAM
- Direct X 9.0c
- Sistema operativo Windows XP SP3
Conclusioni
Tales from the Borderlands: The Vault of the Traveler è un finale di stagione coerente che non lascia nulla in sospeso. Dosa bene comicità e azione, e chiude l'arco narrativo di tutti i personaggi principali in maniera soddsfacente. Rimangono comunque i difetti principali della serie, che non ci mette di fronte a scelte difficili e fa spesso rimpiangere un vero gioco di azione.
PRO
- Strappa volentieri qualche risata
- Chiude a dovere quello che ha cominciato
- Stilisticamente molto curato
CONTRO
- Le scelte passate portano conseguenze trascurabili
- Bello lo scontro finale, peccato non poterlo giocare davvero