A quasi dodici mesi di distanza dalla pubblicazione di The Crew ci accingiamo a parlare di Wild Run, primo pacchetto che cerca di rimescolare le carte dal punto di vista tecnico ma anche di proporre nuove attività da svolgere all'interno della gigantesca mappa di gioco che riproduce la ricchezza paesaggistica degli Stati Uniti. Iniziamo subito col dire che sono presenti più tipi di offerta, appetibili per chi sia già in possesso del gioco ma anche per tutti coloro che, per un motivo o per l'altro, si siano mantenuti a una certa distanza dal racing di Ubisoft in questi primi dodici mesi di presenza sul mercato. L'espansione in sé può essere scaricata al prezzo di 29.99 euro, mentre per 49.99 euro si può ottenere anche l'accesso a tutti i contenuti originari. È disponibile infine la Complete Edition, che per 69.99 euro include il materiale pianificato per il Season Pass.
Vi facciamo presente inoltre che il pacchetto è disponibile per PC, Xbox One e PlayStation 4, mentre la versione Xbox 360 non è stata aggiornata. Wild Run è stato sviluppato da Ivory Tower, il medesimo studio che aveva già collaborato con Ubisoft Reflections per lo sviluppo della prima stagione di The Crew. Peraltro il team di Lione ha ricevuto chiari segnali di fiducia da parte di Ubisoft, al punto da essere stato acquisito nel mese di ottobre, entrando tra le compagini interne del publisher d'oltralpe. Tutti questi mesi sono serviti per correggere i molti aspetti del gioco che lo scorso inverno erano stati mal digeriti da una fetta consistente della critica e del pubblico. Dopotutto, The Crew ha dovuto fare i conti con un'idea molto ambiziosa: il tentativo, per niente semplice, di adattare il genere racing ai crismi tipici degli MMO. L'esordio è stato meno brillante di quanto ci si sarebbe potuti augurare, a causa di carenze grafiche e della scarsa affidabilità dei server, affiancate da mancanze nel sistema di guida e nei compiti da svolgere. Nonostante tutto la prima stagione ha ospitato oltre tre milioni e mezzo di giocatori e il supporto da parte degli sviluppatori è avvenuto senza soluzione di continuità, grazie alla pubblicazione di patch correttive e alla realizzazione dei contenuti supplementari già pianificati per il Season Pass annuale, tra i quali nuove missioni da completare, ulteriori pezzi di ricambio per l'officina e una pletora di veicoli aggiuntivi che hanno rimpinguato i quaranta modelli disponibili al lancio.
Wild Run va a completare alcune delle mancanze patite dalla versione originaria di The Crew
Il Summit vi aspetta
L'idea di proporre un pacchetto d'espansione è nata per assecondare le esigenze del pubblico e per sfoggiare contenuti inediti, che si collocano in modo indipendente rispetto al materiale della campagna single-player o alle sezioni dedicate al PvP. Innanzitutto è stato introdotto il Summit, una nuova competizione a cadenza periodica che ha il pregio di coinvolgere l'intera community. Grazie a questa sorta di festival, dislocato un po' alla maniera delle Race Wars del primo Fast & Furious, è possibile prendere parte ad una serie di qualifiche che coinvolgono tutti i giocatori. I migliori classificati in almeno tre delle categorie disponibili hanno in seguito l'opportunità di competere per la vetta delle leaderboard nella gara principale.
Il primo di questi eventi si è aperto proprio nella giornata di oggi e rimarrà operativo fino al 29 novembre, mentre le relative qualifiche sono andate in scena negli ultimi quattro giorni. Peraltro la successiva sessione, che si terrà dal 28 dicembre al 3 gennaio, durerà nel complesso più di quattro settimane.In questo contesto sono presenti tre variabili competitive, chiaramente distinte dalle altre gare già disponibili. Si passa dalla più telefonata competizione Drift, che permette di percorrere segmenti della mappa e accumulare un punteggio attraverso l'uso del freno a mano, alla singolare gara di Accelerazione, che ci trasporta nel bel mezzo del deserto del Nevada a bordo di veicoli capaci di superare senza troppa fatica i 500 chilometri orari. Infine abbiamo l'Arena Monster Truck, una sorta di playground all'interno del quale si può assumere il controllo di massicci Big Foot e compiere evoluzioni estreme con l'obiettivo di incamerare punti entro un tempo limite di qualche minuto. Il Summit però offre anche altro, come le qualifiche nelle gare a tempo, in singolo o per conto della propria crew, gli scontri PvP, le sfide personalizzate e i confronti in discipline come salti, slalom o acrobazie. Sempre sul piano del gameplay sono state inserite anche le sfide e gli stunt Freedrive, che possono essere attivati liberamente mentre ci si sposta da una zona all'altra del territorio statunitense e rendono più interessante la copertura di tragitti lunghi, specialmente se il viaggio rapido verso queste destinazioni non è ancora stato sbloccato. Ci sono inoltre indubbi vantaggi per la crescita del proprio veicolo, che in questo modo può avvenire senza soluzione di continuità anche durante l'esplorazione. Ma le novità messe a punto all'interno di questa nuova offerta non si limitano ad ampliare le azioni da svolgere. Ivory Tower ha anche revisionato il comparto tecnico e introdotto nuovi dettagli di rilievo. Il motore grafico che muoveva The Crew è stato modificato per consentire l'implementazione del cosiddetto Physically Based Rendering. Grazie a questa tecnica è stata incrementata la qualità del sistema di illuminazione - tra i principali talloni d'Achille della prima versione - ed è migliorato anche l'impatto generale dei molti paesaggi che compongono gli oltre 5000 chilometri quadrati della mappa. I correttivi hanno permesso anche un avanzamento della profondità di campo, che adesso si estende fino a un massimo di dodici chilometri. Ciò nondimeno abbiamo riscontrato ancora alcune anomalie che mettono in discussione la credibilità dello scenario, ad esempio la scomparsa improvvisa di veicoli in percorrenza sullo sfondo oppure l'eliminazione di parti consistenti dello skyline delle città, specie quando ci si trova nelle aree montuose e viene naturale rallentare per godersi l'orizzonte. È stato poi introdotto il meteo dinamico, che adesso permette di modificare in tempo reale, anche nel corso delle missioni, le condizioni meteorologiche. Ora ci sono il vento e la pioggia, ma si possono apprezzare anche le ampie pozzanghere che rimangono sull'asfalto quando il cielo è in procinto di rasserenarsi. Infine i ragazzi di Ivory Tower hanno lavorato per incrementare l'impatto delle strutture poligonali che compongono i veicoli, migliorandone la resa cromatica e adattando i materiali ai suddetti cambiamenti climatici, con indubbi vantaggi rispetto alla versione d'esordio.
Ci sarebbe ancora da lavorare
Come avete potuto intuire le novità apportate con questo pacchetto di espansione sono piuttosto sostanziose, ma persistono anche vari aspetti problematici da sottolineare. Tralasciando i dettagli circa la narrazione, che per forza di cose non possono essere modificati a meno di riscrivere interamente la campagna single-player proposta nella versione originaria, le criticità più importanti continuano a riguardare soprattutto il modello di guida. A prescindere dalla categoria selezionata si continuano a cogliere i noti problemi di scivolamento laterale che già avevamo evidenziato nella recensione dello scorso anno.
Questo fa sì che i feedback nel controllo di trazione non siano poi così esaltanti e, sebbene si stia parlando di un prodotto totalmente arcade, la differenza rispetto ad altri titoli concorrenti si fa sentire. La situazione è parimenti immutata anche per quanto riguarda il sistema di collisioni, che continua a dimostrarsi al di sotto degli standard rispetto agli oggetti inerti così come nei confronti delle vetture che compongono il traffico. Abbiamo inoltre colto ben pochi miglioramenti nei riguardi dell'effetto elastico che affliggeva l'intelligenza artificiale. Di conseguenza si continua a ravvisare una cattiva gestione dei vantaggi e degli svantaggi cronometrici, che induce la CPU a eccessivi recuperi nei momenti in cui il giocatore si colloca in prima posizione, o viceversa a improbabili rallentamenti quando si sta arrancando nelle retrovie. Anche in questo caso esistono altri prodotti contemporanei che riescono a camuffare molto meglio tali impressioni e offrono un'esperienza più bilanciata. Lo stesso discorso si può estendere, per certi versi, anche ai feedback ricevuti nei momenti in cui cambia il clima. Al contrario di quanto avviene altrove - pensiamo ad esempio a Forza Horizon 2 - in The Crew il sistema di guida non viene sottoposto a nessuna alterazione degna di nota e sembra invece che le condizioni del terreno rimangano statiche. Bene invece per quanto attiene la gestione dei server, decisamente migliorata rispetto alle incertezze che si erano palesate lo scorso anno.
Conclusioni
The Crew Wild Run segna un discreto passo in avanti rispetto ai contenuti offerti dal predecessore, sia per la rinnovata veste grafica che per la presenza di alcune novità contenutistiche. L'inserimento del meteo dinamico, l'introduzione delle motociclette e di tre modalità di gioco supplementari racchiuse nella cornice del Summit sono aggiunte gradite. Nondimeno ci sono anche vari aspetti che ancora non ci hanno saputo convincere appieno e richiederebbero ulteriori operazioni di affinamento.
PRO
- Tre nuove modalità di gioco
- Introdotti i Summit a cadenze periodiche
- Presenza del meteo dinamico
- Migliorata la resa grafica globale
- Introdotte le motociclette
CONTRO
- Le carenze nel sistema di guida sono rimaste immutate
- Collisioni ancora problematiche
- Le Condizioni sul bagnato e sull'asciutto sono identiche
- Le nuove modalità sono più che altro di contorno