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I misteri dell’hotel

The Guest è un'avventura horror piena di puzzle e misteri

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   10/03/2016
The Guest
The Guest
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The Guest inizia dentro una stanza d'hotel alle quattro del mattino. Interpretiamo i panni di uno scienziato ospite di un convegno scientifico, il Dottor Leonov, ma ci rendiamo subito conto che qualcosa non va. Fuori piove. La luce della Luna filtrata dal vetro fradicio illumina appena la stanza, creando un'atmosfera tetra e onirica. Andiamo verso la porta del bagno.

Alcune situazioni sono suggestive
Alcune situazioni sono suggestive

Manca la maniglia. Che succede? Siamo chiusi dentro, intrappolati da non sappiamo chi. Iniziamo ad esplorare meglio l'ambiente, guardandoci attorno per cercare qualche indizio che possa spiegarci il guaio in cui ci siamo cacciati. Troviamo vari documenti (lettere d'accompagnamento, informazioni utili sull'hotel e così via), una lampada senza lampadina e molti altri oggetti. Capiamo subito di non essere di fronte a un clone di Amnesia, ma più a un Monkey Island horror visualizzato in prima persona. Non sono moltissime le avventure grafiche con questa impostazione. L'impatto iniziale con l'interfaccia non è dei migliori e andando avanti nell'avventura questa impressione sarà confermata, anche se mitigata dall'esperienza. Ma ne riparleremo poi. Risolvendo qualche puzzle e riempiendo l'inventario di oggetti, alcuni combinabili tra loro, riusciamo a entrare nel bagno, assistendo alla prima, breve, sequenza onirica. Ce ne saranno altre lungo tutta l'avventura, ma ovviamente preferiamo non svelarvele per non rovinarvi la sorpresa. I misteri sono ancora tutti irrisolti, ma intanto l'ambiente da esplorare si è allargato, visto che risolvendo altri puzzle abbiamo sbloccato una nuova area della stanza d'hotel, più vasta della precedente. Oltre ai classici enigmi con oggetti da usare su altri oggetti o sui vari hot-spot, incontriamo anche il primo rompicapo alla Myst, che per ora non possiamo risolvere per mancanza d'informazioni. In generale i puzzle sono costruiti molto bene e seguono un certo filo narrativo, anche se alcuni sembrano un poco forzati (comunque sarà data una giustificazione narrativa all'intera faccenda verso la fine del gioco). Tra oggetti esoterici e fusibili si procede abbastanza spediti. Senonché...

Ci siamo addentrati nei meandri di The Guest, avventura horror per PC: scoprite cosa ne pensiamo

Puzzle e interfaccia

Senonché di tanto in tanto spuntano alcuni puzzle che possiamo definire completamente arbitrari. Fortunatamente non sono molti, ma possono indispettire. Ad esempio in una delle prime sequenze "fuori dall'hotel", ossia in una specie di visione del protagonista, ci ritroviamo in un labirinto surreale da cui non abbiamo ancora capito come siamo riusciti a uscire.

Sequenze oniriche o visioni?
Sequenze oniriche o visioni?

Non stiamo scherzando: eravamo in preda alla disperazione, privi di qualsiasi indizio su cosa fare, quando abbiamo sbloccato la situazione senza capire come. Probabilmente non abbiamo interpretato bene i segni che ci sono stati dati, ma in verità non avevamo molto su cui ragionare. Come detto, non sono casi molto frequenti, ma possono infastidire. Ma avevamo accennato ai problemi dell'interfaccia. Li possiamo riassumere in: ottimizzata per i controller, penalizzante se si usa il mouse. Ora, su PC ci si aspetta che se si ha a disposizione un puntatore lo si possa usare per compiere certe azioni e non si debba ricorrere alla tastiera in continuazione. Spieghiamo meglio con un esempio diretto. Uno dei puzzle chiede di ruotare tre ingranaggi per posizionare degli indicatori in un certo ordine. All'apparenza niente di complicato, se non fosse che non è possibile selezionare gli ingranaggi con il mouse, ma bisognare usare invece i tasti di movimento e quindi premere altri due tasti sulla tastiera, uno assegnato alla rotazione in senso orario, l'altro a quella in senso antiorario, per risolvere il puzzle. Ce ne sono altri che presentano difficoltà simili, ma dovrebbe essere chiaro che cosa vogliamo dire anche con un singolo esempio. Ripetiamo: niente cui non si faccia l'abitudine, ma comunque un fastidio non da poco, soprattutto nelle prime fasi di gioco. Capiamo che ormai i controller sono periferiche da gioco essenziali anche per molti giocatori PC, ma ottimizzare meglio le interfacce per mouse e tastiera dovrebbe essere imperativo, soprattutto per certi generi.

Questioni tecniche

Dal punto di vista tecnico il titolo di Team Gotham non fa gridare al miracolo ma nemmeno sfigura, soprattutto pensando al suo livello produttivo.

L'hotel nasconde più misteri di quel che sembra a un'occhiata superficiale
L'hotel nasconde più misteri di quel che sembra a un'occhiata superficiale

L'intera avventura si svolge in una manciata di ambienti, molti dei quali densi di oggetti da raccogliere o con cui interagire. L'impatto generale è quindi molto buono, anche se quando si osservano i singoli modelli emerge più di qualche limite qualitativo. In generale, comunque, l'atmosfera è ben resa, anche grazie a un accorto uso del sistema d'illuminazione. Niente di dinamico o particolarmente avanzato dal punto di vista tecnologico, ma gli sviluppatori hanno dimostrato di saperlo sfruttare bene. Dal punto di vista della colonna sonora la situazione peggiora un po'. Alcuni effetti sonori sono un po' rozzi, mentre il doppiaggio è davvero terribile. Quando non si hanno i soldi per attori decenti, sarebbe meglio lasciare perdere le voci, altrimenti si ottengono effetti opposti a quelli sperati. Complessivamente si tratta di un lavoro discreto, che avrebbe guadagnato qualcosa da un po' di cura in più. Parlando di durata, è difficile dare tempi precisi per completare il gioco, perché molto dipende da quanto siete bravi a risolvere i puzzle. Diciamo che si parla di qualche ora per arrivare alla fine e, una volta vista la sequenza conclusiva, non c'è più motivo di riaffrontare l'avventura (è un problema comune a tutti i rappresentanti del genere). Infine, rispondiamo a una delle domande di rito che riceviamo nei commenti: sì, The Guest ha anche la lingua italiana, così ve lo potete godere anche se non parlate inglese.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i7-4770
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo Windows 10

Requisiti minimi

  • Sistema operativo Windows XP o superiore (32-bit o superiore)
  • Processore Core 2 Duo E6750 (Dual Core) 2.66 GHz o superiore
  • Scheda video NVIDIA GeForce 9600 GT, ATI Radeon 4800 o superiore
  • DirectX 9.0
  • 4 GB di RAM
  • Spazio su disco 1,5 GB

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (3)
5.2
Il tuo voto

The Guest non è un capolavoro ma non mancherà di appassionare gli amanti delle avventure grafiche tradizionali, che incidentalmente gradiscono le atmosfere horror. Ci teniamo a ribadire che ha più a che fare con Monkey Island che con Amnesia, visto il gameplay incentrato sulla risoluzione di puzzle, quindi non lasciatevi ingannare dalla prima persona e dalle atmosfere e valutate con senno se il genere fa per voi (poi non dite che non vi avevamo avvisato). Stabilito questo, fossimo nel team di sviluppo rivedremmo leggermente l'interfaccia, troppo legata all'uso del controller: è paradossale giocare a un'avventura grafica su PC e avere tanti limiti con il mouse.

PRO

  • Puzzle intriganti (per la maggior parte)
  • La storia appassiona finché regge il mistero
  • Ottime atmosfere

CONTRO

  • Uso del mouse da rivedere
  • Alcuni puzzle, fortunatamente pochi, sono mal introdotti
  • Il doppiaggio