Con la sperimentazione indie si assiste in certi casi alla riscoperta dello spazio tridimensionale nei videogiochi, solitamente dato per scontato come semplice riproduzione fedele del mondo reale ma in grado di diventare esso stesso elemento fondamentale del gameplay, guardandolo da una certa prospettiva. O da più prospettive, come succede in Mekorama. Il puzzle di Martin Magni deve qualcosa a Monument Valley, chiaramente, come quest'ultimo si è ispirato a Fez e ad altri giochi basati sulla geniale idea della rotazione dello scenario e della scoperta di nuove inquadrature per trovare la soluzione ad enigmi basati sullo spazio.
Mekorama non ci va tanto pesante sul fronte del rompicapo, preferendo un approccio piuttosto leggero e trasognato, anche in questo aspetto simile al celebre titolo di Ustwo, mettendo in scena un particolare mondo fatto di solidi geometrici e meccanismi misteriosi, nel quale un piccolo e simpatico robottino, animato in maniera magistrale, deve muoversi cercando di trovare l'uscita in ogni livello, evitando ostacoli, trappole e e nemici. Toccando lo schermo si indica la direzione da prendere ma il protagonista può raggiungere solo punti che si trovano sul suo stesso piano o raggiungibili attraverso scale, cosa che costringe a utilizzare ascensori, meccanismi e passaggi vari per riuscire a raggiungere i punti diversi delle varie mappe. Per trovare la strada diventa necessario ricorrere alla rotazione dello schermo, che consente di vedere i livelli da diverse prospettive svelando passaggi e meccanismi nascosti, dunque nel gioco è indispensabile uno studio accurato della conformazione geometriche delle strutture per trovare il giusto percorso verso l'uscita, avendo a che fare con spostamenti verticali all'apparenza impossibili.
Geometria, prospettiva e orientamento sono gli elementi fondamentali del puzzle Mekorama
A spasso tra i cubi
Al contrario di quanto accade in Fez o in Echochrome, Mekorama non ricorre alle illusioni ottiche o alle variazioni spaziali date dalle diverse prospettive per creare nuovi passaggi e soluzioni, dunque gli enigmi risultano più elementari e logici, mancando di quello strato di profondità aggiuntivo dato dall'estrosa interpretazione delle geometrie, ma non per questo si può dire che la meccanica sia troppo appiattita, sebbene sicuramente le soluzioni di gioco siano molto più semplici e meno profonde.
La difficoltà maggiore risulta dunque concentrata nella corretta attivazione dei meccanismi e nel trovare la strada all'interno delle intricate geometrie dei livelli, più che nella reinterpretazione creativa degli spazi, rendendo tutto il gioco più incentrato sull'esplorazione e la precisione dei movimenti che sulla soluzione di puzzle di un certo livello. L'occasione perdita di equilibrio del robottino genera un altro elemento di difficoltà sporadico, con il rischio di cadere al di fuori delle strutture e dover ripetere il livello dall'inizio. Nonostante la complessità di alcune strutture il level design in generale non è tale da generare un livello di sfida sempre stimolante ma la varietà di situazioni è assicurata anche dalla presenza di un sorprendente editor di livelli che consente di espandere potenzialmente all'infinito le soluzioni di gioco, dando libero sfogo alla creatività degli utenti che si ritrovano a disposizione tutti gli strumenti per elaborare nuove sfide. Infine, non possiamo esimerci dal menzionare il sistema di monetizzazione assolutamente equo e solidale adottato dallo sviluppatore con Mekorama: Martin Magni non chiede denaro per scaricare il suo gioco, è possibile semplicemente effettuare delle donazioni in perfetto stile freeware. Rispetto a certe derive perverse del free-to-play, si tratta di un altro elemento da premiare di questo interessante titolo.
Conclusioni
Mekorama è un puzzle ben costruito e dotato di grande fascino, oltretutto gratuito e arricchito da un ottimo editor di livelli in grado non solo di ampliare i contenuti del gioco ma anche di creare un vero e proprio elemento aggiuntivo di gameplay con la sua meccanica costruttiva. L'interpretazione dello spazio tridimensionale qui è logica e non estrosa come in altri titoli, dunque la soluzione dei vari livelli può apparire più semplice di altri puzzle simili, ma o spirito di Mekorama è più improntato alla contemplazione e al relax, sottolineato dallo stile grafico semplice ma affascinante. In definitiva, un download consigliato a tutti.
PRO
- Meccanica puzzle semplice ma ben congegnata
- Ottimo stile grafico
- Editor completo e piacevole da usare
CONTRO
- Level design non molto profondo
- Qualche incertezza nel controllo
- Manca un certo senso di progressione