L'uscita di FIFA 17 e delle recensioni che immancabilmente sommergono Internet segnano anche quest'anno il momento in cui ogni malato di calcio prende piena coscienza del modo in cui andrà a soddisfare la sua sete di pallone per i dodici mesi a seguire. La simulazione calcistica di EA Sports si affaccia infatti ancora una volta ai vertici del suo genere come ormai fa da diverso tempo, passando con successo dal vecchio ruolo d'inseguitrice a lepre dietro la quale la concorrenza è stata costretta a lungo ad arrancare. In realtà, come abbiamo già visto anche quest'anno con Pro Evolution Soccer 2017 Konami ha continuato a fare passi da gigante verso il suo antico splendore, ma i ragazzi con base a Vancouver non sono stati neanche stavolta con le mani in mano. FIFA 17 presenta infatti un'immancabile serie di novità nel gameplay, che per fortuna - ve lo diciamo da subito - non vanno a stravolgere le ottime dinamiche di FIFA 16: dopo la sbandata di due anni fa, la conferma di proseguire su un impianto di gioco di altissimo livello permette di tirare un bel sospiro di sollievo. Ad affiancare i nuovi elementi sul campo, EA Sports ha inserito cambiamenti di varia entità nelle varie modalità della sua simulazione, ritoccandola in ogni suo aspetto con la speranza di rendere ancora più appetibile per i giocatori l'intero pacchetto. Dulcis in fundo, la regina di tutte le novità di quest'anno è stata l'aggiunta della modalità intitolata Il Viaggio: proprio da questa parte il nostro cammino all'interno di FIFA 17.
FIFA 17 entra alle prime posizioni tra i capitoli della serie calcistica targata EA Sports: ecco perché!
La strada verso la gloria
Dopo esserci stato presentato a giugno nella cornice offerta dallo Stamford Bridge di Londra, sede degli incontri casalinghi del Chelsea, Il Viaggio è stato centellinato in ogni suo aspetto dagli sviluppatori. L'intenzione è stata chiaramente quella di non rovinare l'esperienza di gioco alle persone, in quanto la storia di Alex Hunter possiede una trama vera e propria, con tanto di colpi di scena e altri avvenimenti da vivere fino all'epilogo finale. Lungi da noi ovviamente l'intenzione di svelarvi cose che siete destinati a scoprire da soli, per cui ci limiteremo solo a ricordare quanto già noto, al fine di offrire un quadro completo di questa modalità nuova di zecca. Il Viaggio ci vede impegnati nei panni di Alex Hunter, figlio e nipote d'arte presentatoci durante le prime fasi di una carriera che lo vede come uno degli astri nascenti del campionato inglese.
Gli alti e bassi che possono contraddistinguere la vita di tanti calciatori ci vengono raccontati soprattutto attraverso le prestazioni di Alex sul campo, ma anche tramite le scene d'intermezzo per le quali gli sviluppatori hanno messo in campo una realizzazione davvero imponente. I personaggi coinvolti nella storia sono stati tutti interpretati da attori reali, chiamati alla realizzazione de Il Viaggio come se fosse un vero e proprio film. Come quest'ultimo, il racconto di FIFA 17 riuscirà senza dubbio a emozionare: di certo non per la sua "drammaticità" (per quanto una storia sul calcio possa essere drammatica), ma per il modo in cui in alcuni attimi esso riesce a evocare il sogno di tantissimi amanti dal calcio di calcare i campi più importanti del palcoscenico mondiale. Ci vuole poco perché il giocatore finisca per sentirsi come se a scendere in campo non fosse più Alex Hunter ma egli in prima persona, esultando con foga a ogni gol del ragazzo. In termini di gameplay tutto questo si traduce nella possibilità di controllare il solo protagonista durante le partite, lasciando quindi che sia la CPU a muovere gli altri membri della squadra, oppure prendere in mano le redini di tutti quanti, tenendo comunque presente che l'obiettivo finale è quello di fare ben figurare Hunter. Tra una scena d'intermezzo e una partita ci sono gli allenamenti settimanali, ed è qui che i ragazzi di EA avrebbero potuto decisamente fare qualcosina in più: non si tratta di altro, infatti, che delle prove abilità presenti ogni anno nel gioco, riproposte in varie salse nelle modalità presenti in FIFA 17. Un buon espediente per insegnare ai neofiti come si gioca, ma allo stesso tempo un modo piuttosto noioso attraverso per far progredire chi è abituato da anni a questo genere di allenamento. Il risultato è che ben presto si fanno simulare gran parte delle prove alla CPU, puntando alle sole partite. La seconda critica che ci sentiamo di muovere alla modalità Il Viaggio riguarda la sua durata: forse sbagliavamo noi a paragonarla con quanto presente nella serie NBA 2K, fatto sta che il tutto finisce in poche ore di gioco lasciando inevitabilmente con l'amaro in bocca. Chi si aspettava libertà di scelta grazie ai dialoghi in stile Mass Effect troverà in realtà una narrazione puntellata da alcuni avvenimenti chiave predeterminati, che lascia quindi ben poco spazio di manovra al giocatore.
Nel complesso ci sentiamo di giudicare l'avventura di Alex Hunter in modo positivo, vedendola come punto di partenza per un necessario ampliamento nella prossima edizione e un piacevole diversivo da quanto presente in FIFA 17. Anche se l'arrivo de Il Viaggio ha inevitabilmente monopolizzato gran parte di questo paragrafo dedicato alle modalità di questo nuovo capitolo, bisogna infatti ricordare che il gioco di quest'anno è ricco di novità che abbracciano tutti quanti i suoi contenuti. In testa a questi troviamo naturalmente l'eterno Ultimate Team, che dopo il FUT Draft arrivato l'anno scorso, si arricchisce con una serie di sfide sulla costruzione della strada, grazie alle quali ottenere ricompense creando team che rispondano a determinati requisiti geografici o di altro tipo. Gli eventi giornalieri saranno ora finalizzati al FUT Champions, serie di sfide programmate per il weekend alle quali qualificarsi nei giorni feriali per ottenere ricompense appetitose. Novità minori riguardano anche la modalità Carriera, dove il giocatore può contare su un nuovo sistema di obiettivi per capire come soddisfare il proprio club, ora gestibile in modo più efficace dal punto di vista finanziario grazie ai nuovi strumenti offerti da EA Sports. In questa modalità resta purtroppo ancora da migliorare la gestione dei trasferimenti da parte della CPU, un po' troppo vivace nelle sessioni di mercato in cui si vedono sia prezzi in alcuni casi assolutamente fuori mercato, sia investimenti effettuati da squadre in teoria già ben coperte in un determinato ruolo.
Obiettivi Xbox One
FIFA 17 propone un totale di 45 obiettivi, per un totale di 1.000 punti. Il maggior quantitativo arriva completando la modalità Il Viaggio, per la quale il gioco di ripaga con 90 punti. Segue un premio di 80 punti per la realizzazione di un gol con rilancio teso del portiere e un altro per l'ottenimento di 4 vittorie nella sessione di FUT Draft. Il resto degli obiettivi abbraccia naturalmente tutte le altre modalità presenti nel gioco, comprese le squadre femminili confermate dopo FIFA 16.
Il fisico prima di tutto
Sono ormai anni che il team al lavoro sulla serie FIFA lavora sulla gestione dei contrasti da parte del motore di gioco, dimostrando così di volersi prendere cura di un aspetto fondamentale per quella che si presenta come simulazione di uno sport di contatto come il calcio. Nonostante gli ottimi passi fatti in tal senso già dall'avvento dell'attuale generazione videoludica, mancava ancora in parte il cosiddetto lavoro sporco, fatto di maglie tirate e arti superiori che lavorano quanto quelli inferiori. In FIFA 17 diventa finalmente possibile usare giocatori della mole più imponente per prendere posizione su una palla aerea senza necessariamente staccare di testa, mente in fase d'attacco il giocatore in possesso di palla può usare il proprio corpo per coprire la sfera, usando allo stesso tempo con le braccia per tenere l'avversario a distanza. Entrambe le cose appena descritte possono essere messe in pratica attraverso l'uso del trigger sinistro, attivabile anche in fase difensiva per rispondere per le rime al tentativo dell'attaccante di sfuggirci. Durante le prime partite a FIFA 17 queste dinamiche non sembrano quasi fare la differenza, ma basta accumulare un po' di tempo di gioco aggiuntivo per rendersi conto delle nuove possibilità che si aprono insieme a esse. Col lavoro svolto sulla gestione di questi contrasti, tra l'altro, EA Sports sembra anche aver ridotto l'incidenza degli scontri goffi che si vedevano anche l'anno scorso. L'elenco delle novità sul campo va avanti con la nuova gestione delle situazioni da fermo, praticamente riviste in ogni aspetto dalla rimessa laterale fino ai rigori. Questi ultimi richiedono un po' di pratica per essere controllati a dovere, ma una volta acquisita una certa abilità si finisce per apprezzare il nuovo livello di controllo sul calcio dagli undici metri. Per i rigori, così come per le punizioni, è ora possibile scegliere anche il tipo di rincorsa del di chi calcia la palla, influenzando in questo modo la traiettoria di quest'ultima.
Modificati in larga parte anche i calci d'angolo, che come i rigori richiedono una certa pratica per essere addomesticati: dopo un po' d'ambientamento, anche in questo caso viene da promuovere le scelte di EA Sports. La carrellata sulle novità nel gameplay si completa con la possibilità di schiacciare i colpi di testa ed effettuare tiri rasoterra con la doppia pressione sull'apposito bottone, insieme a un nuovo filtrante dalla traiettoria meno decifrabile per permettere ai giocatori di creare nuove situazioni d'attacco in un centrocampo sempre più trafficato e attento. Restiamo sempre sul rettangolo verde ma passiamo alla squadra avversaria, per analizzare il comportamento della CPU in campo. Dopo anni di tiki taka asfissiante, messo in atto in modo molto poco realistico anche dalle squadre più scarse, gli sviluppatori hanno finalmente preso in considerazione le lamentele di chi ama giocare in modalità offline, proponendo degli stili di gioco più verosimili. Capita così ancora di vedere squadre che facciano del fraseggio il loro punto di forza, ma c'è da dire in primo luogo che esse appaiono decisamente più "umane", dando al giocatore la possibilità di attendere il momento giusto per indurre l'intelligenza artificiale in errore. Si trovano poi squadre che usano il contropiede e altre che prediligono manovrare in verticale, dando così varietà ai sopra citati stili e risolvendo così un problema che affliggeva da anni la serie FIFA.
Lo spettacolo della Premier, ma non solo
Nell'elenco delle novità di FIFA 17 che percorso fino a questo momento è mancata in realtà quella riguardante l'introduzione del motore Frosbite, al posto dell'Ignite Engine che aveva fatto il suo debutto nel 2013. La conseguenza immediata, a detta degli sviluppatori, è stata la possibilità di realizzare Il Viaggio, modalità legata in modo inseparabile alla Premier League, campionato dal risalto mediatico attualmente ineguagliato. La competizione d'oltremanica porta infatti ancora una volta con sé tutti i suoi stadi, aggiornati e migliorati da EA Sports per dare davvero al giocatore l'impressione di trovarsi davanti a una partita in televisione invece che a un videogioco. Il colpo d'occhio offerto da luoghi come l'Old Trafford e Stamford Bridge è semplicemente micidiale, grazie alla cura di una serie di dettagli con cui il Frostbite dimostra di andare a nozze.
Tra gli elementi squisitamente estetici troviamo gli allenatori a bordo campo, presenti con le loro fattezze simili a quelle reali: facile individuare José Mourinho, Pep Guardiola e Antonio Conte, anche se ci siamo rimasti un po' male nel vedere che il modello di Walter Mazzarri almeno per ora è assente. Ma sono naturalmente i giocatori a brillare in una situazione del genere, grazie alla tecnica di scansione facciale messa in atto per i più famosi come Eden Hazard. Il fatto che la Premier League sia il perno centrale di FIFA 17 non impedisce a questo capitolo di presentare la solita distesa di licenze, in ambito delle quali quest'anno è stato lasciato ben poco alla concorrenza: perfino la J1 League giapponese, un tempo cavallo di battaglia della serie Pro Evolution Soccer. Volgendo invece lo sguardo alle nostre parti, troviamo in realtà anche la Juventus tra le squadre partner di EA Sports. La Vecchia Signora è presente nel gioco insieme al suo Stadium, mentre i modelli dei calciatori sono stati realizzati con la stessa tecnica di scansione citata poco fa. Nonostante i volti dei vari Gianluigi Buffon, Paulo Dybala e Leonardo Bonucci (testimonial di quest'anno in Italia) mostrino un risultato pienamente soddisfacente, il confronto generale coi giocatori di Premier League pende a favore di questi ultimi, ma è chiaro che il richiamo di questo campionato sia troppo forte rispetto a quello italiano per essere ignorato. A ogni modo, un po' di somiglianza in più si comincia a notare anche per qualche calciatore meno famoso della nostra Serie A, anche se per esempio continua a latitare uno come Gonzalo Higuain. Al di là dei dettagli estetici, durante la partita si nota qualche animazione in più tra difesa e attacco, mentre i portieri non hanno mostrato sbavature particolarmente degne di nota. A proposito di note, la colonna sonora si presenta in una veste sempre più ricca, contando al suo interno vecchi affezionati come i Kasabian e la loro Comeback Kid dedicata ad Alex Hunter. Noi Italiani potremo riconoscere anche la voce di Rocco Hunt, presente col brano Sto Bene Così. Per quanto riguarda la telecronaca ritornano Pierluigi Pardo e Stefano Nava, formazione ormai consolidata degli ultimi anni: buono il risultato finale con aggiunte di diverse frasi, anche se non manca qualche errore d'adattamento alle varie situazioni che si verificano in campo.
Conclusioni
Per chi ama gustare tutto lo spettacolo che il calcio ha da offrire, FIFA 17 rappresenta una scelta obbligata. La simulazione di EA Sports può infatti vantare quest'anno una vastità di contenuti ancora più grandi rispetto al passato, senza trascurare per questo motivo un aspetto fondamentale come il gameplay. Le meccaniche di gioco di FIFA 17 proseguono infatti sull'ottima traccia segnata dal suo predecessore, arricchendo quest'ultimo di novità che mettono l'esperienza di gioco ai vertici di sempre per l'intera serie. Allo stesso tempo, la nuova modalità Il Viaggio si presenta in modo a nostro giudizio positivo, anche se non esente da evidenti difetti: la speranza è che l'anno prossimo si possa vedere qualcosa che la renda più profonda e diversa dall'essere una Carriera Giocatore un po' mascherata.
PRO
- Fisicità e situazioni di contrasto più realistiche
- Finalmente la CPU propone stili di gioco diversi
- Situazioni da fermo ridisegnate in modo efficiente
- La Premier League è uno spettacolo meraviglioso
- Il Viaggio porta con sé dei momenti veramente emozionanti...
CONTRO
- ...ma ne contiene diversi noiosi ed è troppo breve!
- Trasferimenti poco verosimili in modalità Carriera