Nonostante sia ormai evidente che Electronic Arts, come del resto la concorrente Konami, sia decisamente concentrata sullo sviluppo e sull'evoluzione della serie FIFA sulle console di nuova generazione e su personal computer, non dimentica tutti quei videogiocatori che per un motivo o per l'altro possiedono ancora le care, vecchie piattaforme dell'ormai "passata generazione". L'edizione 2017 del popolare franchise calcistico dell'azienda canadese si ripresenta quindi anche quest'anno su Xbox 360 e PlayStation 3 con l'intenzione, seppur priva di alcune caratteristiche presenti in quella per console di nuova generazione, vedi per esempio la modalità Il Viaggio o alcuni elementi legati ai diversi hardware a disposizione, di offrire ugualmente ai fan dei nuovi contenuti. In tal senso, come vedremo, ci sono delle opzioni di gioco inedite, e alcune sensibili modifiche al già solido gameplay su cui ormai da anni la saga poggia le sue basi.
FIFA 17 mantiene tutte le qualità della versione 2016 che migliora sensibilmente in questa edizione
Obiettivi Xbox 360
FIFA 17 propone quarantasei obiettivi da sbloccare, per un totale di 1000G. Per ottenerli si devono soddisfare le più disparate richieste del gioco, come per esempio vincere un torneo di calcio femminile, giocare la prima partita con il proprio Giocatore Virtuale, fare gol in azione di contropiede, e così via.
Ricominciamo!
Una volta avviato il gioco l'utente viene accolto dai soliti menu a finestre, attraverso le quali, con un rapido movimento, si possono selezionare le varie modalità presenti in FIFA 17. Queste a grandi linee sono le stesse del 2016, a parte quelle che segnaleremo tra poco, motivo per il quale liquidiamo velocemente quelle classiche, come le amichevoli, le coppe e i campionati personalizzabili o ufficiali, quasi tutti coperti da licenze per quanto concerne le manifestazioni in sé e le squadre (le nostre Serie A e Serie B vengono presentate come Calcio A e Calcio B, mentre i club della massima serie hanno i loro nomi e loghi reali), che vengono arricchite tra l'altro della presenza di quelle della J-League giapponese e del torneo brasiliano, oltre che, a livello di nazionali femminili, dagli undici di Olanda e Norvegia.
Per le stesse ragioni ci limitiamo ad accennare alla presenza del proprio Calciatore Virtuale con le relative sfide per aumentarne le caratteristiche, sia che si scelga di impersonare un portiere che un giocatore in un altro ruolo, la Stagione e via discorrendo, un'area riservata agli allenamenti con perfino delle prove da superare per guadagnare dei premi, o l'Xbox Live, sempre stabile durante i nostri test e ricco di opzioni con le amichevoli, le sfide personalizzabili, le Divisioni, la possibilità di poter disputare un'intera stagione e chi più ne ha, più ne metta. Fulcro però della produzione resta ovviamente la modalità Carriera, impreziosita in FIFA 17 da due nuove opzioni, una relativa al ritiro precampionato, e l'altra ad allenamenti specifici per la squadra. Per il resto l'area di gioco è sempre quella, a seconda che si interpreti un calciatore o un allenatore, e dunque ci si concentri solo sulle gare e sull'aspetto tecnico-tattico, o il doppio ruolo di tecnico e manager. In quest'ultimo caso, infatti, bisogna come da tradizione tentare di gestire al meglio il proprio club, in campo e fuori organizzando amichevoli pre-campionato per guadagnare soldi utili per il bilancio o per il calciomercato, gestendo i contratti con gli sponsor e gli atleti, ma anche gli allenamenti, il vivaio e tutti quegli aspetti tecnici che un allenatore preparato non deve mai mancare di supportare e seguire. Dulcis in fundo, c'è la modalità Ultimate Team, il "gioco nel gioco" che permette di creare la propria squadra ideale basando gli acquisti e gli scambi di calciatori, rappresentati da una figurina che ne indica il valore globale, su un sistema di aste. La novità più importante di quest'anno è costituita dall'introduzione della nuova modalità Sfide Creazione rosa (SCR), che consiste in estrema sintesi in una serie di sfide a difficoltà variabile (base, avanzate o specifiche per i campionati) che mettono alla prova le abilità del videogiocatore nel gestire la sua squadra, da portare a termine per guadagnare ricompense uniche in gioco. Le sfide verranno aggiornate costantemente durante tutta la stagione.
Palla al centro, si parte!
Una volta scesi in campo, invece, il videogiocatore ritrova da subito i comandi a cui è abituato e la relativa sintonia con essi, anche se dopo poche sfide si rende conto che la precisione dei movimenti sul campo degli atleti e quella del comportamento della palla sono stati sensibilmente migliorati. La completa incidenza su tiri e passaggi, i movimenti a 360 gradi, la libertà e la rapidità di controllo (ovviamente parliamo dei settaggi manuali), sono tutti concetti importanti che come abbiamo scritto nel corso di questi anni, sono stati migliorati e perfezionati col tempo, e che se vogliamo con FIFA 17 sono cresciuti ulteriormente quasi all'estremo sulla vecchia generazione di console. Non è possibile fare troppo i fenomeni a centrocampo, ma anzi bisogna difendere la sfera e saperla far girare opportunamente con l'aiuto dei compagni, i quali, grazie a delle routine rinnovate che garantiscono un maggior numero di attività senza palla, si muovono in maniera intelligente per suggerire il passaggio o per creare varchi, rispettando meglio le nuove tecniche d'attacco e gli schemi anche sulle palle inattive.
Da questo punto di vista c'è da dire però che non sempre gli atleti applicano a dovere le strategie, almeno durante i corner. Ogni tanto, infatti, ci è capitato di vedere un paio di atleti non rispettare le consegne, come se improvvisamente avessero "dimenticato" ciò che lo schema scelto gli avrebbe imposto di fare. Va meglio invece con gli schemi ad azione in corso, e sovrapposizioni in tal senso sono state migliorate, e capita spesso che queste non servano solo a dettare l'assist, ma anche a creare spazi per i compagni, per offrire un ventaglio di opzioni maggiori al portatore della palla, magari aprendo le difese in due con micidiali diagonali. Ciò è reso possibile dal nuovo sistema che introduce un'analisi costante degli spazi disponibili, aumentando l'attività senza palla dei calciatori virtuali e cambiando il modo in cui questi si muovono, scelgono e reagiscono. Il tutto non funziona precisamente come sulla controparte Xbox One o PlayStation 4, ma di certo si nota comunque una certa efficacia nell'imprimere una maggiore qualità e varietà all'azione rispetto all'edizione passata, che come detto fin dall'inizio, è comunque la pietra di paragone di questo FIFA 17. Alla luce di quanto descritto viene fuori un ritmo di gioco più lento e ragionato, ma non per questo statico o noioso, con un discreto incremento del livello di difficoltà che cresce di pari passo con il realismo offerto. Realismo che si riflette anche nel modo in cui si comporta il pallone nei rimbalzi, con la conseguenza che le conclusioni a rete e i passaggi risultano più imprevedibili nelle traiettorie, specie in relazione alla posizione di chi effettua il tiro rispetto alla palla o agli ostacoli costituiti dal corpo di qualche difensore avversario. Insomma, passi in avanti, seppur non eclatanti, in termini di gameplay, un po' meno per quanto concerne la parte tecnica del titolo di EA. In tal senso segnaliamo che dal punto di vista grafico non ci sono enormi cambiamenti rispetto a FIFA 16. Ma d'altronde il motore è quello, ed è stato spremuto a dovere in questi anni. Tuttavia gli appassionati di vecchia data, quelli attenti a ogni dettaglio, non faranno fatica a notare quei piccoli ritocchi utili comunque a migliorare un volto, una maglia o qualche elemento di contorno. Dall'ingresso in campo delle squadre al match vero e proprio, fino alla presenza di più scene a gara in corso, che permettono di godere al meglio della qualità di volti dei calciatori, tutto è realizzato sulla falsariga di una produzione televisiva. Per i visi, come sempre, quelli degli atleti più famosi o che appartengono a squadre che hanno siglato particolari accordi con EA, vedi per esempio la Juventus, sono subito riconoscibili e ben fatti, mentre quelli generici risultano piuttosto anonimi. Meglio i modelli poligonali di tutti, che restano comunque in ogni caso ottimi, ben proporzionati e animati in maniera magistrale al punto da dare la sensazione di vedere persone reali sul campo. Di ottima fattura anche la riproduzione delle esultanze, delle divise e le animazioni. Per quanto riguarda gli stadi, FIFA 17 introduce l' Olympic Stadium di Londra, il nuovo "tempio" del West Ham, oltre al Riverside Stadium di Middlesborough e lo Suita City dei giapponesi del Gamba Osaka. Per il resto sono presenti gli impianti della scorsa stagione, che oggi come allora alternano una qualità altalenante in termini di riproduzione a seconda dell'arena. Nota finale dedicata al comparto sonoro, che presenta degli ottimi effetti da stadio, cori sempre belli da sentire e che non saltano fuori a casaccio, nonché la colonna sonora. Buona anche la telecronaca della coppia Pierluigi Pardo e Stefano Nava, caratterizzata da alcune nuove frasi e da un ritmo dinamico e coinvolgente, nonostante qualche ripetizione di troppo su certe giocate.
Conclusioni
FIFA 17 conferma anche su Xbox 360 di avere qualcosa in più rispetto alla concorrenza, e non ci riferiamo solamente alle licenze ufficiali. Questo nuovo capitolo migliora sensibilmente quanto di buono avevamo visto nella passata stagione, offrendo all'utente alcune nuove opzioni e un ottimo livello di sfida, a dimostrazione che nonostante Electronic Arts sia giustamente concentrata sulle console di nuova generazione, non dimentica per questo le precedenti e i suoi utenti. Insomma, come lo scorso anno il titolo non sarà innovativo, e noi come allora ribadiamo che forse sarebbe stato troppo aspettarsi diversamente sulle piattaforme coinvolte, ma di certo è un ottimo gioco che prosegue con successo lungo la strada intrapresa dai precedenti capitoli.
PRO
- Gameplay sensibilmente migliorato in termini di fisica e controlli
- I calciatori si muovono meglio sul campo da gioco, con la conseguenza che le fasi d'attacco e di difesa risultano meglio bilanciati
- Bello dal punto di vista visivo
CONTRO
- Gli schemi da calcio d'angolo non sempre funzionano a dovere
- Il momentum è quasi sparito, ma a livello di difficoltà elevato ogni tanto fa la sua fastidiosa comparsa
- Nessuna novità davvero eclatante