Il clangore della battaglia riecheggia ancora nelle nostre orecchie mentre ci accingiamo a scrivere questa recensione. I suoni acuti delle spade che cozzano tra loro, il rumore tipico di un fendente messo a segno che lacera stoffa e carne e le immagini delle decapitazioni e degli sventramenti sono tutti elementi ancora vivi nei nostri ricordi. Il titolo Ubisoft, come avrete già letto nel nostro precedente articolo dedicato alla versione console, ci ha colpito positivamente sotto molti aspetti e oggi torniamo a parlarne grazie all'analisi dell'edizione PC. Ubisoft, lo diciamo subito, ha fatto questa volta un gran bel lavoro presentando un titolo estremamente scalabile, con alcune particolarità in grado di inorgoglire gli utenti della master race.
In 4K e a 60 frame al secondo For Honor è veramente magnifico, sia da vedere che da giocare
La tastiera è il mio scudo, il mouse la mia lama
Come abbiamo già avuto modo di spiegarvi nel nostro precedente articolo, il sistema di controllo di For Honor è l'elemento portante dell'intera produzione. Durante la nostra prova con la versione PlayStation 4, i movimenti effettuati grazie agli stick analogici del DualShock 4 ci sono sembrati estremamente fluidi, rendendo lampante che l'intera struttura di gioco fosse stata disegnata proprio con il pad in mente. L'aggancio automatico sui grilletti, i pochi comandi che gestiscono tutta la funzione di attacco e difesa e persino gli spostamenti non erano affatto semplici da replicare su PC ma mouse e tastiera si sono rivelati comunque ottimi strumenti per potersi divertire in maniera ottimale.
Le tre direzioni per gli attacchi e le parate (da destra, da sinistra e dall'alto) vengono ora gestite completamente dal movimento del polso che, in maniera quasi naturale, simula lo spostamento dell'elsa della spada. Mentre giocavamo ci siamo trovati più volte a immedesimarci con i movimenti del nostro alter ego su schermo per una risposta istantanea e senza intoppi. Si fa un po' più di fatica con i personaggi particolarmente lenti e massicci ma nulla che con un po' di pratica non si possa tranquillamente superare. Venendo da qualche giorno intenso di uso del pad il primo impatto è stato comunque abbastanza traumatico. Le zone morte del controller sono molto più ampie rispetto a quelle praticamente inesistenti del mouse, cambiando sostanzialmente il tempismo degli attacchi e delle contromosse. Per bilanciare una possibile problematica è ad ogni modo possibile reimpostare completamente ogni singolo tasto, e andare a ritoccare anche la sensibilità della camera e della modalità guardia. L'esperienza di gioco ne esce così estremamente godibile e nulla vi vieta di attaccare un pad e semplificarvi in questo modo la vita. Anche su PC, purtroppo, il problema più grosso restano i server Peer to Peer che stanno causando diversi problemi di disconnessione e migrazione di host ad alcuni giocatori. Resta un dettaglio importante da segnalare, così come ci preme sottolineare che in tutte le nostre ore di gioco non abbiamo sostanzialmente mai avuto alcun tipo di problema nella stragrande maggioranza delle partite. Parliamo di qualcosa come l'1% di influenza, sia con il NAT aperto delle console che con quello moderato sul nostro PC, problemi comunque sempre relativi a una migrazione di host e mai a disconnessioni o lag. Ubisoft ha assicurato che la funzione di host delle partite non avrà vantaggi sensibili per ciò che concerne il tempo di risposta durante i match rispetto agli ospiti e, per quanto visto e provato, possiamo sentirci tranquilli nel confermare al momento questa teoria. La guerra di fazioni segue poi lo stesso corso essendo cross platform ma non possiamo non evidenziare una community nettamente superiore su PlayStation 4 rispetto a quanto visto su PC. Abbiamo provato ad accedere a diversi orari in questi giorni e le percentuali sono abbastanza drammatiche. Parliamo di circa il doppio dei giocatori a qualsiasi ora su console rispetto a quelli visti abitualmente su pc, che spaziano da un minimo di ventimila giocatori connessi contemporaneamente a un massimo di settantamila, contro gli oltre cento e ventimila osservati al day one su PlayStation 4.
Giusto l’indispensabile
Smanettando tra le opzioni dello schermo di For Honor si palesano alcune gustose sorprese. Il titolo supporta infatti una gran quantità di rapporti d'immagine che vanno dai classici 4:3 e 16:9 a formati più ricercati come i 16:10 il 21:9 o ancora 3:2 e 5:3. Direttamente dal menu è poi possibile decidere quale monitor utilizzare senza passare dalle opzioni di Windows e ovviamente decidere in autonomia la frequenza di aggiornamento. Tra le opzioni spunta anche il formato letterbox per simulare il formato 16:9 nel caso lo preferiste alla vostra risoluzione classica. Da segnalare poi la possibilità di gestire la profondità del campo visivo da un minimo di 60° a un massimo di 90°.
Questa modifica non ha un impatto solo grafico ma, mantenendo un FOV maggiore avrete la possibilità di essere più reattivi sul campo di battaglia e avere una visione periferica decisamente più ampia, sia negli scontri contro più avversari sia nel malaugurato caso in cui qualcuno vi arrivi alle spalle. Se il vostro PC regge i 90° non esitate quindi un solo secondo dato che i vantaggi li noterete tutti, anche a livello di gameplay. Dando una rapida occhiata alle opzioni grafiche, invece, si notano le consuete opzioni indispensabili ma nulla che faccia gridare al miracolo. Tre filtri antialiasing (FXAA, SMAA e TAA), dettaglio delle texture, qualità delle ombre dinamiche, occlusione ambientale e dettagli ambientali sono tutto ciò che potete aspettarvi. Sono parametri semplici da modificare ma di interessante c'è una barra dedicata al consumo della VRAM della vostra scheda video che vi tiene aggiornati costantemente sul carico della GPU ad ogni vostra singola modifica. È uno strumento estremamente semplice ma capace di farvi rendere subito conto di quanto state spingendo al limite la vostra macchina ed eventualmente vi permette di abbassare qualche dettaglio direttamente dai menu, senza dover entrare ogni volta in partita per sperimentare. Abbiamo testato il titolo su diverse macchine, prendendo come base di partenza un PC dotato di i7-3770K@3.50 gHz, 16 GB di RAM e uno SLI di 780 e i risultati sono stati piuttosto soddisfacenti. La macchina riesce a reggere i 60 frame al secondo ad Estremo praticamente in ogni situazione avendo qualche calo solo nella modalità dominio quattro contro quattro al centro della zona B di conquista dove i due schieramenti si scontrano in un tripudio di poligoni ed effetti particellari in ogni dove. Lasciato indietro il mulo da lavoro si scopre che con le schede più performanti il titolo è una vera scheggia. Per giocare serenamente con una risoluzione di 1920 x 1080 e mantenere un frame rate stabile sopra i 70 fotogrammi possiamo partire da una GTX 1080 fino ad arrivare ad uno SLI di 1070 per il 4K, anche se solo con uno SLI di 1080 si riesce ad avere un'esperienza completamente fluida e senza intoppi.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore i7-3770K@3.50 gHz
- Scheda Grafica Nvidia GTX 780 SLI
- Memoria 16 GB di RAM
Requisiti minimi
- Processore Intel Core i3-550 | AMD Phenom II X4 955 or equivalent
- Memoria 4 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX660/GTX750ti/GTX950/GTX1050 | AMD Radeon HD6970/HD7870/R9 270/R9 370/RX460
- Memoria: 40 GB di spazio disponibile
Requisiti consigliati
- Processore Intel Core i5-2500K | AMD FX-6350
- Memoria 8 GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX680/GTX760/GTX970/GTX1060 | AMD Radeon R9 280X/R9 380/RX470
- Memoria: 40 GB di spazio disponibile
Conclusioni
La versione PC di for Honor è maestosa da vedere. I dettagli a estremo rendono giustizia a un titolo dall'atmosfera esaltante, arricchito da effetti particellari che su console faticano a notarsi. Migliorano gli effetti di antialiasing e il sistema di controllo risulta comunque godibile anche con mouse e tastiera. Il vero punto di forza di questa versione restano i 60 frame al secondo che, per un gioco competitivo di questo genere ed esclusivamente online, riescono a fare una gran differenza in termini di godibilità. Peccato per una community che al momento è addirittura dimezzata rispetto alla controparte console, seppur comunque piuttosto numerosa.
PRO
- 60 frame al secondo
- Maggiori effetti particellari e texture più definite
- Estremamente scalabile
CONTRO
- La community non è numerosa come su console
- Sistema di controllo studiato attorno al pad