Pochi giorni fa abbiamo recensito The Legend of Zelda: Breath of the Wild per Nintendo Switch, quindi se volete sapere se ci è piaciuto il gioco, se volete conoscere la sua strutturazione e le sue dinamiche (senza alcuno spoiler) vi consigliamo di cliccare qui. In questo articolo non parleremo tanto dell'opera in sé e per sé, quanto delle differenze tra l'edizione per Switch e quella per Wii U.
Il progetto, come molti di voi sapranno, è partito proprio su quest'ultima console, ormai cinque anni fa. Tuttavia non è rimasto nulla che avvantaggi questa versione in termini di esclusività: il doppio schermo non è minimamente sfruttato, a parte il fatto che può essere utilizzato per giocare l'avventura al posto del televisore. La mappa sul Gamepad, quella per intenderci che avevamo visto nel video mostrato a fine 2014, è scomparsa del tutto: anche su Wii U per controllare la propria posizione bisogna premere il pulsante "-", interrompendo così l'azione. Secondo Aonuma è stata una scelta di puro game design, perché si sarebbero accorti, sviluppandolo su Switch, che era molto più confortevole non dover spostare lo sguardo da uno schermo all'altro - noi abbiamo i nostri dubbi che sia così. La cosa più importante comunque è che il titolo sia effettivamente uscito anche su Wii U, nonostante le nefaste predizioni di molti: non solo è stato pubblicato, ma anche lo stesso giorno della versione per Nintendo Switch (cosa che non accadde, ad esempio, nel simile caso di The Legend of Zelda: Twilight Princess). Pur non essendo stati forniti dei numeri ufficiali, è evidente come siano state stampate poche copie dell'edizione Wii U, e dubitiamo verranno incrementate in futuro: per quelli che non lo hanno prenotato trovarlo non sarà facile, e quindi è altamente probabile che, tra qualche anno, una bella custodia immacolata del titolo possa valere diverse rupie. Euro, cioè.
Breath of the Wild su Nintendo Switch è straordinario, ma vediamo insieme come se la cava su Wii U
Differenze grafiche
Molte persone temevano che, per ovvie ragioni commerciali, il team di Aonuma desse assoluta priorità all'ottimizzazione del gioco su Nintendo Switch, tralasciando quindi quello per Wii U. Non è stato così, ed è stato un compromesso che ha permesso di accontentare entrambi: che sia stata una scelta corretta nei confronti del proprio è innegabile, che sia stata una scelta azzeccata al cento per cento invece non è scontato.
Nel paragonare le due edizioni siamo giunti ad una certezza: l'unico modo di affrontare Breath of the Wild senza rallentamenti è giocarlo su Nintendo Switch a 720p, quindi in modalità portatile. Su Wii U infatti il gioco - e come poteva essere altrimenti? - evidenzia gli stessi scatti, minimi ma abbastanza frequenti, che abbiamo riscontrato nella modalità Dock di Switch. Con la netta differenza che, va chiarito per chi non lo sapesse, sulla console ibrida Hyrule è visibile a 900p (ripetiamo: quando si trova nel Dock), mentre su Wii U si palesa a 720p. La differenza esiste, ma non altera troppo il colpo d'occhio generale. Su Switch sono state inserite altre migliorie che si denotano nei dettagli, soprattutto nella qualità di certe texture dell'ambientazione: quelle dei tronchi, delle rocce, degli alberi e via dicendo. Su Wii U c'è anche un maggior aliasing, in particolare sulle parti del mondo più lontane da Link, quelle in secondo piano. Anche in questo frangente non è niente di drammatico o fastidioso, ma visto che la divergenze tra i due Breath of the Wild sono minime, non possiamo far altro che segnalarvele. In linea con quanto detto si inserisce anche la gestione dell'illuminazione, uguale nell'impostazione generale ma leggermente più brillante e convincente su Switch.
Caricamenti e controlli
A differenza della preoccupazione con cui abbiamo iniziato il precedente paragrafo, inerente più alla sfera dei sospetti che a quella delle deduzioni, il timore che su WiiU potesse raddoppiare la durata dei caricamenti era più che lecito: del resto, anche trascurando le differenze di potenza tra le due piattaforme, è innegabile che in questo campo le Game Card siano superiori ai dischi. Prima di proseguire il discorso, però, dobbiamo specificare un ovvio dettaglio, e cioè che in questo campo - prevedibilmente e comprensibilmente - c'è una discreta differenza giocando Breath of the Wild su disco o scaricandolo (a proposito, pesa 11 GB).
Nella prima eventualità i tempi di caricamento sono quasi doppi rispetto a Nintendo Switch: non fatevi impressionare dalla parola, risultano comunque di breve durata rispetto a quelli della maggior parte degli open world, nonché di minore frequenza (il gioco carica solamente in prossimità dei Sacrari o dopo un teletrasporto, un piccolo miracolo tecnico che ci aspettavamo e che Nintendo ci ha regalato). Installando Breath of the Wild invece le cose cambiano, e sorprendentemente così facendo l'edizione Wii U rivaleggia con quella Switch: se subisce per quanto riguarda i caricamenti a inizio gioco, si dimostra più celere dopo (ad esempio) un Sacrario in mezzo alle terre di Hyrule. Sintetizzando: è più lenta nei caricamenti brevi, più veloce in quelli lunghi. L'ultimo settore che separa le due edizioni è il sistema di controllo, ma anche in questo caso dobbiamo ribadire un punto già espresso all'inizio del pezzo: Nintendo non ha voluto sfruttare le capacità esclusive delle due console (portabilità di Switch esclusa, ovviamente), quindi anche la vibrazione è sostanzialmente identica, e quella del GamePad Wii U appare più grezza non a causa del software, ma per l'hardware stesso. In ogni caso niente supporto all'HD Rumble, e sensazioni sostanzialmente identiche. La mira col giroscopio funziona molto bene, quindi vi sconsigliamo di esperire l'avventura di Link attraverso il Pro Controller di Wii U. Per lo stesso motivo il miglior sistema di controllo, quantomeno in termini di efficienza e funzionalità, si è rivelato proprio quello a Joy-Con separati, così da poter mirare con una mano libera, cosa che su Wii U non è possibile. Niente di drammatico, comunque: il GamePad si è rivelato un fedele alleato anche per quest'ultima esperienza, a patto che abbiate mani abbastanza grandi da passare senza sforzo da L a ZL (dorsale anteriore e posteriore, in sintesi).
Conclusioni
Breath of the Wild non sfrutta appieno nessuna delle caratteristiche esclusive di Wii U o Switch, a parte la portabilità di quest'ultima. Nella versione Wii U il gioco viaggia a 720p, e mostra quei minimi scatti che abbiamo trovato anche su Switch (in questo caso giocando dal Dock, quindi a 900p). Ci sono altre minime differenze tecniche, ma i tempi di caricamento sono paragonabili - soprattutto scaricando il titolo e non giocandolo da disco - e il sistema di controllo, pur migliore a Joy-Con slegati, funziona bene anche su Wii U. In conclusione l'unica cosa davvero importante da segnalare è questa: l'esperienza è eccezionale, e sostanzialmente identica, su entrambe le console.
PRO
- I caricamenti su Wii U, simili a Switch, sono un piccolo miracolo
- L'esperienza nel suo complesso è uguale all'altra
CONTRO
- Qualche scatto come sull'ibrido, ma qui a 720p
- Texture leggermente più scarse e maggior aliasing