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Rotolando verso la cima

Aeiowu dimostra come sia possibile utilizzare gli stick analogici in maniera inedita

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   06/05/2017
Tumbleseed
Tumbleseed
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Siamo ormai abituati a utilizzare i due stick analogici in maniere talmente standardizzate da stupirci se qualcuno ne propone un'interpretazione diversa, ancora di più se si tratta di una soluzione così originale come quella offerta da Tumbleseed. Dopo i twin-stick shooter, ecco una tipologia di gioco che richiede la perfetta coordinazione tra i due controlli ma che si presenta anche completamente originale, anche se pare che l'idea sia stata tratta da un vecchio arcade.

Rotolando verso la cima

Ice Cold Beer, leggiamo, era un vecchio arcade della Taito uscito nel 1983, una macchina quasi interamente meccanica che proponeva uno strano misto tra una "micro-guida" e un pachinko, nel quale ci si trovava a muovere con due joystick una barra basculante facendo scorrere su di essa una sfera di metallo, cercando di evitare i buchi presenti sullo sfondo per arrivare intonsi al traguardo. Questa è la struttura ripresa in pieno dagli sviluppatori di Tumbleseed, ma notevolmente arricchita da varie nuove caratteristiche ed elementi di variazione. Si tratta di trasportare un seme dal villaggio a valle fino alla cima di una montagna, facendolo rotolare su questa barra (una sorta di pianta rampicante in questo caso, per restare in tema), che è possibile inclinare verso destra o verso sinistra con l'utilizzo coordinato dei due stick. Il principio è quello universale della livella, per cui il seme si trova a rotolare con velocità variabile per effetto della gravità a seconda del dislivello creato, o rimanere in equilibrio precario nel caso in cui si mantenga la barra dritta. Il difficile è riuscire a evitare gli ostacoli e soprattutto le buche di dimensione variabile che ben presto cominciano a spuntare ovunque sullo scenario, a causa di una sorta di infestazione che minaccia l'esistenza stessa della vita naturale sulla montagna. Proprio per estirpare questa piaga al piccolo e innocuo semino protagonista è richiesto di raggiungere, in questa complicata maniera, la vetta del monte e salvare il mondo vegetale.

Tumbleseed è l'epico viaggio di un semino rotolante in vetta il mondo

Rotolando verso nord

La base riguarda dunque la progressione costante verso l'alto di questo seme in equilibrio sul vitigno, sopra uno scenario che scorre in verticale e cambia connotati a seconda della zona della montagna su cui ci troviamo, ma la composizione dei livelli è procedurale, dunque l'esperienza di gioco cambia ad ogni partita mentre gli scenari si suddividono in alcune tipologie principali. Al di là della quantità di buche da evitare e nemici che affollano lo schermo, la difficoltà è data dalla necessità di maneggiare con estrema precisione l'asta per far andare il seme esattamente dove vogliamo, e non è una cosa semplice nemmeno dopo ore di gioco.

Rotolando verso la cima

Ad approfondire ulteriormente la meccanica di gioco ci sono altri elementi da prendere in considerazione: vari personaggi affideranno delle quest al protagonista (sebbene molto semplici, vista la scarsità di interazioni possibili) e la possibilità di cambiare aspetto e caratteristiche al seme introduce numerose variabili aggiuntive all'azione di base. Avendo a che fare con un seme, la sua caratteristica principale è quella di poter piantare qualcosa, purché si abbiano dei cristalli da investire, e questi ultimi si raccolgono in giro per i livelli. Passando sopra alcune zone fertili si ottengono risultati diversi a seconda della configurazione del seme, con la possibilità di far crescere un albero che funge da checkpoint, ottenere nuovi cuori che consentono di poter proseguire dopo essere stati colpiti o precipitati in un buco, raccogliere nuovi cristalli o far crescere delle spine intorno al protagonista. Diverse tipologie di seme determinano "piante" dagli effetti diversi, dunque diventa indispensabile alternare tra le varie configurazioni in modo da dosare gli effetti e seguire una propria strategia per andare più lontano possibile. Ulteriori tipologie di seme e potenziamenti possono essere acquistati nei villaggi, oppure conquistati sul campo, scegliendo ogni volta tra varie opzioni quella più confacente al proprio stile. È chiaro come tutto questo renda molto più profonda e complessa la struttura del gioco, al di là dell'impegno richiesto dal controllo indiretto della sfera.

Un quadro semovente

La geniale intuizione (sebbene derivativa, a quanto pare) viene fuori da Benedict Fritz, ma è stata poi la collaborazione con Greg Wohlwend ad infondere in Tumbleseed quella particolare identità che proviene da una visione artistica molto definita e coesa. Trattandosi dell'autore di Ridicolous Fishing e Threes, l'esperienza e il tocco particolare non sono certo mancati nello sviluppo di questo gioco e i risultati sono visibili già a una prima occhiata. Il tratto è netto, le figure sono costruite con un disegno preciso e dai contorni marcati come i contrasti di colore.

Rotolando verso la cima

Il tutto crea un effetto simile a un quadro naïf con uno stile molto marcato e inconfondibile, impreziosito da tanti elementi animati e da un accompagnamento audio perfettamente calibrato sul particolare soggetto. L'aspetto estetico è talmente curato da non rappresentare un semplice orpello in Tumbleseed, ma contribuisce in maniera fondamentale a costruire la particolare identità del gioco e spinge a tornarci sopra anche solo per vedere le variazioni che caratterizzano le diverse zone della montagna da esplorare. Per quanto riguarda la versione Switch, una menzione particolare va all'ottimo utilizzo del Rumble HD, che restituisce una perfetta vibrazione in risposta al rotolare del seme, che contribuisce a immergere ulteriormente nell'azione. La meccanica favorisce la costruzione procedurale dei livelli, cosa che aumenta la varietà delle situazioni e la rigiocabilità, arricchita anche dalla presenza di sfide giornaliere che forniscono delle possibilità aggiuntive all'avventura standard, che è comunque già parecchio impegnativa di suo. Il livello di difficoltà medio è effettivamente alto, tanto da far diventare spesso frustrante il gioco anche a causa di un sistema di controllo che ha un margine di errore veramente minimo, eppure è difficile staccarsi da questo gioco e il suo particolare aspetto ne è sicuramente uno dei motivi.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Nintendo eShop
Prezzo 13,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (4)
6.6
Il tuo voto

Nonostante l'apparente carineria, Tumbleseed è una vera sfida, che può diventare una sorta di incubo se non si riesce ad affrontarlo con una certa pazienza e un approccio riflessivo e strategico. Le varie sfaccettature emergono gradualmente nell'azione, partendo con il primo impatto (piuttosto traumatico) con lo strano sistema di controllo e arrivando successivamente ad apprendere le caratteristiche delle varie configurazioni del seme e come queste possano essere sfruttate al meglio per piantare le diverse gemme e riuscire ad arrivare sempre più in alto. Lungi dall'essere un mero esercizio di stile, la splendida realizzazione tecnica coniugata all'idea semplice ma messa in pratica alla perfezione rendono Tumbleseed un titolo da prendere in considerazione se si cerca una sfida impegnativa e originale, con un'applicazione particolarmente riuscita su Switch, vista la portabilità e l'uso dell'HD Rumble.

PRO

  • Ottima idea messa perfettamente in pratica
  • Bella realizzazione tecnica
  • Impegnativo e duraturo

CONTRO

  • Prezzo un po' alto
  • Può risultare frustrante
  • Non di immediata comprensione, nelle prime fasi