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Tra maschere e amnesie

Una visual novel ambientata in un mondo ricco di stranezze

RECENSIONE di Lorenzo Fantoni   —   26/05/2017
Utawarerumono: Mask of Deception
Utawarerumono: Mask of Deception
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Utawarerumono: Mask of Deception non è solo un gioco che pochi occidentali possono scrivere senza ricorrere al copia e incolla, ma è anche una visual novel uscita nel 2015 in Giappone che solo adesso ha trovato la via di una distribuzione ufficiale europea. A dire il vero è anche il primo della serie ad esserci riuscito, visto che il capitolo precedente, risalente al 2002, pur essendo uscito per PC non ha mai superato i confini nipponici, se non per via traverse. Mask of Deception è una storia che può essere apprezzata anche non conoscendo assolutamente niente del suo predecessore, ma è senza dubbio meglio giocarlo prima di passare a Mask of Truth, che arriverà da noi in un secondo momento, e magari recuperando l'anime di riferimento. Comunque, visto che parliamo di una visual novel in cui si combatte poco e si legge tanto, tutto ciò che dovete sapere verrà raccontato nel corso del lungo prologo iniziale, nonostante un classico incipit in cui troviamo il protagonista nel bel mezzo di un'amnesia totale che ci lascia abbastanza privi di punti di riferimento.

Utawarerumono: Mask of Deception, una storia fantasy a base di amnesie e ragazze con la coda!

Ma chi sono?

Essendo una visual novel, Mask of Deception è fondamentalmente una lunga storia che ci viene raccontata attraverso dialoghi, schermate statiche e occasionalmente qualche filmato d'intermezzo. La maggior parte del tempo la passeremo premendo un tasto per passare alla fase successiva, ascoltando la recitazione in giapponese che, per quanto possiamo capirne della lingua nipponica, è stata eseguita con interpreti di assoluta qualità. Volendo c'è anche un Auto Mode che elimina il bisogno di premere alcunché, però così facendo non potrete superare più velocemente tutti quei dialoghi che non fanno procedere la narrazione.

Tra maschere e amnesie

Anche se la trama è abbastanza intricata, soprattutto nella parte iniziale, non aspettatevi bivi narrativi o altre raffinatezze. In alcuni casi potremo scegliere qualche dialogo ascoltare per primo, ma il risultato finale non ha alcuna influenza sul prosieguo della storia o sulla sua conclusione. Una linearità confermata dalla mancanza di opzioni di dialoghi o finali multipli. La storia di Mask of Deception è un linea retta, non un diagramma di flusso. Non aspettatevi inoltre di entrare molto presto nel vivo dell'azione, perché le prime ore saranno solo recitate e serviranno a mostrarci il traumatico risveglio di Haku, il nostro smemorato protagonista, che dopo essersi ritrovato di fronte a insetti giganti e melme omicide viene salvato da Kuon, una ragazza con coda e orecchi (in perfetto stile kawaii nipponico) che diventerà il primo membro del suo futuro gruppo di avventurieri. Dopo l'incipit la storia prende rapidamente il via quando i due iniziano il loro viaggio per capire chi diavolo sia Haku, incontrando lungo il loro cammino personaggi particolarmente bizzarri con tantissime personalità differenti (diciamo una per ogni cliché narrativo) che però tendono a rimanere abbastanza inespresse e raramente sviluppano qualcosa nel corso dell'avventura. Non mancano colpi di scena e, ovviamente, momenti che vanno dall'ironico all'imbarazzante. Visto che nella maggior parte dei casi i nostri compagni di viaggio saranno delle ragazze, aspettatevi commenti che variano dal camionista allo stalker, soprattutto di fronte alle inevitabili eroine prosperose, anche da parte del nostro alter ego. Tecnicamente parlando, siamo di fronte a un gioco che è presente anche su PlayStation Vita, quindi non aspettatevi molto dalle sue parti tridimensionali, legate ad alcune scene d'intermezzo e ai combattimenti, mentre i disegni sono sempre e comunque ben fatti e su PlayStation 4 possono ovviamente essere apprezzati a 1080p.

Ma quando si combatte?

Se cercate un JRPG di quelli veri, guardate altrove, perché in Mask of Deception in momenti di confronto saranno decisamente scarsi e nella maggior parte dei casi concentrati nella parte finale del gioco. I combattimenti sono così pochi che si possono contare con una buona approssimazione: sono 16, con 12 ulteriori scontri da poter affrontare una volta finito il gioco. Per fortuna che il livello di difficoltà superiore offre un livello di sfida decisamente all'altezza, mentre quello normale è fin troppo semplice e dedicato a chi vuole semplicemente godersi la storia.

Tra maschere e amnesie

I combattimenti di Mask of Deception non escono molto dal solco della tradizione di un genere che viaggia da Final Fantasy Tactics a Fire Emblem. Abbiamo la solita griglia di attacco e spostamento, personaggi che devono andare in corpo a corpo, magie, armi a distanza, resistenze e debolezze. Nella maggior parte dei casi ci viene chiesto di eliminare tutti gli avversari, evitando la morte del protagonista, ma in altri dovremo soddisfare altri requisiti, come l'uccisione di un boss o attirare gli avversari in una trappola. Per superare gli scontri al livello più elevato sarà fondamentale conoscere benissimo tutti i pro e i contro di ogni personaggio, così da sfruttare gli attacchi in combo e le eventuali capacità elementali, così da aumentare il danno. Ciò che dovremo capire da subito è se quello che abbiamo di fronte è uno scontro in cui è consigliabile attaccare o adottare un approccio più morbido e lasciare che siano le nostre difese a evidenziare i punti deboli del nemico. Inoltre, per scatenare gli attacchi a catena dovremo premere il tasto giusto al momento giusto, questo ci permetterà di ottenere colpi critici e mosse finali, ma se preferite c'è anche un auto mode, a patto di rinunciare ai critici. Se la situazione dovesse farsi troppo incasinata, la funzione rewind permetterà di tornare al punto che preferiamo, così da intraprendere una strategia differente e corregge gli errori che ci stanno portando alla sconfitta. Per quanto riguarda lo sviluppo del personaggio, quando si sale di livello alcune abilità vengono imparate in automatico, ma potremo decidere l'equipaggiamento e allocare dei punti bonus per far salire le caratteristiche di base.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
7.0
Lettori (4)
7.7
Il tuo voto

Utawarerumono: Mask of Deception offre una storia intricata e assurda che alla fine si ascolta con piacere, anche se l'inizio particolarmente complesso e privo di azione potrebbe allontanare chi preferisce un bilanciamento migliore tra scontri e racconti. Il tono della storia a volte sconfina nell'assurdo e i personaggi non sono sempre sviluppati benissimo, ma nel complesso piacerà a chi ama il genere delle visual novel. Gli scontri non dicono niente che non sia stato detto da altri giochi del genere, ma tutto sommato possono offrire un buon livello di sfida se si imposta una maggiore difficoltà. Tecnicamente siamo ai livelli di PlayStation Vita, quindi non aspettatevi grandi cose.

PRO

  • Storia interessante
  • Un sacco di personaggi bizzarri
  • Un buon sistema di combattimento...

CONTRO

  • ...ma non particolarmente originale
  • Può annoiare chi cerca più azione
  • Un po' sessista per il gusto occidentale
  • Si vede che è un gioco nato per PlayStation Vita due anni fa