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Iron Blade e i demoni affamati (di soldi)

Gameloft torna con un titolo che pesca da tante parti, ma soprattutto dalle tasche dell'utente...

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   02/06/2017
Iron Blade
Iron Blade
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Quando un nuovo titolo Gameloft si affaccia sui vari store virtuali di applicazioni mobile, la domanda che puntualmente sorge spontanea è sempre la stessa: da chi avranno copiato stavolta? La software house transalpina non ha mai annoverato l'originalità tra i propri punti di forza, ma è spesso riuscita a compensare tale mancanza offrendo prodotti solidi e tecnicamente ineccepibili: una tendenza che invero non è stata ribadita da alcune recenti uscite, ma che comunque ha distinto con una certa costanza il percorso del team francese nel corso degli anni. Dando dunque per assodato che anche questo Iron Blade sia un miscuglio di suggestioni tratte da titoli di successo, andiamo a vedere se perlomeno riesce a mettere in mostra qualche dote di rilievo.

Iron Blade e i demoni affamati (di soldi)

Pay to slay

Per questa sua ultima fatica, Gameloft ha optato per un'ambientazione piuttosto azzeccata che fonde alcuni elementi della storia medievale con l'immaginario tipico del fantasy, con il giocatore che veste i panni di un cavaliere templare impegnato a combattere le orde demoniache comandate dal malvagio Lord Baal: un setting che probabilmente avrebbe meritato un trattamento migliore della narrativa spicciola che punteggia l'avventura, narrata in maniera noiosa e superficiale da sequenze di dialogo tanto marginali da indurre ben presto l'utente ad abusare del tasto skip. Fortunatamente, Iron Blade non è un romanzo ma un action con sfumature rpg, e sotto questo profilo l'opera Gameloft mette da subito in mostra delle qualità di indubbio impatto. Con una mossa estrema ma tutt'altro che scellerata, il titolo risolve l'annoso problema del sistema di controllo touch togliendo la facoltà di movimento al giocatore, che non può dunque decidere direttamente dove spostare il protagonista su schermo: è consentito soltanto agire con un tap sulla parte destra dello schermo per attaccare l'avversario selezionato e fare altrettanto sulla metà sinistra per parare col giusto tempismo i colpi sferrati dai nemici.

Iron Blade e i demoni affamati (di soldi)

Un meccanismo che funziona particolarmente bene grazie a combattimenti che si ispirano pesantemente al modello sdoganato da Rocksteady con la sua serie di Batman: il protagonista stabilisce in autonomia se usare l'arco o la spada a seconda della distanza con l'obiettivo, le aggressioni avversarie sono evidenziate da un apposito indicatore che suggerisce quando difendersi e un contatore di combo misura quanti colpi si riescono a mandare a segno senza interruzioni. Va da sé che una tale semplificazione nei controlli implichi un assottigliamento della complessità ludica, e infatti i livelli di Iron Blade sono composti semplicemente da una serie di scontri con un tot di ondate di nemici all'interno della medesima ambientazione, senza sfumature esplorative di sorta. Una situazione che - come prevedibile - tende a diventare ripetitiva decisamente in fretta e che purtroppo gli sviluppatori francesi non hanno fatto altro che peggiorare infarcendo il prodotto di tutte quelle dinamiche free to play volte a rendere la vita impossibile a chi non volesse spendere decine di Euro in microtransazioni. C'è l'energia che si consuma ogni volta che si affronta uno stage, il sistema di doppia valuta, le risorse da raccogliere per migliorare il proprio equipaggiamento (ottenibili in quantità scarsissime tramite il gameplay ma miracolosamente a portata di mano nell'apposito negozio), i forzieri da aprire con conseguente spacchettamento di premi e i sempre simpatici colli di bottiglia che impediscono di proseguire se non si è in possesso di determinati requisiti. Insomma, in Iron Blade ne ferisce più la carta di credito che la spada, con conseguente scoramento per tutti coloro che volessero godersi un po' di azione hack'n'slash senza dover accendere un finanziamento. La cosa è ancora più irritante considerando il potenziale della produzione Gameloft, equamente diviso tra riusciti elementi RPG, interessanti modalità PvP e un'ottima realizzazione grafica.

Conclusioni

Versione testata Android (1.0.3)
Digital Delivery App Store, Google Play, Windows Store
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
6.0
Lettori (16)
3.7
Il tuo voto

Per l'ennesima volta siamo costretti a dover tirare delle bacchettate sulle mani a un prodotto mobile che - facendosi ingolosire dai prospetti di guadagni facili tramite gli acquisti in-app - finisce per buttare alle ortiche gli aspetti validi che lo contraddistinguono. Iron Blade poteva dunque essere un action rpg di tutto rispetto nonostante le molte semplificazioni e la fondamentale ripetitività, e invece si rivela un titolo troppo votato alla monetizzazione, nel quale il giocatore passa poco tempo a giocare e troppo a navigare tra schermate di equipaggiamento, di acquisto di moneta virtuale e di apertura di forzieri. Peccato, perché le buone intuizioni non mancano di certo e il comparto tecnico è senza dubbio di primo livello.

PRO

  • Controlli e combattimento funzionano
  • Piacevoli elementi RPG
  • Tecnicamente ottimo

CONTRO

  • Tanti, troppi acquisti in-app per proseguire
  • Molti menu e poco gameplay
  • Azione ripetitiva e sempliciotta