Steel Division: Normandy 44 è uno strategico in tempo reale ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, uno scenario che dopo qualche anno di magra sta tornando al centro dell'interesse dei videogiocatori. Si tratta dell'ultima fatica degli specialisti di Eugen Systems, team con una grande esperienza di strategici alle spalle (citiamo in particolare Act of War e Wargame), che sotto l'ala del publisher Paradox Interactive hanno potuto produrre un gioco senza compromessi, puntando a un'utenza di appassionati. Insomma, non fatevi ingannare dal genere, perché Steel Division: Normandy 44 ha davvero poco a che spartire con titoli quali Halo Wars 2 o Warhammer 40.000: Dawn of War III. Lo stesso Company of Heroes gli è molto distante, nonostante condivida lo stesso scenario. Appena avviato bisogna per prima cosa lanciare il lungo tutorial, che da solo dura qualche ora. Si tratta di un aspetto da non sottovalutare, perché iniziare dalla campagna single player o, addirittura, dalle modalità online, senza conoscere i rudimenti significa essere spazzati via senza capire perché. Il primo fattore da tenere in considerazione è la scelta delle truppe, che avviene secondo un sistema molto semplice: a ogni unità corrisponde una specie di carta che va selezionata inserendola nella nostra armata. All'inizio di una partita si dovranno quindi schierare le prima unità, scelte in base alla categoria (ogni battaglia è divisa in tre fasi e in ogni fase si sbloccano nuove unità da schierare) e ai punti che si hanno a disposizione (se ne ha un monte iniziale, ma se ne accumulano altri giocando). Il campo di battaglia è solitamente diviso in tre aree: una blu, una rossa e una neutra. La prima è sotto il nostro controllo, la seconda è sotto il controllo dell'avversario e la terza parla per sé. Va detto che solitamente le zone neutrali rimangono tali per pochi secondi, in particolare nelle schermaglie online, dove l'obiettivo è ampliare il più possibile il proprio fronte per accumulare più punti degli avversari.
Le tre fasi
Nel paragrafo precedente abbiamo accennato brevemente al sistema delle tre fasi, che merita qualche parola in più perché centrale per il gameplay. Per capirlo bisogna prima comprendere come funzionano le truppe di Steel Division: non solo ogni unità ha dei valori diversi, ma anche delle meccaniche peculiari. A differenza di altri strategici in tempo reale, qui le truppe non si confrontano su dei numeri uniformi, ma hanno dei ruoli precisi, che le rendono migliori o peggiori a seconda delle situazione. Ad esempio attaccare un carro armato con anche dieci unità di fanteria comporta un massacro sicuro, così come schierare dei bombardieri quando si ha la certezza che il nemico dispone di un'unità anti-aerea. Anche gli scontri veri e proprio sono più complicati rispetto a quelli di altri strategici in tempo reale, in virtù di un sistema che non prevede l'eliminazione immediata delle truppe. In questo modo si ha la possibilità di farle arretrare in una zona sicura per poi farle tornare a combattere; sempre che ci venga concesso dall'avversario, che può invece continuare a prenderle di mira finendole (sia uccidendo tutti, sia facendole arrendere).
Qui arrivano le tre fasi in cui è divisa ogni battaglia: nella fase A solitamente si schierano le truppe più leggere, come quelle di ricognizione (terrestri e aeree), che servono per individuare posizione e quantità delle truppe nemiche, la fanteria, l'artiglieria, alcune postazione (soprattutto mitragliatrici pesanti), le truppe di supporto per l'approvvigionamento delle munizioni, i carri più deboli e così via. Si tratta della fase in cui solitamente si stabilisce il fronte e le battaglie prendono la loro fisionomia. La fase B vede lo schieramento dei pesi medi, mentre la fase C, l'ultima, quello dei pezzi grossi (carri armati pesanti, attacchi aerei e cosi via). L'intrecciarsi di tutte queste meccaniche, cui vanno aggiunte la possibilità di usare edifici e vegetazione come copertura, l'uso intelligente delle strade e altri piccoli, ma determinanti fattori, è ciò che rende Steel Division: Normandy 1944 uno strategico eccezionale sia a livello di gestione dell'intera battaglia, sia al livello delle singole azioni. Dopo aver completamente dominato l'interfaccia e aver capito come muovere le truppe senza farle trucidare, le partite diventano spettacolari, con fronti che si ribaltano grazie a un uso accorto delle truppe sbloccate in una delle due fasi avanzate; con la creazione di linee difensive impenetrabili ma allo stesso tempo controproducenti perché rallentano la conquista del fronte; e con il generarsi di molte altre situazioni che solo uno strategico con questa complessità può garantire.
Campagne e tecnica
Difficile ridurre la complessità di Steel Division: Normandy 1944 a un manciata di parole. Diciamo che ciò che il gioco fa bene è trasformare la visione strategica del giocatore, basata sulle truppe di volta in volta disponibili, in azione. All'inizio è difficile applicare le tattiche che vengono spiegate nel tutorial, anche quando si è ben chiaro quali sono le più efficaci per vincere le battaglie, ma con la pratica ci si ritrova a dare ordini come dei moderni Patton. Non sottovalutate questo aspetto, perché quello di Eugen Systems non è un titolo di facile consumo e per riuscire a dire qualcosa online richiede una certa dedizione e uno studio approfondito del sistema di gioco. Fortunatamente quest'ultimo garantisce una crescita costante del giocatore che passa dall'essere inizialmente spaesato dalle molte variabili da tenere in considerazione, al saper valutare con esattezza il peso delle forze in campo e il probabile esito di una battaglia.
È questo che trattiene in gioco e che consente di andare oltre l'impatto iniziale, abbastanza rude. L'unico punto debole dell'intera produzione sono le tre campagne single player, formate da quattro missioni l'una. Per carità, sono molto lunghe e articolate e vi consigliamo di giocarle prima di andare online, perché sono un'ottima scuola, ma la verità è che rendono davvero evidente quanto Steel Division: Normandy 1944 non sia stato pensato come un gioco single player e che lì dove la narrazione impone dei limiti (di truppe, di azioni, di movimento e così via), l'intero costrutto inizia a perdere pezzi. Da questo punto di vista i filmati d'epoca, la buona intelligenza artificiale e gli altri accorgimenti studiati per rendere più piacevole l'intera esperienza aiutano poco: la sensazione è sempre quella di trovarsi di fronte a una modalità castrata rispetto a quelle online. Qualche parola li meritano anche gli aspetti tecnici del gioco. Complessivamente Steel Division: Normandy 1944 non lascia a bocca aperta. Selezionando il livello di dettaglio massimo non è male e le più di quattrocento unità riprodotte sono ben modellate, ma è chiaro che l'ossessione per la grafica non lo riguarda. Quello che deve fare lo fa: offrire campi di battaglia con elementi riconoscibili e con una leggibilità sempre molto alta, anche quando in campo ci sono tante truppe. Da questo punto di vista i ragazzi di Eugen Systems hanno fatto un ottimo lavoro e tanto basta. Anche perché quando parteciperete a match dieci contro dieci e dovrete tenere d'occhio e gestire contemporaneamente più fronti di lotta quello che vi serve è la fluidità, non il dettaglio grafico. Se vogliamo lo stesso si può dire della colonna sonora, ricca di effetti e di musiche in linea con lo scenario, che fanno il loro senza sovrapporti all'azione.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-4770
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 10
Requisiti minimi
- Sistema operativo 64-bit Windows 10 / 8.1 / 7 con Service Pack 1
- Processore Intel Core i3-2100 (3.1 GHz) o equivalente
- 3 GB di RAM
- Scheda video 1 GB AMD 5570 o nVidia 450
- 32 GB di spazio su Hard Disk
- DirectX 11
Requisiti consigliati
- Processore Intel Core i5-2300 o equivalente
- 4 GB di RAM
- Scheda video 2GB AMD 7970 o nVidia 770 o superiore
Conclusioni
Fosse per noi vi consiglieremmo Steel Division: Normandy 1944 solo per i match due contro due, che da soli reggono l'intero gioco e valgono il prezzo del biglietto. Fate comunque molta attenzione, perché prima di decidere se acquistarlo o meno dovete capire quanto tempo siete disposti a dedicargli. Il titolo di Eugen Systems non è fatto per partite veloci: è invece uno strategico complesso e pieno di sfaccettature che si iniziano a cogliere dopo diverse ore di gioco. Peccato per il lato single player, un po' sottotono, evidentemente messo come semplice riempitivo.
PRO
- Sistema di gioco complesso
- Moltissime truppe
- Il sistema a tre fasi funziona
- Ottimo giocato online
CONTRO
- Single player sottotono
- Non adatto ai giocatori occasionali (più un'indicazione, che un difetto)