Corse senza futuro con Formula Fusion

Il gioco di corse futuristiche Formula Fusion nasce da alcuni ex sviluppatori di Psygnosis / Studio Liverpool, il team chiuso definitivamente da Sony nel 2014 cui dobbiamo titoli quali Armour Geddon, Benefactor, The Killing Game Show e la serie WipeOut. Ormai più di due anni fa diventa oggetto di una campagna Kickstarter di successo, che fa ben sperare per il suo futuro. Insomma, l'ottimismo che circondava il progetto era grande, i nomi coinvolti avevano (e hanno) un ottimo pedigree, il genere giaceva abbandonato da anni e c'era molta richiesta di qualcosa di nuovo. Cosa poteva andare storto? Difficile dirlo con esattezza, ma la versione finale di Formula Fusion è tutt'altro che il titolo che molti speravano. In realtà un fattore determinante c'è sicuramente stato, ed è poi quello che aiuta a capire come mai il gioco sembri chiuso in fretta e furia: le scarse vendite del lancio in Accesso Anticipato. Parliamo di meno di diecimila copie. La nostra teoria è che lo scarso successo lo abbia prima azzoppato, quindi affossato, costringendo gli sviluppatori a chiuderlo definitivamente senza apportare tutte le rifiniture che erano in programma. Per questo molti aspetti sembrano semplicemente incompiuti, in alcuni casi addirittura rozzi. Non una bellissima presentazione, vero? Ma andiamo con ordine.

La difficoltà di apprendere

Tutorial di Formula Fusion, dove sei? In verità non esisti. È un grosso problema? No, in fondo stiamo parlando di un classico gioco di corse, quindi capiti come sono configurati i controlli e quali sono le diverse funzioni, si può giocare tranquillamente. Detto questo è chiaro però che la mancanza di un qualsiasi filmato o testo che spieghi le basi del gioco rende l'inizio più lento del dovuto e faccia venire subito alla mente quel senso di incompiutezza di cui parlavamo sopra. Era davvero così complicato spiegare come funzionano le configurazioni dei veicoli e le diverse modalità? Scesi in pista e sperimentato un po' si capisce che ogni veicolo (cinque in totale, personalizzabili con varie skin) ha tre stili differenti di equipaggiamento, che disponiamo di una barra della salute e di una barra scudo, che raccogliendo dei bonus si può ripristinare lo scudo o usare una delle armi a disposizione (due per ogni configurazione), che correndo si accumula il turbo e così via.

Comunque, superato lo scoglio iniziale, si ha l'impressione di trovarsi di fronte a un grande clone di WipeOut: i veicoli sono ben modellati, le piste, pur poche (sono soltanto otto, pur con qualche variante) hanno un design interessante, il senso di velocità c'è e le prime gare della modalità carriera scorrono via una meraviglia. Purtroppo l'apparenza inganna e più si gioca, più ci si rende conto che non c'è un singolo aspetto di Formula Fusion rifinito come dovrebbe. Prendiamo ad esempio le configurazioni dei veicoli, alcune delle quali quasi completamente inutili nella maggior parte delle situazioni (colpire un avversario in corsa è un'impresa degna di un cecchino), oppure le gare stesse, poche e spesso mancanti del giusto mordente per via di un'intelligenza artificiale scaltrissima sin dalle gare di classe inferiore, che però mantiene un comportamento standard per l'intero gioco. A dirla tutta è il gameplay nel suo complesso a non offrire momenti memorabili, essendo in un certo senso uniforme dalle prime alle ultime gare. È tristemente evidente come manchino delle modalità alternative alle poche implementate (sei in totale). Vi sembrerà paradossale come affermazione, ma uno dei difetti di Formula Fusion è che si corre e basta: le mischie tra veicoli sono rare, i pochi confronti sono noiosetti e la maggior parte delle modalità si riducono a correre praticamente da soli per interi minuti. La carriera stessa, nient'altro che una somma di gare con medaglie e punti da accumulare, stanca dopo poco e non viene ravvivata dall'utilizzo di veicoli di classe superiore.

La concorrenza

Insomma, se avete letto fino a qui avrete capito che Formula Fusion ha molti aspetti poco convincenti, che potevano essere enormemente migliori con un po' di lavoro extra. A condannarlo definitivamente arriva però un altro fattore determinante: la concorrenza. Purtroppo confrontare il titolo di R8 con i vari Redout, Fast RMX e con la remaster dei WipeOut significa fargli tanto male, perché offrono tutti di più, sia a livello quantitativo che qualitativo. Volendo anche Grip, differente nello stile e ancora in Accesso Anticipato, appare più completo, il che è tutto dire. Insomma, il clone di Wipeout più accreditato si è rivelato essere il peggiore del mucchio. Purtroppo a salvarlo non c'è nemmeno l'online. Teoricamente non dovrebbe essere male competere contro altri giocatori sparsi in tutto il mondo, peccato che attualmente riuscire a giocare in multiplayer sia una vera e propria impresa, a causa dei pochissimi giocatori. In questo caso la colpa non è degli sviluppatori, ma tenetene comunque conto. Dal punto di vista tecnico R8 ha invece svolto un buon lavoro, con piste futuristiche ben caratterizzate e ottime nei cromatismi. Come già detto il senso di velocità è davvero elevato e con l'ultima patch sono stati risolti anche i problemi di fluidità che lo affliggevano. Probabilmente il lato tecnico è quello che ha visto più miglioramenti con il lancio della versione finale, dato che le varie beta che si sono succedute non erano eccezionali da questo punto di vista. La colonna sonora invece, formata da brani adrenalinici e molto ritmati, rimane decente, ma strettamente funzionale all'azione. È un gioco di corse, quindi non ci aspettavamo molto altro.