Per anni la licenza di Warhammer è stata maltrattata, proponendo ai videogiocatori titoli mediocri e facilmente dimenticabili, salvo rare eccezioni. Ultimamente invece c'è stata un'inversione di tendenza, con alcune produzioni capaci di elevarsi a vere e proprie perle del genere di appartenenza con Total War: Warhammer a farne sicuramente da portabandiera. Il primo capitolo della trilogia, uscito lo scorso anno, ha segnato un passo importante per Creative Assembly che, per la prima volta in assoluto, si è trovata a dover gestire non solo interi eserciti umanoidi ma anche mostri dalle fattezze più strane, incantesimi e pure un mondo di gioco fantasy a cui i fan sono molto legati. Incredibile dunque come, nonostante tutte queste difficoltà, l'esperienza maturata con i vari Total War storici sia stata comunque sufficiente per confezionare un prodotto completo e particolarmente soddisfacente, il primo di una serie di pacchetti che ci accompagneranno almeno fino al 2019. Oggi è giunto il momento di entrare più nel dettaglio di Total War: Warhammer II, seguito diretto del capitolo visto lo scorso anno che espande il vecchio mondo portando in dote quattro nuove razze e nuovi continenti, oltre a rinnovate meccaniche e qualche piccolo ritocco al gameplay.
Lustriamoci le scarpe
La nuova ambientazione ci porta direttamente nelle terre di Ulthuan e Lustria dove le rigogliose foreste ci attendono e valorosi eserciti si preparano a un'imminente battaglia globale. Il vortice dei venti di magia si è scatenato e Skaven, Elfi Alti, Elfi Oscuri e Uomini Lucertola, ognuno mosso da intenti e scopi differenti, hanno intenzione di prenderne il controllo. Va da sé che in questa circostanza i vecchi patti verranno a meno e la guerra entrerà nel vivo. È un incipit senza particolare piglio a dire il vero ma è la base perfetta per introdurre da subito la meccanica più importante di questo Total War: Warhammer 2. A differenza del primo capitolo, o forse sarebbe meglio dire in aggiunta, ora le condizioni di vittoria della campagna non verteranno solo sul controllo totale del territorio ma anche sulla gestione del vortice per l'appunto, un elemento che altera i ritmi di gioco obbligando il giocatore a sortite continue, impedendogli di trincerarsi un una zona specifica in attesa di recuperare forze e truppe sufficienti per sferrare un assalto deciso. L'attacco e le azioni di disturbo diventano quindi importantissime dato che per arrivare a controllare il vortice bisognerà passare attraverso cinque rituali specifici, in una corsa verso l'obiettivo dove tutti gli avversari concorrono contemporaneamente. Nella parte alta dell'interfaccia compare così una barra di progressione che cresce e si riempie accumulando le risorse dei rituali, ottenibili in diversi modi. Ci sono edifici specifici da costruire che vi danno un'entrata fissa ma esistono zone e accampamenti in grado di fornirvene una grossa quantità in tempi brevi, obiettivi di primaria importanza per giungere alla vittoria finale. Sarà dunque importantissimo pianificare con la dovuta accortezza quali regioni conquistare per primi, nel tentativo di agguantare le preziose ricompense dei rituali. L'intelligenza artificiale si è evoluta a dovere e nuove routine sono state inserite proprio per mettere i bastoni fra le ruote del giocatore. All'inizio di ogni rituale le forze del Chaos si risveglieranno cercando di interromperlo, costringendovi, ancora una volta a una stregua difesa dei vostri territori. È un ulteriore livello di profondità rispetto a quanto assaggiato nel primo capitolo che ci soddisfa e che, anche se incanala il giocatore verso un modo di giocare meno libero, traccia altresì una campagna più facile da seguire e persino più adatta per i novizi. Iniziare a seguire la serie da questo secondo capitolo è infatti assolutamente possibile visto che la trama si sostiene in maniera indipendente e le nuove razze, con tutti i loro pro e contro, sono una novità sia per chi giunge sui server per la prima volta sia per i veterani.
Otto volti nuovi
Ci ha gratificato particolarmente la curva di difficoltà di Total War: Warhammer II visto che è malleabile e adattabile ad ogni esigenza. Si può partire con qualsiasi razza ed eroe scegliendo tra i canonici livelli di difficoltà, decidendo poi di affidarsi al tutorial o lasciare che sia l'esperienza a guidarvi, con ben otto eroi iniziali in grado di variare ulteriormente le insidie in base alle differenti zone di partenza sulla mappa di gioco. Il titolo vi guida abilmente attraverso tutte le novità e la campagna è tempestata da missioni secondarie da completare, obiettivi da perseguire e requisiti da soddisfare. Ci si sente trasportati durante tutto il percorso di espansione e mai ci si ritrova persi o lasciati soli alle proprie decisioni, che è una cosa incredibilmente positiva per un gioco del genere. Finalmente possiamo dirci anche contenti per la quantità di contenuti aggiunti da Creative Assembly che giustificano completamente il prezzo pieno a cui è venduto questo secondo capitolo. Le razze sono completamente diverse da tutto ciò che avete giocato fino ad oggi su Total War: Warhammer e la mappa è davvero immensa, ancora più ampia di quella del Vecchio Mondo. Sono poi stati costruiti da zero i modelli di ogni singolo soldato e la mole di lavoro celata dietro agli Uomini Lucertola è enorme se pensiamo all'impegno necessario per modellare e animare Stegadonti, Bastiladonti e tutte le altre enormi bestie del serraglio. Tutti gli eserciti sono poi stati diversificati a dovere con meccaniche proprie e abilità speciali uniche, come vi avevamo già descritto in una nostra precedente anteprima. Non c'è molto da dire invece sul gameplay vero e proprio durante le battaglie, rimasto sostanzialmente invariato, rifinito con leggere modifiche e bilanciamenti alle routine comportamentali dell'intelligenza artificiale ma ben poco altro.
Jurassic Park
Una cosa che ci è piaciuta particolarmente di questo nuovo capitolo è la varietà di razze posizionate vicino al vostro punto di partenza. Nel primo Total War: Warhammer si passavano interi turni a combattere la fazione rivale confinante, ottenendo così scontri tutti molto simili tra loro. Questa volta, andando forse un po' contro logica ma migliorando il risultato finale, ci sono molte più razze che controllano i vari territori, offrendo una maggior varietà sia in termini visivi che di alleanze da stringere. Purtroppo sulla diplomazia il titolo mostra ancora il fianco, con richieste piuttosto insistenti circa trattati di pace insensati e atti di guerra improvvisi, un problema marginale ma ereditato dal primo capitolo e qui non ancora risolto. Altra nota dolente, purtroppo, è l'assenza dei combattimenti navali se non con la risoluzione automatica, una feature richiesta a gran voce dai fan ma che purtroppo non è riuscita ad arrivare in tempo per questo capitolo. Sono stati aggiunti poi piccoli ritocchi alla mappa, con rovine da esplorare in puro stile GDR con tanto di decisioni da prendere e ricompense basate sulle nostre scelte e c'è anche una gestione più accurata della fine del turno con suggerimenti su tutte le cose che è possibile ancora completare prima di dare il via libera ai nostri avversari guidati dall'intelligenza artificiale. È ora possibile colonizzare qualsiasi accampamento senza doversi limitare a quelli perfetti per la propria fazione, ovviamente soffrendo malus in caso di territori inospitali, e ci sono veramente tantissimi altri piccoli cambiamenti e ritocchi in questo secondo capitolo, troppi per parlarvi singolarmente di ognuno di essi. Diciamo solo che ne resterete soddisfatti e la sensazione di trovarsi di fronte ad un DLC dal prezzo gonfiato è molto, molto lontana.
Ottimo!
Ci sono buone notizie anche per ciò che concerne l'ottimizzazione generale del gioco. La grafica è rimasta pressoché invariata, ad eccezione delle foreste rese più rigogliose, ma sono stati ottimizzati i caricamenti, ora più veloci, e la stabilità generale. Su un PC di fascia media dotato di SLI 780 si gioca senza rallentamenti di sorta mantenendo tutti i settaggi ad alto con 60 fps e una risoluzione di a 1080p. Da qui si può salire agilmente per avere una miglior qualità con una componentistica superiore, lavorando sui molteplici settaggi avanzati: dalla nebbia volumetrica alla qualità delle texture, passando ovviamente dai filtri anti aliasing e riflessi.
L'unico rammarico è che non si sia lavorato meglio sugli incantesimi e sugli effetti speciali in generale che hanno ancora oggi quel sapore di posticcio che già si avvertiva nel primo capitolo. Dalle palle di fuoco alle tempeste di fulmini tutto è poco credibile sul campo di battaglia, compresi i nugoli di frecce che piovono sulle unità, da sempre molto poco affascinanti da vedere quando invece potrebbero essere quel piccolo balzello utile alla produzione per raggiungere l'eccellenza anche dal punto di vista visivo. Ultima nota, infine, per il supporto, che sarà come sempre mastodontico e continuativo nei mesi a venire, con una enorme campagna in arrivo nell'imminente futuro che unirà i mondi dei due capitoli, tutte le razze e le diverse meccaniche, per un'esperienza unica e davvero completa per un gioco basato sull'universo di Warhammer. Nell'attesa potrete decidere di buttarvi nelle partite online in multiplayer, o di affrontare una campagna in cooperativa tra i possessori di questo secondo capitolo: una divisione dei server che non abbiamo apprezzato completamente.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema operativo: Windows 10
- Processore: Intel Core i7-3770K
- Memoria: 16 GB di RAM
- Scheda Video: NVIDIA Geforce GTX 780 - SLI
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows 7 64Bit
- Processore: Intel® Core™ 2 Duo 3.0Ghz
- Memoria: 5 GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA GTX 460 1GB | AMD Radeon HD 5770 1GB | Intel HD4000 @720p
- Memoria: 60 GB di spazio disponibile
Requisiti consigliati
- Sistema operativo: Windows 7 / 8 (8.1)/ 10 64Bit
- Processore: Intel® Core™ i5-4570 3.20GHz
- Memoria: 8 GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 770 4GB | AMD Radeon R9 290X 4GB @1080p
- Memoria: 60 GB di spazio disponibile
Conclusioni
Total War: Warhammer II, fortunatamente, è un capitolo solido, capace di reggersi sulle proprie gambe e di spazzare via qualsiasi dubbio sulla sua legittimità di essere un capitolo stand alone piuttosto che una grossa espansione. Sulle quattro razze è stato svolto un gran bel lavoro e sono interessanti anche tutte le meccaniche aggiunte per l'occasione. Le uniche note dolenti ad oggi sono rappresentate dalla divisione netta dei server con i possessori del primo capitolo, e da un comparto grafico che poteva essere migliorato ulteriormente, soprattutto in termini di effettistica. La spesa, comunque, è più che giustificata visto che ad attendervi troverete una campagna immensa e centinaia di ore di gioco belle piene. Il supporto futuro è una garanzia, come già ampiamente dimostrato.
PRO
- Quattro razze inedite da scoprire
- Mappa di gioco enorme
- Tante nuove meccaniche interessanti
- Ottimizzazione migliorata
CONTRO
- La diplomazia ancora non funziona benissimo
- Ci aspettavamo qualche migliora anche sotto il profilo grafico