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La recensione di Battlefield 1: In the Name of the Tsar

La Russia scende in campo in questo nuovo DLC, senza esclusione di colpi!

RECENSIONE di Tommaso Valentini   —   15/10/2017
Battlefield 1: In the Name of the Tsar
Battlefield 1: In the Name of the Tsar
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Battlefield 1 ha avuto la fortuna e l'ardire di cambiare bruscamente periodo storico, una scelta che ad oggi ha sicuramente pagato. I giocatori, spinti dalla novità e dalle solide qualità della produzione sono stati attirati sui server, facendo registrare ottime vendite sin dai primissimi giorni e permettendo a DICE di recuperare terreno sull'ancora inarrivabile Call of Duty. Le due produzioni hanno preso ormai strade molto differenti, offrendo esperienze diametralmente opposte, ma c'è una cosa su cui ancora sembrano non riuscire a distaccarsi: il supporto post lancio. Dopo They Shall Not Pass ecco infatti arrivare un nuovo massiccio pacchetto a rimpolpare i contenuti di Battlefield 1, nel tentativo di mantenere viva la community e portare aggiunte a un titolo già di per sé corposissimo. Scopriamo insieme cosa cambierà per i veterani e cosa troveranno da oggi in avanti sui server le nuove leve.

La recensione di Battlefield 1: In the Name of the Tsar

Nella Russia più fredda

L'ultimo pacchetto di espansione va a concentrarsi sull'esercito russo e porta in dote una buona quantità di nuove contenuti. Sono infatti molteplici le armi aggiunte e ben sei le nuove mappe: Lupkow Pass, Albion, Galizia, Brusilov Keep, Tsaritsyn e Volga. Il DLC introduce anche, per la prima volta, i soldati femminili sotto l'esercito rosso russo, un'aggiunta ammirevole basata sul noto Battaglione della morte. Ognuna delle location fin qui citate è abbastanza unica e particolare, tanto da lasciare la propria impronta sul titolo, differenziandosi notevolmente da quelle viste nella versione base. Le mappe sono molto più aperte, perfette per i cecchini e sono tempestate di coperture, barricate e affossamenti, da utilizzare per avvicinarsi ai punti di controllo senza venir uccisi in modo clamoroso. La maggior ampiezza delle mappe è stata pensata anche per favorire le nuove lance in dotazione della cavalleria, divertentissime da usare e dal grande impatto scenico anche se purtroppo non efficaci come le vecchie spade. Il freddo glaciale dell'inverno russo viene ovviamente trasposto attraverso mappe ricoperte da una fitta coltre di neve, torrenti ghiacciati e una continua nevicata. DICE non poteva certo lasciare da parte nuovi veicoli ed ecco allora comparire all'orizzonte un nuovo bombardiere e una nuova nave per gli sbarchi da utilizzare come punta di freccia, da sfruttare per i respawn e come base di appoggio fissa. Non manca nemmeno un nuovo blindato dalla doppia postazione, con fumogeni e un cannone posteriore che richiede di girarsi di 180° ogni volta che si decide di fare fuoco . Su Brusilov Keep si riaffaccia anche il Behemoth treno, per una delle mappe migliori dell'intero pacchetto. Il gameplay risulta rapido e frenetico e non mancano gli scontri corpo a corpo così come quelli sulla distanza, per una location davvero vicinissima alla perfezione. Tsaritsyn prova invece ad offrire qualcosa di diverso e più personale, mettendo sul piatto solo tre punti di controllo in una mappa studiata appositamente per gli scontri caotici. La cattedrale posta nel bel mezzo della location è circondata da trincee e filo spinato, rendendo quasi impossibile prevedere da dove salteranno fuori i nemici di volta in volta e aumentando, conseguentemente, la tensione nel giocatore. Due mappe poste agli estremi di un'offerta molto variegata e completa.

Nuove modalità e operazioni

Non sono solo le nuove mappe a fare bella figura ma anche la modalità inedita chiamata Supply Drop riesce a divertire particolarmente. Sostanzialmente l'area di gioco verrà sorvolata da aerei di supporto che lasceranno cadere casse di rifornimento in punti casuali e al giocatore sarà richiesto di ottenerne il controllo coadiuvato dal proprio team. Non è sicuramente una modalità che vi terrà impegnati a lungo ma è comunque una buona distrazione dalla solita routine, un po' come lo è stata Piccioni da Guerra al lancio. A corredo di questa modalità arrivano anche due nuove operazioni: L'offensiva di Brusilov vede entrambe le parti lottare sulla campagna russa in Galizia in una battaglia su larga scala a 40 o 64 giocatori. La prima operazione può essere problematica per le forze russe, con uno spazio aperto da fronteggiare: incontrerete piccole aree di copertura, costringendovi ad adottare tattiche di aggiramento sempre molto pericolose. La seconda operazione, Red Tide, rappresenta invece la lotta tra l'esercito rosso comunista e l'esercito bianco zarista durante la rivoluzione russa. Prendendo posto dopo la guerra nel 1919, vede le due fazioni scontrarsi violentemente, versando sangue sulla loro stessa patria. A partire dal fiume Volga, in una delle mappe più grandi finora, l'Esercito Rosso si getterà all'assalto in una campagna coperta di neve, con la città di Tsaritsyn in lontananza pronta ad accogliere le fasi finali di questo epico scontro. DICE ha anche ascoltato attentamente la comunità, rielaborando il sistema di ricompense e ha riportato le specializzazioni all'interno del brand. Disponibile per classi e veicoli, questa feature è apparsa l'ultima volta in Battlefield 4 e permette di scegliere perk che migliorino la difesa, aggiungano bonus al movimento o riducano gli effetti della soppressione, tanto per citare i primi che ci vengono in mente. Alcuni di questi bonus sono specifici per determinate classi e possiamo solo consigliarvi di sperimentare il tutto e provarli sulla vostra pelle per trovare le combinazioni che meglio si adattano al vostro stile di gioco.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Multiplayer.it
8.5
Lettori (14)
8.2
Il tuo voto

Le nuove mappe arrivate con questo pacchetto sono varie e ben disegnate, così come le nuove armi e i veicoli. Si poteva curare con maggior attenzione la lancia della cavalleria ma nel complesso non ci si può certamente lamentare per i contenuti aggiunti. Purtroppo, ancora una volta, mancano nuove storie di guerra, un'occasione sprecata per approfondire ulteriormente uno degli aspetti interessanti di Battlefield 1, unico neo di un DLC molto, molto buono.

PRO

  • Un sacco di nuovi contenuti interessanti
  • Design delle mappe sempre al top
  • Ritornano le specializzazioni

CONTRO

  • Purtroppo nessuna aggiunta alle storie di guerra