C'è un nuovo iPhone che non ha registrato record di vendite, che non ha spinto i fan della mela morsicata a fare la fila di fronte agli Apple Store - magari passandoci addirittura la notte -, che non ha riempito per giorni interi le pagine sia della stampa specializzata che di quella generalista. Una sorpresa? Non proprio, considerando che in contemporanea alla sua presentazione è stato annunciato anche l'iPhone più rivoluzionario dall'epoca del primo modello. IPhone 8 è quindi inevitabilmente un prodotto nato all'ombra di iPhone X, e la sua collocazione all'interno dell'attuale catalogo degli smartphone di Cupertino non è nemmeno scontata o banale. Eppure è forse il telefono più maturo, affidabile e completo finora realizzato da Apple, un prodotto che tralascia il "fattore wow" in favore di una esperienza d'uso mai così fluida e completa.
Non emoziona ma convince
Dal punto di vista dell'aspetto non c'è molto da dire, perché di fatto iPhone 8 rappresenta la quarta iterazione del design introdotto inizialmente con iPhone 6 e poi corretto e modificato soltanto nei dettagli. La soluzione full screen o con cornice ultra ridotta, che sembra essere il trend principale destinato a segnare la strada per quanto riguarda gli smartphone in uscita nei prossimi anni per tutti i maggiori produttori, non è quindi un tratto che fa parte del bagagliaio di iPhone 8, che al contrario continua a proporre una ampia area attorno allo schermo soprattutto sui lati alto e basso. Questi ultimi alloggiano come al solito rispettivamente sensori, auricolare fotocamera anteriore sopra, e microfono e (soprattutto) tasto home sotto. Il destino del bottone che ha accompagnato oltre 10 anni di evoluzione degli smartphone di Cupertino sembra essere segnato, con la sua scomparsa praticamente certa in favore delle gesture su schermo per la gestione degli input e dell'integrazione futura del Face ID in tutte le linee di prodotto di Apple. Ci vorranno però ancora degli anni, visto che attualmente la società di Tim Cook offre ancora a catalogo iPhone 6s come device di ingresso della linea, pertanto non si tratterà affatto di una eliminazione repentina e rapida. Il tasto home di iPhone 8 ovviamente conferma la soluzione touch, anziché fisica, introdotta l'anno scorso, mantenendo intatto il sistema Touch ID di riconoscimento tramite impronta digitale. Velocissimo, affidabile, preciso, a patto come sempre di avere il polpastrello ben asciutto. La differenza principale e più "visibile" nel design di iPhone 8 è la scelta di sostituire il retro dello chassis in alluminio con il vetro, soluzione necessaria per poter integrare il metodo di ricarica wireless. Questo ha comportato un leggero aumento di peso, nella misura di 10 grammi per iPhone 8 e 14 per 8 Plus rispetto ai modelli precedenti, ma si tratta veramente di poca roba che difficilmente avvertibile nell'uso quotidiano. Le cover della serie 7 rimangono perfettamente compatibili. Per quanto riguarda quindi il discorso puramente estetico in merito a iPhone 8, e fatto salvo il riferimento ai criteri di gusto oggettivi, è indubbio come si tratti di un prodotto ancora oggi gradevole ma che inizia a sentire il peso degli anni sotto questo punto di vista e che, soprattutto con l'8 Plus, porta con sé dimensioni impegnative che rendono l'uso con una mano meno agevole. Ovviamente non c'è traccia del jack audio da 3.5mm, ormai ritenuto obsoleto da Apple: piuttosto che usare scomodi adattatori, meglio quindi scegliere un paio di cuffie wireless.
No OLED no cry
Anche spostando l'analisi sullo schermo non ci sono grandi novità da segnalare: Apple ha appena iniziato ad adottare la tecnologia OLED sul nuovissimo iPhone X, ragion per cui anche su iPhone 8 si ritrova il "solito" display IPS LCD Retina HD 4,7" da 1334x750 o 5.5" 1920x1080 su Plus. Si tratta comunque ancora oggi di uno dei migliori LCD in commercio, con una eccellente leggibilità anche sotto la luce diretta del sole, ragion per cui non ci si può troppo lamentare. La differenza rispetto al passato è legata all'integrazione della tecnologia True Tone, introdotta da iPad Pro, che permette alla temperatura dei colori e al bilanciamento del bianco di auto adattarsi in base alle condizioni di luminosità dell'ambiente. Il risultato è quello di una immagine generalmente dai toni leggermente più caldi, realistici e gradevoli; in ogni caso, qualora lo si preferisse, è possibile disattivare l'opzione tramite una apposita voce. Molto buona la qualità degli speaker stereo, ovviamente all'interno dei limiti invalicabili legati a dimensioni e vicinanza. Da segnalare la compatibilità con lo standard Bluetooth 5.0, utile come elemento "future proof" per i prodotti destinati a supportarlo, mentre si conferma il supporto a tutte le reti e frequenze standard. Sotto il cofano si trova invece il nuovissimo SoC A11 Bionic a 64 bit accompagnato dal coprocessore di movimento M11: si tratta dello stesso identico hardware montato da iPhone X, quindi lo stato dell'arte per quanto riguarda i chip Apple ad oggi. I benchmark ovviamente mostrano sensibili miglioramenti rispetto all'A10, ma nell'uso quotidiano è estremamente difficile riscontrare tangibili differenze rispetto a iPhone 7 che continua ad essere un device potente, veloce e perfettamente attuale. Ovviamente la presenza dell'A11 è più che altro una garanzia di ulteriore longevità del prodotto, anche se non sono in molti quelli che scelgono uno smartphone (Apple o di altre marche) per poi tenerlo fino alla fine del suo ciclo di vita, quindi si tratta di una considerazione inevitabilmente abbastanza fine a sé stessa.
Comparto fotografico
Passando poi alle fotocamere, anche quest'anno il sensore montato è un 12MP, che su Plus può contare su un doppio obiettivo con grandangolo e teleobiettivo che garantisce uno zoom ottico 2x. Si tratta di specifiche identiche alla precedente generazione, ma in realtà ci sono dei passi in avanti evidentemente legati al processo delle immagini e alle caratteristiche del sensore. Per esempio i colori appaiono ora più saturi, pur mantenendo quella ricerca del realismo e delle tinte naturali da sempre punto forte della componente fotografica dei device Apple. L'HDR sempre attivo di default garantisce una esposizione quasi sempre corretta, tanto nelle macro che con scatti di ambienti o paesaggi. Va detto che i risultati migliori si ottengono in buone condizioni di luce, laddove in situazioni meno favorevoli si riscontra una certa lentezza della messa a fuoco e un po' troppo di rumore. Notevole la capacità di registrare video a 4k a 24, 30 e 60 fps, con risultati veramente ottimi; allo stesso modo è vale la pena di evidenziare la capacità di catturare slow motion a 240 fps a 1080p, laddove il modello precedente si fermava a 720p. Identica all'anno scorso invece la fotocamera Facetime frontale, a 7MP, sempre ottima per selfie e videochiamate. Su iPhone 8 Plus inoltre, le maggiori capacità in ambito fotografico sono state sfruttate ulteriormente, un po' come avvenuto l'anno scorso con l'ottima modalità ritratto che riproduceva l'effetto bokeh. Stavolta, oltre ovviamente a confermare quest'ultima, è stata introdotta una ulteriore opzione chiamata "illuminazione ritratto", attualmente ancora (è il caso di sottolinearlo) in versione beta. Si tratta sostanzialmente di una serie di 4 filtri che in post processing simulano le condizioni di luce che solitamente vengono realizzate sui set fotografici professionali. Chiamati rispettivamente "set fotografico", "contouring", "teatro" e "teatro b/n", permettono in condizioni ottimali di migliorare i risultati con i ritratti dando maggiore risalto al soggetto. Le variazioni sono sensibili, ma quella più interessante sulla carta è senza dubbio "teatro": in questo caso infatti lo sfondo viene completamente oscurato, con un risultato che valorizza il soggetto al massimo. Purtroppo allo stato attuale ci vuole un certo impegno per trovare le condizioni di luce e di omogeneità dello sfondo tali da garantire un risultato ottimale, e soprattutto con "teatro" il software fa una certa fatica a scontornare in maniera soddisfacente il soggetto. È giusto comunque, come detto in apertura, dare a Apple il tempo di far uscire la modalità dalla beta prima di esprimere un giudizio definitivo.
Occhio al prezzo
Interessante infine il discorso legato alla batteria, la cui capacità è stata leggermente ridotta rispetto a iPhone 7: ciò nonostante, grazie all'ottimizzazione software e alle minori richieste energetiche del chip A11, si ottiene una autonomia pari a quella dei modelli dello scorso anno. Questo significa che con un uso normale si riesce a concludere tranquillamente la giornata, mentre il modello Plus garantisce tale sicurezza anche con un uso più intenso vista la batteria più generosa. Infine la questione prezzo, che per iPhone 8 è di 839€ per 64GB e 1009€ per 256GB; per iPhone 8 Plus invece la cifra diventa, a parità di tagli di memoria, rispettivamente di 949€ e 1119€. Soprattutto quest'ultimo arriva, a listino, fin troppo vicino al nuovo iPhone X che parte da 1189€ per il 64GB. Abbiamo però volutamente parlato di prezzo di listino perché, complice il maggiore interesse del pubblico nei confronti di iPhone X, si possono spuntare online delle scontistiche decisamente importanti che superano anche i 200€ nel momento in cui stiamo scrivendo per terminali con garanzia italiana. Sotto questa prospettiva iPhone 8 guadagna quindi un appeal particolare soprattutto per chi proviene da almeno un paio di generazioni indietro o per chi preferisce aspettare la seconda revisione di un device nuovo come iPhone X. Non sarà certo uno smartphone sorprendente nel senso letterale del termine, ma resta un dispositivo concreto, solido e affidabile come pochissimi altri in commercio.
Conclusioni
iPhone 8 senza dubbio non sarà lo smartphone di casa Apple più desiderato quest'anno, perché è inevitabile che le attenzioni della maggior parte del pubblico siano concentrate sul nuovo iPhone X. Caratteristiche tecniche al vertice della categoria e una esperienza d'uso estremamente rifinita e ottimizzata lo rendono però una scelta da tenere in seria considerazione per chi proviene da un device precedente a iPhone 7 e non è pienamente convinto dalla svolta del Face ID e dalla scomparsa del tasto home, o semplicemente chi desidera acquistare un iPhone di ultima generazione ad un prezzo interessante grazie alle scontistiche che è possibile scovare online rispetto al prezzo di listino.
PRO
- Esperienza d'uso molto rifinita
- Caratteristiche tecniche al vertice
- Fotocamera eccellente
- Sconti sul listino rendono il prezzo interessante
CONTRO
- Design datato
- Novità modeste rispetto a iPhone 7
- Dimensioni della versione Plus sempre impegnative