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La recensione al sangue di GUTS

Può un gioco essere allo stesso tempo orrendo e imperdibile?

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   21/11/2017
GUTS
GUTS
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GUTS è un picchiaduro a incontri davvero particolare. Racconta di una società iper-consumista del 2067 in cui il pubblico gode soltanto nel vedere spettacoli ultraviolenti. Tra questi c'è il GUTS, una specie di reality show in cui i partecipanti devono letteralmente smembrarsi a vicenda, cercando di diventare i campioni. Complessivamente nel roster ci sono nove personaggi giocabili, tutti degli psicopatici amanti del sangue e della violenza. Ad esempio Jack è un rude boscaiolo arrabbiato perché una multinazionale gli ha tolto il gusto di abbattere gli alberi, Risa è un'artista che usa il sangue delle creature viventi, tra le quali il suo micetto, per comporre le sue opere, Anita è uno spietato androide da combattimento, Maromba è un prete culturista che vuole ripulire il pianeta dai ciccioni, Samuel è un ex-soldato che ama combattere e non accetta un mondo senza conflitti e così via.

Il roster è formato da dei simpatici psicopatici
Il roster è formato da dei simpatici psicopatici

Tutti hanno i loro obiettivi, ma per riuscire a raggiungerli devono prima togliere lo scettro alla campionessa assoluta del GUTS, D.B. Judge, che per festeggiarne la cinquantesima edizione ha deciso di scendere direttamente in campo (traduciamo: è selezionabile anche lei).

Niente barra d’energia

Come dicevamo, GUTS è un picchiaduro a incontri, ma possiede delle meccaniche tutte sue. La più originale è l'assenza della barra d'energia, sostituita dagli arti dei personaggi. In GUTS infatti non vince chi mena di più, ma chi riesce a strappare braccia e gambe all'avversario. Il sistema funziona in questo modo: combattendo si carica la cosiddetta barra GUTS che, quando piena, consente di eseguire uno dei quattro attacchi GUTS a disposizione di ogni personaggio. Se il colpo va a segno e non viene in qualche modo parato, l'avversario perde un braccio o una gamba. Quando un personaggio è rimasto senza arti, basta un ultimo attacco GUTS per mandarlo all'altro mondo.

In realtà ci sono altri metodi per smembrare: i pericoli e le trappole, che sono abbastanza auto esplicativi e sono relativi agli scenari. Ad esempio un'auto in corsa che attraversa lo scenario è un pericolo, mentre una sega circolare è una trappola. Un terzo modo per privare gli avversari dei loro preziosi arti consiste nel lanciargli contro uno degli arti già strappati e rimasti sul campo di battaglia... oppure uno degli spettatori. Farlo costa la spesa di punti U, visibili nella parte bassa dello schermo. Questi ultimi si accumulano combattendo e sono utilizzabili anche: per curarsi, ossia per riattaccarsi uno degli arti perduti; per parare le mosse GUTS e per caricare immediatamente la barra GUTS. Altra caratteristica originale è l'assenza di un timer. Quindi i combattimenti possono andare avanti anche per diversi minuti. A regolarne la durata ci pensa D.B. Judge, che ogni tanto introduce delle nuove regole: ad esempio può far caricare le barre GUTS in automatico, così da rendere più frequente l'utilizzo di mosse GUTS; oppure può inibire le cure, o ancora può raddoppiare gli arti persi per ogni smembramento andato a segno e altro ancora. GUTS offre diverse modalità di gioco, che ricalcano quelle dei picchiaduro più famosi: due livelli di tutorial, la modalità allenamento, la campagna single player in cui bisogna sconfiggere tutti gli altri avversari e il match singolo.

Sangue ovunque
Sangue ovunque

Ci sono anche delle modalità multigiocatore, affrontabili sia in locale, sia online. Purtroppo non siamo riusciti a provare la modalità online, ancora sperimentale, per via dell'assenza cronica di altri giocatori. Il multiplayer locale, invece, offre la classica modalità 1vs1 e alcune variazioni delle regole che sono interessanti da provare, ma che lasciano un po' il tempo che trovano sulla lunga distanza.

Sublime e pieno di difetti

GUTS è un titolo allo stesso tempo sublime e pieno di difetti. Giocandolo ci si accorge presto che molte cose funzionano maluccio. Ad esempio il pessimo sistema di collisioni produce situazioni imbarazzanti, con colpi che vanno o non vanno a segno in modo spesso arbitrario. Soprattutto le mosse GUTS sono problematiche da questo punto di vista e causano più di qualche problema, in particolare quando ci si trova nelle fasi più concitate del match. Altro problema è l'intelligenza artificiale degli avversari, complessivamente efficace, ma in alcuni casi un po' deficitaria, che li spinge ad esempio a gettarsi dentro alle trappole senza motivo o a eseguire mosse GUTS a caso. Infine, la perdita degli arti causa un bel po' di confusione perché inibisce alcune mosse, modifica gli attacchi GUTS, e rende inapplicabili certe tattiche. Con il tempo e la pratica si riesce a compensare imparando tutte le varie possibilità, ma rimane comunque un grosso fastidio per diverse ore di gioco. Insomma, molte meccaniche di GUTS funzionano poco o nulla, i personaggi non sono molti e gli scenari sono solo quattro.

I personaggi sono decisamente sopra le righe
I personaggi sono decisamente sopra le righe

Oltretutto graficamente non è nemmeno bellissimo, con modelli 3D elementari, animazioni imprecise ed elementi di contorno di livello semi-amatoriale... eppure vi garantiamo che quando si entra nello spirito del gioco, non si riesce più a staccarsene. Sarà per il sangue che schizza da tutte le parti riempiendo completamente lo schermo, imbrattando scenari e personaggi; sarà per il gameplay nel suo complesso, che nel suo eccesso di brutalità riesce a coinvolgere e rilassare; sarà perché nonostante tutto ci troviamo di fronte a un titolo dalle meccaniche originali e, quindi, si tende a essere benevolenti nei suoi confronti; fatto sta che ci abbiamo giocato con grande piacere e ci siamo ritornati più volte sopra anche oltre il necessario. In particolare provato con un amico, GUTS è stato una grande esperienza. Insomma, ci troviamo di fronte a un titolo ambivalente, che desta immensa simpatia, riesce male un po' in tutto, ma complessivamente ci ha coinvolti e, in un certo senso, convinti: è difficile consigliarlo, ma è difficile anche sconsigliarlo.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i7-4770
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo Windows 10

Requisiti minimi

  • Sistema operativo Windows 8.1 64 bits
  • Processore Intel o AMD 3.0 Ghz
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video Intel HD Graphics 4000
  • DirectX 11
  • 6 GB di spazio su Hard Disk

Requisiti consigliati

  • Scheda video GeForce GTX 660 2gb

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (7)
7.4
Il tuo voto

GUTS è un gioco strano e non solo per i suoi contenuti. Ci sono pochi personaggi, alcune meccaniche sono state implementate in modo che non è ingiusto definire difettoso, l'azione è spesso confusa, per via di un sistema di collisioni approssimativo e a tratti frustrante, l'online è deserto e graficamente non è certo eccezionale, eppure ci si gioca con grandissimo gusto e ci si ritorna anche più volte. Sarà per via del sangue che schizza da tutte le parti, o per il roster formato da personaggi psicotici che non si prendono mai sul serio; oppure potrebbe dipendere dalle meccaniche di combattimento, che nella loro assurdità creano un'esperienza inedita e originale; fatto sta che si finisce per giocare con il sorriso sulle labbra e per esultare a ogni smembramento ben riuscito. Dopo qualche ora di prove si riescono a concepire anche delle strategie (non aspettatevi molto, comunque). Se poi avete qualche amico con cui condividerlo, potrebbe diventare il vostro gioco della vita. In fondo è normale desiderare di farsi a pezzi tra chi si vuole bene.

PRO

  • La meccanica di smembramento funziona bene
  • Sangue a fiumi
  • Ci si rimane incollati a prescindere

CONTRO

  • Sistema di collisioni da rivedere completamente
  • A volte sembra di giocare a caso
  • A volte si gioca a caso