La recensione di Superbeat: Xonic EX per Nintendo Switch

Sfortunata in occidente, abbandonata da Sony e diventata bersaglio di facili sfottò, PlayStation Vita è stata una piccola oasi felice per gli amanti dei giochi musicali. Dalla serie Project Diva allo spin-off di Persona 4, Dancing All Night, passando per il porting di Deemo, o per quegli ottimi Taiko Drum Master V e IA/VT Colorful mai pubblicati al di fuori del Giappone. E poi c'era Superbeat: Xonic, che combinando l'utilizzo dei tasti e del touch screen trovava la massima espressione portatile dell'eredità dei giochi Bemani. È per questo che l'arrivo di Superbeat: Xonic EX su Nintendo Switch ha attirato l'attenzione di tanti appassionati di rhythm game, un genere che sulla console Nintendo si è già timidamente affacciato con giochi come Voez e Deemo, ma che proprio con Xonic potrebbe intonare una musica tutta nuova.

Lunedì sera, la discoteca

Erede spirituale della serie DJMax, Xonic EX propone la ricetta tipica del genere: un flusso di tasti colorati che si avvicinano a ritmo di musica, la necessità di premerli col giusto tempismo e un moltiplicatore del punteggio da portare alle stelle. La particolarità sta nella disposizione delle note, che partendo dal centro si avvicinano verso entrambi i lati dello schermo. In questo modo è possibile giocare sia utilizzando i tasti dei Joy-Con (ognuno dei quali corrisponde a un canale), sia toccando direttamente le note sul touchscreen. Rispetto all'originale per PlayStation Vita, Xonic su Switch risulta leggermente meno intuitivo a causa della posizione invertita degli stick analogici sui due Joy-Con. Il modo più naturale per giocare su Switch sarebbe perciò quello di scollegare i due Joy-Con e impugnare la sola console come se fosse un tablet, ma sfortunatmaente Xonic su Switch soffre di una serie di fastidiosi problemi quando si tratta di tamburellare le dita sullo schermo, con alcuni input che non vengono correttamente rilevati rendendo pressoché impossibile realizzare lunghe combo. Gli sviluppatori hanno a più riprese rassicurato i fan sull'imminente arrivo di patch capace di risolvere l'errore, ma a oggi il problema persiste.

A prescindere che lo si giochi alla TV o in portabilità, col touch screen o coi tasti, Xonic EX resta un'esperienza sinestetica, trascinante, con cui vi troverete a battere il piede a tempo di musica mentre siete a casa o in metro. Le forme e i colori sullo sfondo pulsano, vanno a ritmo di musica e contribuiscono a rendere ogni traccia un viaggio sensoriale, sebbene - specialmente con alcuni brani - si sente la mancanza di un'opzione per disattivare gli effetti grafici, così da non rischiare distrazioni e focalizzarsi unicamente sul migliorare il proprio record. Semplice e lineare, il sistema di progressione dà sempre degli obiettivi a cui puntare e piccole ricompense che vanno oltre il semplice record in classifica: ogni volta che si completa una canzone si guadagnano punti esperienza, si sale di livello e si sbloccano nuove canzoni, effetti sonori e piccoli avatar che conferiscono dei bonus. Si può liberamente personalizzare la propria esperienza, impostando il livello di difficoltà, il tempo della canzone, il numero di canali o eventuali handicap, come note che scompaiono o che si presentano in maniera casuale. La varietà della tracklist è allo stesso tempo il punto di forza e la debolezza del gioco: le decine e decine di brani presenti spaziano dal K-Pop al rhythm&blues, dalla techno alla trance, passa per qualche pezzo dubstep e progressive metal, mettendo psytrance accanto a ragtime e rumba. C'è di tutto, e questo vuol dire da un lato avere un'esperienza musicale parecchio varia, dall'altro che (come sempre accade in questi casi) sarete obbligati talvolta a giocare brani che non incontrano i vostri gusti personali.