Come si fa a non adorare Genital Jousting? Da un lato la sua sboccatezza ci riporta agli albori del medium videoludico, quando non c'erano limiti dettati dal mercato e tutto era lecito, soprattutto nell'ambito dei personal computer; dall'altro è impossibile non provare immediatamente simpatia per un gioco che ci mette ai comandi di un pene, dandoci l'obiettivo di penetrare l'ano di altri peni. Peccato solo che l'entusiasmo duri dieci minuti, il tempo di un coito.
Sviluppato da Free Lives, lo stesso team dell'eccellente Broforce e dell'ottimo Gorn, Genital Jousting ha passato qualche mese in Accesso Anticipato (a partire da novembre del 2016), prima di essere lanciato in versione definitiva in questo strano inizio d'anno, con tanto di campagna single player narrativa inedita a fare da contorno alle modalità multigiocare (online e locale). All'inizio non volevamo crederci: una campagna single player narrativa? Ma se i protagonisti del gioco sono dei grossi peni che mirano a penetrarsi l'un l'altro... che storia ci verrà mai raccontata? Com'era prevedibile, la trama di Genital Jousting è un concentrato di situazioni assurde che si sviluppa attraverso una serie di mini sequenze coerenti tra loro. Nei panni di un pene maschio con problemi di autostima di nome John , dovremo provare a fare carriera e a trovare l'amore, prima di partecipare a una riunione tra vecchi compagni di scuola. Ovviamente i risvolti paradossali non mancano, così come non mancano le sequenze spassose, tipo quella del test dei vibratori o una scena romantica fatta di spruzzi e vetri rotti.
Cosa facciamo noi giocatori in queste sequenze? Ascoltiamo la voce narrante e muoviamo il pene (quello sullo schermo, ci raccomandiamo), facendogli svolgere alcuni semplicissimi compiti che vengono descritti nella parte bassa dello schermo. Non aspettatevi chissà cosa, perché di solito basta andare da un punto A a un punto B, oppure afferrare qualche oggetto, o con il glande o con l'ano, per risolvere la situazione... anche perché il protagonista non ha altre forme di interazione con il mondo che lo circonda. In fondo è un pene, non dimentichiamolo. L'avventura dura in totale un'ora e mezza e, più che coinvolgere con la sua storia, ordinariamente metavideoludica, intrattiene con delle simpatiche scenette che mettono John in situazioni sì stereotipate ma che, vissute dal punto di vista di un pene, sono indubbiamente divertenti. Innegabile anche che abbia un tema di base più profondo di quello che potrebbe sembrare, visto che tenta di riflettere sui fallimenti della vita, a partire da quelli scolastici, nonché sull'inutilità delle scelte nei videogiochi, scelte che di fatto sono soltanto strade alternative create dagli sviluppatori per darci un illusorio senso di libertà.
Certo, visti gli attori, è difficile prendere sul serio alcuni momenti che pretenderebbero di essere drammatici, ma non crediate che il problema sia solo nella rappresentazione. Molto peggio è il sistema di gioco, che non l'accompagna mai come dovrebbe.
E in multiplayer?
Oltre alla campagna narrativa Genital Jousting offre diverse modalità multigiocatore, che danno il meglio di esse quando si gioca con qualche amico dal vivo. Volendo è possibile giocare anche online, ma ormai di giocatori attivi sui server se ne trovano davvero pochini, quindi valutate bene la vostra condizione sociale prima di decidere di acquistarlo o meno. Le modalità multigiocatore sono tre: Party, in cui fino a otto partecipanti si confronto in vari minigiochi (una specie di Pong, una gara di pesi, una corsa tra le stelle a caccia di nuvole e pianeti da penetrare e così via) cercando di vincerne cinque; Traditional, in cui fino a otto giocatori devono provare a penetrarsi a vicenda, diventando più lunghi di livello in livello accumulando punti (l'obiettivo finale è superare una lunghezza prestabilita); Date Night, in cui due utenti devono svolgere diverse attività insieme per trovare l'amore (raccogliere fiori, andare al bowling, fare un picnic e altro ancora).
A prescindere dalla modalità in sé, Genital Jousting fa il suo dovere quando diventa puro caos, ossia quando i peni iniziano ad attorcigliarsi, penetrarsi e spruzzare... il problema è che tutto ciò intrattiene per qualche minuto e poi si finisce per passare inevitabilmente ad altro. Come dicevamo, più che un gioco Genital Jousting sembra uno scherzo e poco possono le belle e sinuose animazioni dei peni o l'emergere di qualche strategia dopo una manciata di partite per toglierci dalla testa questa impressione. Badate bene che non è soltanto una questione di ripetitività, ma di consistenza, caratteristica che manca quasi completamente al titolo di Free Lives.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-4770
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 10
Requisiti minimi
- Sistema operativo Windows 7 o successivo
- Processore Intel Core™ Duo o più veloce
- 4 GB di RAM
- 500 MB di spazio su Hard Disk
Conclusioni
Genital Jousting è uno scherzo riuscito, che però vale il tempo che dura (senza doppi sensi): poco. È vero che costa un'inezia, ma superato l'impatto iniziale, fatto di risatine e autocompiacimento per essere di fronte a un gioco pieno di peni, le varie modalità esauriscono il loro fascino nel giro di pochi minuti. In particolare ci aspettavamo di più dalla campagna, che invece si è rivelata essere soltanto un'accozzaglia di mini scene, in alcuni casi spassose, vero, ma fini a se stesse. Le uniche occasioni in cui il titolo di Free Lives rifulge sono quelle in cui si dispone di amici con cui giocare, perché è inevitabile che, di fronte a un simile spettacolo, l'atmosfera si surriscaldi immediatamente. Purtroppo affrontarlo da soli ha poco senso e anche puntare sull'online, che pur c'è, è una scommessa a perdere, visto l'esiguo numero di giocatori rimasto sui server. Insomma, l'idea è originale, per qualche ora diverte anche, ma svanisce subito dalla memoria. Buono per una festa, insulso come esperienza.
PRO
- Ci sono dei piselli che si penetrano
- Se avete degli amici offline con cui condividerlo, scatenatevi
- Tecnicamente ben realizzato
CONTRO
- Dura il tempo di un coito
- Fa sorridere, ma non appassiona
- La modalità campagna è insulsa