Non c'è due senza tre. Dopo aver sfornato Until Dawn: Rush of Blood all'arrivo di PlayStation VR ed essere tornati all'opera in tempi più recenti sul visore con The Inpatient, i ragazzi di Supermassive Games ci rifanno vivere un'avventura in primissima persona su PlayStation 4. Probabilmente con un pizzico di voglia di riscatto in aggiunta rispetto all'ultima occasione, dopo che proprio The Inpatient è stato accolto in maniera un po' freddina alla sua uscita avvenuta un mese e mezzo fa. A differenza dell'avventura ambientata nel Blackwood Sanatorium e in generale di Until Dawn, Bravo Team abbandona completamente le atmosfere angoscianti, per passare all'azione nuda e cruda di una coppia di soldati impegnati in una missione quasi impossibile. Per uscirne vivi, sarà necessario fare ricorso a tutta la nostra abilità nella mira.
Due contro un esercito
L'ambientazione di Bravo Team non brilla particolarmente per la sua originalità, mettendo a disposizione più che altro un pretesto per lanciare subito il giocatore nel bel mezzo della prima delle tante sparatorie che dovrà affrontare. Il gioco si apre infatti con una breve introduzione, in cui ci vengono presentati i protagonisti di Bravo Team: insieme alla presidente Toma, capo di una non meglio precisata nazione dell'Europa dell'est, troviamo le forze speciali che compongono la sua scorta, diretti verso il palazzo presidenziale. Mentre il convoglio attraversa un ponte, un attacco esplosivo guasta i piani di rientro: la donna viene portata via e solo due soldati sopravvivono, ritrovandosi sprovvisti di un mezzo di trasporto ma soprattutto esposti al caos di quello che ha tutti i connotati di un colpo di Stato. Senza poter contare su altri aiuti al di fuori del proprio compagno e di una voce collegata via radio, il giocatore deve così farsi largo a colpi di pallottole tra le linee di un intero esercito nemico. Pur senza distinguersi in modo particolare con chissà quale trovata, la trama di Bravo Team riesce a tenere viva la curiosità fino alla fine, lasciando anche spazio per una diramazione (utile anche in ottica Trofei) verso le battute finali. Sebbene non sia la storia l'aspetto principale di questo titolo non andremo oltre per evitare rovinarvi l'esperienza, passando invece a quantificare la durata della modalità principale del titolo targato Supermassive Games in circa quattro ore. Un quantitativo di tempo non alto se considerato in generale, ma al quale siamo ormai abituati quando si parla di titoli legati alla realtà virtuale. A favore di Bravo Team possiamo dire che in esso c'è comunque un largo margine di rigiocabilità: in primo luogo la missione può essere affrontata scegliendo tra tre diversi livelli di difficoltà, sia in modalità singola che con un amico collegato online. Non ci è stato possibile provare Bravo Team con un altro essere umano in quanto i server di gioco ovviamente non erano ancora popolati, facendoci quindi accompagnare dall'intelligenza artificiale che salvo rare occasioni si è comportata in modo impeccabile. Una volta completata la storia principale, è possibile affrontare anche una seconda modalità denominata Attacco a punti, nella quale tentare di ottenere il miglior punteggio possibile tra i vari livelli che compongono il gioco.
Copriamoci a vicenda
Le dinamiche di gioco di Bravo Team sono basate sul suo sistema di copertura, che lo rende così simile a uno sparatutto a binari. Simile ma non uguale, perché pur non potendosi muovere liberamente il giocatore ha la facoltà di scegliere dove ripararsi per affrontare i nemici, dando così a ogni scontro un aspetto tattico da non trascurare. Lanciandosi in mezzo alle forze avversarie si rischia infatti di ritrovarsi accerchiati e non sapere che pesci prendere, mentre viceversa la soluzione migliore sta spesso nell'interagire col proprio compagno (anche quello controllato dalla CPU, grazie ai comandi che possiamo impartirgli) per tentare di aggirare e sparpagliare i nemici. Le meccaniche funzionano bene, permettendo anche al giocatore di tornare sui suoi passi verso la posizione precedente nel caso in cui egli si renda conto di aver compiuto una mossa avventata. I sistemi di controllo compatibili sono tutti quelli previsti da PlayStation VR, anche se ovviamente una strizzatina d'occhio va all'Aim Controller con cui tra l'altro Bravo Team viene venduto in bundle. Con la periferica di mira il gioco offre senza dubbio la migliore possibilità di coinvolgimento, ma dobbiamo dire di esserci trovati piuttosto bene anche usando la coppia di PlayStation Move: in questo caso, Bravo Team prevede che si usino i due "gelati" in linea verso l'inquadratura della PlayStation Camera, simulando così la doppia impugnatura del fucile di turno, la cui tipologia si divide a seconda delle necessità tra un modello d'assalto, uno con rosa ampia a corta gittata e uno da cecchino. Chi per forza di cose può usare solo un DualShock 4 ha comunque la possibilità di puntarlo come se fosse un'arma, anche se in quest'ultimo caso tenere il controller davanti alla faccia finisce per sembrare effettivamente un pochino strano rispetto alle altre due soluzioni. Confermando la bravura di Supermassive Games nel destreggiarsi con la tecnologia di PlayStation VR, il sistema di puntamento di Bravo Team lascia ben poco spazio a sbavature, offrendo anzi un modo piuttosto valido per prodursi in colpi alla testa e altre azioni che in generale sono in grado di dare piena soddisfazione dopo uno scontro a fuoco.
Trofei PlayStation 4
Bravo Team porta con sé un totale di ventidue Trofei. Oltre al platino ottenibile centrando tutti gli altri obiettivi, ne sono presenti sette di tipo oro, nove argento e cinque bronzo. La maggior parte di essi può essere ottenuta in modo abbastanza tranquillo completando il gioco almeno una prima volta, ma per arrivare al cento per cento della raccolta sarà necessario tornare almeno in un'occasione a farsi largo nel mare di proiettili nemici.
Bravo, team
Da quanto scritto finora avrete capito che il lavoro di Supermassive Games ci ha piuttosto soddisfatti. Anche dal punto di vista tecnico, sfruttando al meglio le limitate possibilità grafiche di PlayStation VR rispetto alle immagini visualizzate sugli schermi tradizionali. Il pesante blur al quale ci eravamo abituati nelle prime uscite del visore di realtà virtuale sembra ormai poter essere mitigato a favore di una resa grafica che appare senza dubbio accettabile, senza particolari sbavature e con una buona cura per i dettagli. Sia negli ambienti esterni che in quelli interni, che Bravo Team alterna con buona scioltezza introducendo anche una certa varietà nel farci muovere tra vicoli stretti, tetti e corridoi di edifici di vario tipo. In termini di varietà si sarebbe forse potuto fare qualcosa in più per quanto riguarda i nemici, divisi tra soldati semplici e altri corazzati dotati di fucile a pompa, oltre agli immancabili cecchini. Il sonoro ci permette di sentire il fischio di ogni pallottola che passa sopra la nostra testa, ma soprattutto di poter godere di un doppiaggio completo in lingua italiana. L'unico difetto, a proposito di quest'ultimo, è che a volte le frasi della voce che ci guida vengono tagliate, come se il tempo a disposizione per pronunciarle fosse tarato sulla versione in lingua inglese.
Conclusioni
Immaginate di trovare riparo dietro lo sportello aperto di una macchina, e muovere la testa su o di lato per fare capolino da una copertura. Oppure di coprire il vostro compagno mentre si sposta verso una posizione migliore, o ancora di tirare il fiato e chiudere l'occhio sinistro per guardare in primissima persona dentro al mirino di un fucile da cecchino. Sono solo alcune delle dinamiche di Bravo Team, titolo che ci ha divertiti dall'inizio alla fine spingendoci poi anche a migliorare il nostro punteggio nella sua modalità a punti. Se l'azione è il vostro pane quotidiano e possedete PlayStation VR, questo è un titolo che non dovrete far scappare.
PRO
- Buona gestione dei controlli
- Divertente anche in singolo
- Diverse opzioni per rigiocarlo...
CONTRO
- ...ma poteva comunque durare un pochino in più
- Trama piuttosto banale
- Poca varietà nei nemici e assenza di "boss"