Il mondo dei videogiochi è fatto di continui ritorni. Soprattutto negli ultimi anni una certa insoddisfazione per il presente ha dato una grande importanza alla celebrazione del passato, moltiplicando i tentativi di ripartenze da modelli che si consideravano ormai dimenticati o, quantomeno, archiviati dalla storia del medium. Quello degli strategici in tempo reale è un genere che fino a nemmeno troppi anni fa era tra i più amati dal grande pubblico: in particolare gli anni a cavallo tra i due millenni hanno visto una quantità di uscite davvero impressionante. Spesso purtroppo si trattava di meri cloni del modello Dune 2, che si limitavano a migliorare nella grafica (nemmeno sempre) e a provare qualche meccanica di gioco inedita, senza però crederci fino in fondo.
Uno dei pochi titoli che provò e riuscì a rompere gli schemi fu sicuramente Age of Empires della mai troppo compianta Ensemble Studios, che al classico modello di gameplay fatto di raccolta delle risorse e accumulo di truppe sempre più potenti, aggiungeva elementi presi di peso dalla serie Civilization, in particolare sul fronte dello sviluppo tecnologico delle fazioni. Il risultato fu per molti versi eclatante, sia qualitativamente, sia per le vendite, tanto da far nascere un vero e proprio filone secondario degli RTS. Filone cui appartiene di diritto Empires Apart degli italiani DESTINYbit, che tenta di dire la sua ripartendo proprio da quell'esperienza.
Schermaglie tra civiltà
Chiariamo subito un punto importante: nonostante siano presenti diverse modalità per giocatore singolo, Empires Apart è un titolo pensato soprattutto per essere vissuto online. Non che fare qualche partita da soli non possa essere fruttuoso e non possa dare soddisfazioni: in particolare le classiche schermaglie sono molto utili per chi volesse sperimentare le varie fazioni prima di sfidare altri esseri umani. Rimane comunque il fatto che l'assenza di una campagna vera e propria e la struttura di gioco stessa chiamino a gran voce verso la competizione. Comunque è giusto spendere qualche parola sulle diverse modalità single player, che del resto sono identiche nelle parti essenziali a quelle multiplayer.
La modalità principale è "Schermaglia", in cui il giocatore deve scegliere una tra le sei civiltà disponibili (arabi, aztechi, bizantini, cinesi, francesi e mongoli) e affrontare un massimo di altri sette avversari su mappe di diverse dimensioni, ambientate in sette differenti biomi. In fase di configurazione della partita si può anche selezionare uno tra quattro obiettivi di vittoria: Assassinio, in cui si vince uccidendo gli eroi avversari; Conquista, in cui per avere la meglio bisogna distruggere i municipi nemici; Diplomazia, una variante di Conquista in cui si vince alleandosi e Assassinio di diplomazia, una variante di Assassinio sempre incentrata sulle alleanze. Le sei civiltà sono molto diverse tra loro, fermo restando che tutte seguono una loro linea di sviluppo specifica che gli dà accesso a unità migliorate, nuove tecnologie militari e diversi edifici. In generale appartengono a tre diverse filosofie: difensiva (bizantini e francesi), che favorisce l'arroccamento con accumulo di truppe; tecnologica (cinesi e arabi), in cui lo sviluppo dà accesso a truppe futuribili; aggressiva (aztechi e mongoli), in cui le sorti della civiltà sono legate alla guerra, ossia più si combatte, più si cresce.
Come dovrebbe essere chiaro, le tre filosofie corrispondo a tre stili di gioco molto diversi, che si rivelano più o meno efficaci a seconda delle situazioni e degli avversari. Le altre due modalità per giocatori solitari sono Sopravvivenza - in cui scelta una civiltà bisogna riuscire a sopravvivere il più a lungo possibile alle orde avversarie - e Sfide, in cui bisogna superare sei piccole sfide per ogni civiltà. Ad esempio si deve riuscire a sopravvivere pur essendo in inferiorità numerica, oppure bisogna resistere a una carica della cavalleria utilizzando solo sacerdoti, o ancora bisogna uccidere dei coloni difesi dalla cavalleria. In generale le sfide sono molto brevi e funzionano come dei veri e propri puzzle, in cui bisogna incastrare le mosse giuste per riuscire a farcela.
Meccaniche fondamentali e modalità online
Le meccaniche di gioco fondamentali di Empires Apart sono molto semplici da spiegare e da padroneggiare. Se si sono già giocati altri titoli simili si può addirittura saltare il tutorial, tanto sono dirette. All'inizio si dispone di un municipio, il nostro centro di comando, e di un manipolo di coloni. Questi ultimi possono essere impiegati nella raccolta delle risorse (cibo, legname, rocce, oro e così via) o nella costruzione di edifici, che servono per generare truppe, per dotarsi di nuove tecnologie, per aumentare il numero massimo di unità assoldabili e per altro ancora. Ci sono anche delle costruzioni prettamente difensive come staccionate, mura e torrette, che garantiscono una maggiore resistenza agli attacchi degli avversari. Oltre che per costruire edifici, le risorse vanno accumulate per sbloccare i vari progressi tecnologici.
In caso di presenza di specchi d'acqua, è possibile anche realizzare porti e unità navali. In particolare due biomi, Mare Nostrum e Isole, sono pensati per rendere al meglio gli scontri marini. In generale l'intelligenza artificiale offre una buona sfida, soprattutto ai livelli di difficoltà più elevati. Solitamente la tattica di accumulo di un grosso esercito (il più vario possibile) paga, anche se conviene gestirlo dividendolo in gruppi di unità specifiche, così da poterle gestire più velocemente quando la situazione si fa confusa. Orientativamente basta considerare alcune tattiche base, incentrate su un sistema di equilibri alla "sasso, carta e forbice", per avere la meglio sugli avversari virtuali, mentre con quelli umani molto dipende da chi ci si para innanzi (fermo restando che i rapporti di forza tra le truppe sono identici). A parte alcuni problemi di pathfinding, non c'è molto da segnalare in termini di difetti dell'intelligenza artificiale. Da segnalare che alcuni dei bug presenti nelle vecchie versioni sono stati risolti con i vari aggiornamenti (al momento di scrivere questa recensione era disponibile la versione 1.0.4), quindi sarebbe ingiusto citarli come difetti. Parlando di modalità online, Empires Apart offre sostanzialmente delle schermaglie, configurabili esattamente come quelle single player. L'unica variante è la possibilità di prendere parte a delle partite classificate uno contro uno, che fruttano punti per la classifica globale.
Attualmente i server non sono popolatissimi. Pur non trattandosi di un difetto attribuibile al gioco, siamo costretti ad avvertirvi, perché giocare online significa fare lunghe code per poi affrontare persone molto forti. Se non volete scappare immediatamente in preda alla frustrazione, vi consigliamo di allenarvi per qualche ora da soli, cercando di acquisire dimestichezza con il sistema di gioco e di battere la CPU al livello di difficoltà più elevato; oppure di dedicarvi all'apprendimento dell'online insieme a qualche amico. Dal punto di vista tecnico non c'è molto da dire. La grafica di Empires Apart è caratterizzata da uno stile low-poly ben realizzato, che garantisce una fluidità ineccepibile anche su sistemi non proprio recentissimi. L'inquadratura isometrica, zoomabile e ruotabile alla bisogna, è funzionale al gameplay ed è negli standard del genere. In conclusione, nonostante la semplicità complessiva, è innegabile che Empires Apart sia piacevole da vedere, in virtù soprattutto delle azzeccate scelte cromatiche e della varietà di edifici, truppe e scenari.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-4770
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 10
Requisiti minimi
- Sistema operativo Windows 7 64bit
- Processore Intel Core i5 2.7ghz o equivalente
- 4 GB di RAM
- Scheda video Geforce GTX 560 o equivalente
- DirectX 11
- 1896 MB di spazio su Hard Disk
Requisiti consigliati
- Sistema operativo Windows 10 64bit
- Processore Intel Core i7 3.4ghz o equivalente
- 8 GB di RAM
- Scheda video GeForce GTX 960 o equivalente
Conclusioni
Empires Apart è uno strategico in tempo reale ben realizzato, che soffre di un problema tipico di molti giochi essenzialmente online, pubblicati per qualche mese in Accesso Anticipato: la carenza di giocatori abbordabili per i neofiti. Per il resto è difficile trovargli dei veri e propri difetti, a parte una certa carenza di contenuti. DESTINYbit ha scelto di concentrarsi su alcuni aspetti, che ha curato benissimo, così da evitare di disperdere le energie per abbozzare mille caratteristiche, senza però portarle a compimento. Insomma, ci troviamo di fronte a un buon epigono di Age of Empires, che vi consigliamo soprattutto se i problemi descritti nella recensione non vi preoccupano più di tanto.
PRO
- Meccaniche base rifinite
- Buona configurabilità delle partite, online e offline
- Fazioni varie e ben caratterizzate
CONTRO
- Il single player è sostanzialmente una grossa modalità di allenamento
- Qualche problema di pathfinding dell'intelligenza artificiale