Tra tutti i giochi di carte usciti negli ultimi anni sulla scia del successo tracciata da Hearthstone, The Elder Scrolls: Legends è stato forse quello con meno seguito, surclassato dal ben più originale Gwent. Eppure sottovalutare la produzione di Dire Wolf Digital e bollarla come semplice clone degli altri titoli sarebbe estremamente sbagliato, anche solo per la doppia divisione del tavolo da gioco in grado di proporre nuove strategie interessanti. Sicuramente la community di TES non è così numerosa come quella degli altri nomi appena citati ma è comunque parecchio attiva e in rete non si fa fatica a trovare liste o strategie per competere online. La produzione, tuttavia, soffre molto la sua giovane età ed oggi siamo qui a trattare la seconda grossa espansione arrivata sui server ufficiali, un'espansione che porta il nome di Casate di Morrowind e che cerca a modo suo di prendere ancora più distacco dai competitor proponendo meccaniche nuove e un cambiamento sostanziale alla costruzione dei mazzi.
Più spazio alle idee
Le Casate di Morrowind introduce su The Elder Scrolls: Legends la bellezza di 149 carte sfavillanti, ma la caratteristica più importante tra tutte è l'aggiunta di carte da tre attributi, che vanno a variare fortemente il meta e, soprattutto, il deck building. È un concetto nuovo e distante da tutti gli altri giochi di carte, laddove si cerca sempre di costruire un mazzo con il minor numero possibile di carte e, di conseguenza, variabili per controllare meglio la gestione dello scontro. Morrowind invece ribalta questo concetto, offrendo al giocatore la possibilità di portare il suo mazzo da un minimo di cinquanta a un minimo di settantacinque carte, requisito necessario per poter inserire creature e abilità dai triplici attributi. C'era da capire dunque se aumentando del 33% il volume del mazzo, si sarebbe comunque riusciti ad essere competitivi e la risposta non si è fatta attendere, con mazzi che riescono a tenere testa a quelli da due attributi riuscendo addirittura a scalare le classifiche della ladder. C'è da considerare anche l'altra faccia della medaglia, laddove su Hearthstone un mazzo da trenta carte è facilmente ottenibile, sacrificando un po' di polvere arcana eventualmente per craftarsi le leggendarie mancanti, per averne uno competitivo da settantacinque carte su The Elder Scrolls: Legends bisognerà faticare molto di più, una scelta forse poco adatta per chi, magari, aveva intenzione di iniziare a cimentarsi ora al gioco di carte targato Bethesda. Prendendo in considerazione pro e contro, la nuova meccanica risulta comunque interessante e offre quella freschezza indispensabile per lasciare abbastanza spazio per la sperimentazione, pur mantenendo solide basi del gameplay: a conti fatti quindi un successo.
Si può giocare anche in singolo!
Uno degli elementi più interessanti aggiunti su The Elder Scrolls: Legends era la possibilità di affrontare puzzle singleplayer dove mettere alla prova la propria intelligenza, con obiettivi da raggiungere in partita prefissati non sempre così scontati o semplici, anzi. Per la gioia di tutti i geni là fuori ecco allora tornare un ricco aggiornamento per questa feature, con l'intento specifico di insegnarvi il significato delle nuove keyword aggiunte. Complotto, Adunata, Tradimento e Esaltazione non sono nulla di particolarmente rivoluzionario ma bene si sposano con le meccaniche delle carte base già presenti, aggiungendo un livello di difficoltà che mancava al titolo. Complotto sostanzialmente funziona come le carte combo di Hearthstone, permettendovi di attivare un'abilità particolare nel caso in cui abbiate giocato un'altra carta in quel turno; Esaltazione invece vi garantisce bonus extra spendendo magicka supplementare al costo della carta; Tradimento vi obbliga a sacrificare un'altra creatura per attivarne l'effetto mentre Adunata potenza le carte nella vostra mano ogni qual volta una creatura con questo particolare potere attacca il nemico.
Le interazioni sono buone e interessanti e seppur non stravolgendo il mondo dei giochi di carte ci siamo trovati a divertirci particolarmente mentre creavamo mazzi che includessero queste nuove Keywords. Chiudiamo questa recensione, su cui c'è davvero poco da dire ma che ha un buon valore generale facendo due considerazioni sul numero di carte attualmente presenti su The Elder Scrolls: Legends. Con l'arrivo delle Casate di Morrowind il numero totale di carte sale a circa 900 unità, una quantità limite per poter tenere sotto controllo combinazioni e sinergie. Dalla prossima espansione ci aspettiamo quindi che qualcosa, nel formato di TESL venga cambiato, con alcune carte che per forza di cose dovranno entrare in rotazione per lasciare che il gioco cambi velocemente meta e si rivoluzioni, una possibilità tuttavia che al momento non è prevista all'orizzonte. L'unica alternativa sarebbe quella di continuare a puntare a mazzi di carte sempre più numerosi, così da aumentare il numero di pescate necessarie per attivare le combo e abbassarne le percentuali di riuscita.
Conclusioni
The Elder Scrolls: Legends le Casate di Morrowind è una buona espansione, che cerca di andare sul sicuro proponendo Keyword efficaci seppur non originali. La meccanica che più avrà impatto sul gioco, si spera, è invece la possibilità concessa dalle carte multi- attributo di creare mazzi da settantacinque carte minimo, situazione che ha già dimostrato di poter funzionare con il mazzo Tribunal e che apre ora nuovi scorci interessanti sul meta. Ottima anche l'aggiunta dei nuovi enigmi, seppur in gran parte a pagamento, capaci di regalarvi diverse ore di gioco in solitaria.
PRO
- Le nuove meccaniche aggiungono profondità...
- Nuovi enigmi...
- I nuovi mazzi multi attributo sono interessanti
CONTRO
- ...pur non essendo inedite nel mondo dei CCG
- ...anche se la maggior parte a pagamento