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Little Witch Academia: Chamber of Time, la recensione

L'Accademia Luna Nuova non ospita solo lezioni di magia, ma anche picchiaduro a scorrimento

RECENSIONE di Simone Pettine   —   15/05/2018
Little Witch Academia: Chamber of Time
Little Witch Academia: Chamber of Time
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Bandai Namco continua con la sua lodevole opera di trasposizione: prima si sceglie un anime (o un manga) abbastanza famoso degli ultimi anni, poi si pensa al genere videoludico adatto per ospitarlo, ed ecco il primo capitolo della serie che sbarca su PC e PlayStation 4. Qualche mese fa è toccato a The Seven Deadly Sins, e adesso è il turno di un'altra serie forse meno nota ma altrettanto meritevole di attenzione: Little Witch Academia. L'operazione questa volta forse è stata resa anche un po' più complessa dal punto di partenza frammentato: Little Witch Academia è nato prima come una coppia di cortometraggi realizzati da Trigger Inc, in seguito rivisti per realizzare due serie anime disponibili su Netflix dalla scorsa estate, e quindi tre serie manga curate dalla casa editrice giapponese Shūeisha. Ad ogni modo, se avete già avuto modo di gustare le avventure di Akko e compagnia all'Accademia Luna Nuova, è davvero difficile che Little Witch Academia: Chamber of Time non riesca a scaldarvi almeno un po' il cuore.

Un momento, questa non è Hogwarts

Little Witch Academia racconta le avventure della giovane Akko: dopo aver visto dal vivo le imprese di Lady Chariot, bellissima e affascinante strega, la ragazza si iscrive a sua volta all'Accademia Luna Nuova per seguire le orme del suo idolo e diventare altrettanto in gamba; il suo sogno, tanto per sottolineare la morale "facciamo cose belle perché è bello farle", è rendere felici le persone. Ma c'è un problema di fondo: Akko non ha alcuna predisposizione per la magia e per quanto entusiasta, esuberante e dotata di buona volontà di rivela sin da subito pasticciona, svogliata e incapace di eseguire i più semplici incantesimi. Nel corso delle due stagioni della serie anime al momento disponibili riesce comunque a farsi un sacco di amici, a divertirsi nella vita all'accademia e a sopravvivere ad una serie di avventure che la portano comunque a capire che anche lei può avere un futuro come strega: basta avere buona volontà. Questa premessa, priva di alcun tipo di spoiler, vi darà qualche idea del contesto all'interno del quale verrete gettati fin da subito da Bandai Namco: la storia di Little Witch Academia: Chamber of Time ha inizio con la conclusione del primo anno scolastico all'Accademia Luna Nuova, quando la prima buona dose di avventure di Akko si è già conclusa.

Little Witch Academia: Chamber of Time, la recensione

Dare per scontato tutti gli avvenimenti precedenti può far pensare a un senso di confusione, soprattutto per chi si è ritrovato il videogioco tra le mani senza sapere niente del brand, ma state tranquilli perché nulla è stato lasciato al caso: nelle prime ore di gioco il titolo permette di esplorare il passato dei personaggi principali, tra i quali ovviamente Akko, Sucy e Lotte, venendo così a conoscenza tramite brevi filmati a disegni animati del loro carattere, delle loro aspirazioni e delle loro azioni precedenti. La narrazione retrospettiva avviene per voce di Akko, che la rende in questo modo estremamente simpatica, originale e buffa; il tutto ci è sembrato ben curato, così come l'idea di raccontare una storia di Little Witch Academia completamente inedita, che ruota attorno ai misteri dell'Accademia e al ritrovamento della Sala dell'Horologium. Quando Akko, messa in punizione per l'ennesima volta, scopre questa misteriosa stanza nascosta nella biblioteca dell'Accademia, le cose non saranno più le stesse per lei e le sue amiche: il tempo si è fermato, spingendo tutti a rivivere (apparentemente per sempre) le ultime 24 ore. Riuscirà Akko a scoprire l'origine dell'Horologium e a interrompere il loop infinito in cui ha gettato Luna Nuova?

Trofei PlayStation 4

Little Witch Academia: Chamber of Time presenta un succoso elenco di trofei su PlayStation 4, tra i quali ben sette Trofei d'oro e l'ambito Platino. Per il momento non sembrano esserci obiettivi mancabili, e l'ottenimento di tutti i trofei dovrebbe richiedere "semplicemente" il completamento di tutti i dungeon, oltre al reperimento dei vari collezionabili nascosti qua e là per Luna Nuova. Una sfida decisamente abbordabile, dove l'unico ostacolo sarà la quantità di tempo richiesta.

Alle streghe piacciono i picchiaduro a scorrimento

Come già accaduto con The Seven Deadly Sins: Kinghts of Britannia, anche in questo secondo titolo Bandai Namco ha cercato per quanto possibile di inventarsi qualcosa di fresco e originale, che in qualche modo non sapesse già al primo impatto di "già visto altrove". Little Witch Academia: Chamber of Time è diventato così un curioso ibrido tra il gioco di ruolo, l'adventure generico, e soprattutto il picchiaduro a scorrimento: come facciano questi elementi a collaborare tra di loro senza bruciare il minestrone non è chiaro, tutto quello che possiamo dirvi è che le avventure di Akko non solo ci hanno divertito per diverse ore, ma che ci hanno anche messo di fronte di volta in volta a soluzioni nuove e inaspettate. Proprio come Akko, ci ritroviamo a vivere la routine giornaliera all'interno dell'Accademia Luna Nuova, esplorandone pian piano ogni stanza, corridoio e luogo segreto: potremo fermarci a chiacchierare con i compagni di corso (tutti volti noti dell'anime ovviamente), scorrazzare con la buffa andatura della protagonista per le aule, origliare le conversazioni di gruppetti di studenti, il tutto mentre seguiamo la "trama" delle nuove avventure di Akko. Non tutti i vari edifici sono naturalmente disponibili fin dall'inizio, e di volta in volta noteremo oggetti con i quali non possiamo per il momento interagire: dovremo prima sbloccare gli incantesimi della protagonista, utili anche per completare missioni secondarie assegnateci dai personaggi non giocanti (principalmente gli insegnanti). Alla nostra adorata Ursula si è rotto un secchio d'acqua? Un bell'incantesimo di riparazione fa al caso nostro... uno di quelli che persino Akko è capace di lanciare.

Little Witch Academia: Chamber of Time, la recensione

Se tra una missione e l'altra ci ritroviamo a chiacchierare, camminare, correre e leggere tante righe di conversazione nei dialoghi tra i personaggi, dal momento in cui apriremo le porte della Sala dell'Horologium attiveremo la seconda modalità di gioco di Little Witch Academia: Chamber of Time: il picchiaduro a scorrimento. Bandai Namco ci teletrasporta, in un party di tre giocatori (due dei quali controllati dall'intelligenza artificiale) all'interno di dungeon esotici e misteriosi, dove il nostro obiettivo sarà quello di arrivare incolumi alla fine del percorso eliminando tutti i nemici sul nostro cammino. Se cercate un livello di difficoltà in grado di mettervi alla prova, però, non è di certo a Little Witch Academia: Chambers of Time che dovreste guardare: Bandai ha pensato al titolo come una gradevole avventura anche per i più piccoli, o comunque da giocare in famiglia. Non siamo mai stati davvero in difficoltà contro un boss o un nemico particolare, non ci siamo mai davvero persi e in generale qualsiasi attacco lanciato al momento giusto faceva il suo dovere.

Little Witch Academia: Chamber of Time, la recensione

Da questo punto di vista è bene sottolineare che per quanto colorati e diversi tra di loro, i dungeon non spiccano certo dal punto di vista del level design: il percorso è sempre piuttosto lineare, i nemici deboli, gli attacchi del nostro personaggio più o meno simili, anche se distinti tra leggeri e caricati; ovviamente ci sono le magie speciali da attivare con L1+R1 e una certa combinazione di tasti, e per fortuna lo stile di combattimento cambia in minima parte a seconda del personaggio selezionato (un buon numero delle amiche di Akko si rivela giocabile nelle fasi picchiaduro). Nonostante una difficoltà praticamente assente e un'estrema semplicità delle meccaniche di base di ogni modalità di gioco proposta, il mix di proposte di Little Witch Academia è comunque interessante e valido, considerato ovviamente per quello che vuole essere il titolo: l'occasione di scoprire le avventure della serie dal punto di vista del medium videoludico lasciandone intatto il carisma e l'atmosfera, in modo che il tutto resti accessibile a qualsiasi tipo di giocatore. Sappiate anche che è presente una modalità multigiocatore sia online che offline, ma che verrà aggiunta con la day one patch: non siamo quindi riusciti a provarla per il momento, anche se siamo a conoscenza che permetterà di affrontare i dungeon non solo nella modalità classica prevista dall'avventura principale, ma anche in quella Infinite Dungeon con cui procedere via via sempre più in profondità e contro creature più potenti.

Conclusioni

Multiplayer.it
ND
Lettori (1)
5.0
Il tuo voto

Little Witch Academia: Chamber of Time è pensato naturalmente per i fan della serie, ma si mostra adatto anche per tutti i nuovi arrivati. Le sue meccaniche si incontrano tra il JRPG e il picchiaduro a scorrimento, in un mix semplificato e raramente in grado di proporre sfide interessanti, ma comunque fresco, immediato e divertente. Il titolo è stato realizzato con estrema cura, e restituisce perfettamente le atmosfere, i personaggi e le situazioni di Little Witch Academia: con questo punto di partenza siamo davvero curiosi di scoprire se e come si evolverà l'offerta in vista di un possibile secondo capitolo... magari la prossima volta potremo impersonare anche Lady Chariot?

PRO

  • Estremamente fedele alla serie anime
  • Un mix interessante di diverse modalità di gioco
  • Ci sono tante cose da fare, e serve parecchio tempo per farle tutte

CONTRO

  • Come picchiaduro è davvero molto semplificato
  • Non tutti i personaggi sono giocabili
  • Qualche piccolo rallentamento durante l'esplorazione dell'Accademia