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Sembra piombo ma non è, serve a darti l'allegria

Uno spin-off totalmente gratuito della serie Battlefield è disponibile su PC e, dopo averlo provato a fondo, queste sono le nostre valutazioni.

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   20/07/2009
Battlefield Heroes
Battlefield Heroes
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È guerra, ragazzi, ma è una guerra fischiettata e combattuta su mappe solari che sembrano uscite da una puntata dei Teletubbies, con tanto di campi di grano rigogliosi, fari un po' ovunque, un relitto di una nave su una spiaggia e delle città che sembrano uscite dalla pubblicità di una cioccolata svizzera. Scelta la fazione e scelta la specializzazione del personaggio, si può entrare in gioco e iniziare a sparare. Lo scopo è quello di conquistare i punti di controllo della mappa, sottraendoli al nemico.

Sembra piombo ma non è, serve a darti l'allegria

Vince la squadra che riesce a conquistarli tutti o quella che azzera il punteggio della squadra nemica. Le armi a disposizione variano da classe a classe; ci sono fucili da cecchino, mitragliatori, fucili a pompa, lanciarazzi e così via. Peccato che con qualsiasi arma uccidere un nemico sia questione di pazienza più che di abilità, visto che ci vogliono molti colpi anche sparando a bruciapelo. Inoltre, non aspettatevi un ritmo dell'azione troppo sostenuto, poiché i personaggi si muovono con una certa tranquillità.
Giocando e accumulando i cosiddetti punti valore, è possibile acquistare gingilli più prestanti rispetto a quelli standard. Inoltre, eliminando i nemici e conquistando punti di controllo si accumulano punti esperienza che fanno salire il personaggio di livello, permettendogli di accrescere delle abilità, come la corsa rapida o lo scudo.

I Battlefunds

Battlefield Heroes è sì gratuito, ma volendo è possibile spendere soldi veri per acquistare i Battlefunds, i quali, fortunatamente, non danno vantaggi di gioco rispetto agli altri giocatori, ma sono soltanto un modo per acquistare indumenti personalizzati per il personaggio. Volete un paio di pantaloncini cool per la vostra spia? Beh, non avete che da pagare.

Pensato per tutti

Il grosso limite di Battlefield Heroes è che è stato pensato veramente per tutti, sì, ma per tutti chi? Senza voler fare gli snob, ci chiediamo quanto un prodotto simile possa divertire l'utenza più scafata, ovvero tutti quelli che mangiano pane e sparatutto online giornalmente. Il problema non è soltanto l'aver livellato verso il basso tutti gli elementi che rendono uno sparatutto online degno di essere giocato, ma il come li si è livellati. Diciamolo chiaramente: i personaggi lenti, la grande quantità di colpi necessari per eliminare un nemico, le armi deboli e poco soddisfacenti e la mancanza di qualsivoglia possibilità di combattere in modo un po' più tecnico, rendono Battlefield Heroes piatto e poco dinamico e, dopo l'eccitazione iniziale per i punti esperienza e le armi acquistabili, si cominciano a rimpiangere i titoli a pagamento come Unreal Tournament III o Team Fortress 2, per non citare il classico Counter-Strike o un qualsiasi altro capitolo della stessa serie Battlefield. Anche Quake Live, esso stesso gratuito, molto più vecchio sia tecnicamente che nel concept, gli è una spanna sopra.

Sembra piombo ma non è, serve a darti l'allegria

Inconsistenza di fuoco

Si dirà che si può sopperire alle carenze elencate cercando di sviluppare il gioco di squadra, ma non è così. Nonostante la presenza di vari personaggi con diversi ruoli ed equipaggiamento, è difficile parlare di tattiche o di strategie diverse dall'attaccare tutti insieme a testa bassa. L'unica strategia che funziona è il cercare di soverchiare i nemici mettendoli in inferiorità numerica. La grossa resistenza ai proiettili e la natura prettamente arcade del titolo rendono inutile, se non addirittura controproducente, mettersi a cercare coperture o provare accerchiamenti, anche perché, diciamolo, il giocatore occasionale solitamente non ama molto seguire le tattiche o lavorare per il bene della squadra, me persegue gratificazioni immediate e veloci, possibilmente frutto di sforzi non eccessivi. Questa filosofia produce delle stonature fin troppo evidenti: ad esempio, un colpo di bazooka contro un soldato nemico causa meno danni di un singolo colpo di mitragliatore, mentre usando un carro armato, per eliminare un avversario ci voglio quattro o cinque colpi ben mirati, con il risultato che è più facile sopravvivere a uno scontro uomo contro carro armato che a uno scontro uomo contro uomo. Gli aerei poi, vista la difficoltà nella guida e quella di portare a segno i colpi, sono delle vere e proprie bare volanti che, al massimo, possono essere utili come mezzi di trasporto per paracadutarsi sulla base nemica.

Asetticità militante

Il problema di fondo del gioco è che pare essere progettato con delle barriere insormontabili che ne minano la profondità, a favore del tutto e subito, tentazione che si è rivelata più volte controproducente sulla lunga distanza, ovvero quando un gioco online è chiamato a dimostrare tutto il suo valore. È anche per questo che abbiamo evitato la recensione da primo giorno: volevamo mettere seriamente alla prova le criticità di Battlefield Heroes,

Sembra piombo ma non è, serve a darti l'allegria

senza affrettarci a dare giudizi sommari. Ora cercate di non fraintenderci, non stiamo parlando di un gioco brutto in senso assoluto. Semplicemente è pensato per non frustrare il giocatore che, durante le prime partite, non vuole essere ammazzato senza capire come o perché, da qualche divinità che vive e respira sui server di gioco. Inoltre, volendo puntare a un pubblico più vasto possibile, gli sviluppatori hanno pensato bene di mitigare al massimo la violenza, rendendo le uccisioni piuttosto asettiche e, soprattutto, totalmente assenti di sanguinamenti e di smembramenti vari. Purtroppo in Battlefield Heroes uccidere con un mitragliatore, con un fucile a pompa o con un colpo di artiglieria produce gli stessi identici effetti.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori (85)
7.3
Il tuo voto

Battlefield Heroes strappa una sufficienza risicatissima per il semplice fatto che è gratuito e, quindi, giocarci costa soltanto il tempo necessario a scaricare i vari file. Qualche soddisfazione è sicuramente in grado di regalarla, soprattutto se non avete giocato a nessuno sparatutto online. Va anche considerato il motore grafico estremamente scalabile che consente di giocare anche a chi non ha un PC di ultima generazione. Per il resto non vi rimane che provarlo.

PRO

  • È gratuito
  • Il motore grafico è molto scalabile
  • Possibilità di migliorare le abilità dei personaggi

CONTRO

  • Dinamica di gioco troppo semplificata
  • Poche mappe
  • Troppi colpi per uccidere un nemico

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: GeForce 250 GTS
  • Sistema operativo: Windows Vista

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP/Vista
  • Processore: Pentium 4 a 1.0 GHz o AMD equivalente
  • RAM: 512 MB (XP) o 1 GB (Vista)
  • Scheda video: Scheda video con 64 MB di memoria e compatibile con i pixel shader 2.0
  • DirectX: 9.0c
  • Hard Disk: 1 GB