Versione testata: PC
In ritardo di tre mesi rispetto le versioni per console Sony, arrivano su PC e Xbox 360 i leggendari Ghostbusters, con tanto di sirene spiegate, zaini protonici e orde di fantasmi. Sui testi di Dan Aykroyd (lo stesso che ha dato i natali ai Blues Brothers) e Harold Ramis, sceneggiatori dei film nonché interpreti dei personaggi del Dottor Ray Stanz e del Dottor Egon Spengler, il giocatore, nei panni di una recluta della rinomata compagnia di disinfestatori del paranormale dovrà affrontare l'inaspettato ritorno di Gozer il Gozeriano, dio sumero (e non babilonese) affrontato e rispedito nella più vicina delle dimensioni parallele nel finale del primo film della serie.
Tutto qui? Naturalmente no, in una vera gara alla citazione e al cameo di entrambi gli episodi, si avrà occasione di affrontare e rincontrare, oltre a fantasmi noti e meno noti (tra i quali spiccano la vecchietta della biblioteca, l'omino dei mashmellows e il viscido Slimer) anche antagonisti umani come il procuratore Walter Peck o vecchi amici quali Janine Metz (la segretaria). Mancano purtroppo l'avvocato pasticcione Luis Tulli, interpretato nel grande schermo da un Rick Moranis (Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi, Balle Spaziali) e la fidanzata di Peter Dana Barret, alias Sigurney Weaver.
Aggiungiamo che le voci sono in gran parte quelle degli attori e dei doppiatori originali (nella versione italiana manca purtroppo la voce del compianto Oreste Lionello) e che la trama si svilupperà intrecciandosi anche con la serie animata The Real Ghostbusters portando i giocatori ad affrontare il male direttamente nella dimensione parallela di origine e ne uscirà un minestrone sopraffino che soddisferà gli esigenti palati dei fan del quartetto più famoso di New York.
Ray, quando qualcuno ti chiede se sei un Dio, tu devi dire SI!
Indipendentemente dalla trama e dalla sceneggiatura, condita da una serie di battute, aneddoti e ironie degne dei film, cosa è in effetti Ghostbusters: Il Videogioco? Nonostante qualche sezione di ricerca, nelle quali si deve girare per ambientazioni (purtroppo lineari e molto circoscritte) rilevatore alla mano alla caccia di residui e tracce ectoplasmatiche varie, il titolo si presenta con l'impostazione di un classico gioco d'azione in terza persona. La differenza principale è ovviamente nelle armi usate: sebbene più avanti nella trama si avranno tra le mani una serie di attrezzature sperimentali, la maggior parte dell'avventura sarà affrontata usando un "acceleratore protonico non autorizzato", col quale intrappolare i fantasmi e portarli direttamente all'interno di una trappola nella quale rinchiuderli una volta per tutte.
In termini di gioco si tratta di indebolire gli spettri colpendoli ripetutamente col raggio principale per poi catturarli e trascinarli (tramite il mouse) nel raggio della trappola per vederli risucchiare all'interno. Purtroppo il primo problema della conversione su PC del titolo è proprio la difficoltà di combinare la praticità di un joypad con i più complicati controlli tradizionali tramite mouse e tastiera: semplicemente, è estremamente sconsigliato a chi non possiede un buon pad affrontare questo videogioco, dato che il controllo del raggio tramite mouse, indipendentemente dalle ore trascorse a smanettare sui valori di sensibilità, si è rivelato sempre e comunque inferiore all'intuitività di una buona levetta analogica. Per quanto riguarda l'interfaccia, il tentativo è stato quello di ricostruire quanto più possibile un'esperienza cinematografica eliminando qualsiasi energia della barra vitale e relegando a tale funzione una serie di led e di spie presenti sullo zaino protonico: status della salute e ricarica degli armamenti appaiono infatti direttamente sul personaggio, aumentando il livello di partecipazione di parecchi punti. Non mancheranno diversi potenziamenti acquistabili nel corso del gioco, non solo maggiore libertà di movimento o velocità, ma anche nuovi armamenti, tra i quali spicca la "melma buona" vista nel secondo capitolo della saga cinematografica.
Non resta che incrociare i flussi!
Grave, anzi gravissima pecca: proprio mentre impazzano gli amanti delle modalità cooperative presenti nelle versioni per console del gioco è una vera doccia fredda scoprire che quella per PC di Ghostbusters non ha alcun supporto per il gioco in rete. Una scelta destinata a deludere e a far sorgere una serie di domande nelle teste dei videogiocatori che si vedono privati di quella che, a conti fatti, era una delle esperienze più attese (e rivelatasi tra le più soddisfacenti) di questo prodotto.
Scegliete la forma del distruggitore
Tecnicamente parlando la versione per Windows di Ghostbusters: Il Videogioco mantiene i pregi e i difetti della controparte per PlayStation 3: a un'ambientazione particolarmente apprezzabile, nella quale spiccano buoni modelli tridimensionali di spettri ed esseri umani, peraltro animati in maniera stupenda, si uniscono dei filmati lievemente deludenti e un motore fisico al quale andrebbe data una leggera regolata.
Di buona fattura ed abbondanti gli effetti speciali, tra i quali spiccano naturalmente gli effetti di luce legati ai raggi protonici e alle trappole. Ottime le voci e la recitazione dei dialoghi, nei quali si vede il tocco dei professionisti. Inarrivabile la colonna sonora originale dei film.
Conclusioni
Ghostbusters: Il Videogioco si rivela un buon tie-in: sicuramente la sceneggiatura d'autore, unita all'ottima ricostruzione degli elementi e delle situazioni che han reso i film una delle serie più apprezzate della storia del cinema hanno pagato, facendo nascere un prodotto valido, diverso dalla maggior parte dei titoli in circolazione e adatto anche a chi non è mai stato particolarmente toccato dal fenomeno Ghostbusters.
Gli unici dubbi sono quelli relativi alla versione PC: arrivata in ritardo, con un sistema di controllo altalenante, senza vere differenze o bonus, e soprattutto mancante della modalità multiplayer, cosa che limita, indirettamente, l'intera longevità del titolo.
L'unico punto in cui i possessori del PC possono sentirsi privilegiati riguarda il prezzo che, come da standard, si attesta su un livello decisamente più basso rispetto a quello delle versioni console.
Per tutte le altre ragioni invece ci sentiamo di consigliare le versioni Xbox 360 o PlayStation 3 del gioco.
PRO
- E' Ghostbusters, punto
- E' un gioco diverso da molti altri
- Tecnicamente ben riuscito
CONTRO
- Sistema di controllo complicato
- Manca la modalità Multiplayer
- Non c'è motivo di preferirlo alla versione per console
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core Quad 2.40 GHz
- RAM: 4 GB
- Scheda video: Nvidia GeForce 8800 GTS
- Sistema operativo: Windows Vista Home Premium
Requisiti minimi
- Processore: Intel Core Duo/Amd Ahtlon X2 +3800
- RAM: 2 GB
- Scheda video: Ati Radeon X 1800 512MB / GeForce 8400 512 MB
- Sistema operativo: Windows XP / Vista
- Hard Disk: 9 GB