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L'alba del giorno dopo

La famosa serie di RPG giapponesi approda su Wii con il seguito di uno dei capitoli più amati.

RECENSIONE di Christian Colli   —   04/12/2009
Tales of Symphonia: Dawn of the New World
Tales of Symphonia: Dawn of the New World
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Tales of Symphonia raggiunse gli scaffali dedicati al Nintendo GameCube nel 2004 e fu accolto con entusiasmo da critica e pubblico.

L'alba del giorno dopo

La serie di JRPG targata Namco é da anni una delle più venerate dagli amanti del genere e la softco giapponese riuscì a produrre un titolo eccellente per una console che non vantava un entusiasmante catalogo di giochi di ruolo. A cinque anni di distanza anche la nuova console Nintendo si appresta ad accogliere un episodio della saga Tales e, ironia della sorte, si tratta proprio di un sequel diretto del sopracitato Tales of Symphonia: sarà all'altezza del predecessore o un buco nell'acqua?

Dawn of the New World conclude la storia cominciata su GameCube non senza parecchi intoppi

Un nuovo mondo?

La premessa narrativa di Tales of Symphonia: Dawn of the New World é decisamente interessante, in quanto offre un cambio di prospettiva piuttosto originale: la storia comincia due anni dopo la conclusione di Tales of Symphonia e l'unione dei due mondi un tempo separati, Tethe'alla e Sylvarant.

L'alba del giorno dopo

Gli eventi conclusivi del prequel hanno però avuto delle conseguenze nefaste per il pianeta, sconvolto da cataclismi e invaso da mostri. La storia ha principalmente per protagonisti due personaggi inediti, Emil Castagnier e Marta Lualdi, dalle personalità davvero distanti (lui é un gran codardo, lei ha coraggio da vendere) ma uniti da un comune desiderio di vendetta proprio nei confronti dei protagonisti di Tales of Symphonia, in particolare Lloyd e Colette, apparentemente responsabili delle loro personali tragedie. La missione principale di Marta, alla quale si unisce Emil all'inizio del gioco, é risvegliare il signore dei mostri Ratatosk, ma naturalmente si verificheranno una serie di colpi di scena e imprevisti che porteranno in nostri nuovi eroi a incrociare la strada di molti personaggi conosciuti nel prequel. Chi non ha mai giocato Tales of Symphonia farà piuttosto fatica ad apprezzare una trama così fortemente connessa a quella storia, anche se Tales of Symphonia: Dawn of the New World offre spesso flashback e spiegazioni degli avvenimenti passati: l'effetto nostalgico é pesantemente ricercato, sia nell'interazione con i vecchi personaggi che nell'esplorazione di luoghi già visti su GameCube. A onor del vero la trama di Tales of Symphonia: Dawn of the New World appare molto più breve e leggera dell'eccellente prequel, la caratterizzazione di alcuni comprimari o avversari é meno marcata e la sceneggiatura risulta altalenante: gli eventi cominciano infatti a svilupparsi in toni avvincenti solo dopo svariate ore di gioco mentre l'inizio appare piuttosto blando e incostante, tuttavia l'entrata in scena definitiva dei protagonisti del prequel coincide con l'inizio di un crescendo narrativo che culmina in un ottimo finale.

Passaggio generazionale

Una delle caratteristiche del prequel che Tales of Symphonia: Dawn of the New World si lascia alle spalle é certamente il peculiare stile visivo: la grafica in cel-shading e i modelli superdeformed sono stati abbandonati in favore di un design meno originale ma molto convincente. I modelli tridimensionali sono ben realizzati e rifiniti, godono di ottime animazioni e una texturizzazione netta e precisa, mentre la palette cromatica utilizzata é davvero perfetta, sopratutto nella realizzazione delle varie location.

L'alba del giorno dopo

Tuttavia, Tales of Symphonia: Dawn of the New World é un gioco che ricorda tecnicamente gli episodi della scorsa generazione, in particolare Tales of the Abyss per PlayStation 2. Gli sviluppatori non si sono impegnati particolarmente nel riproporre il mondo di Tales of Symphonia e lascia un po' interdetti, ad esempio, la scelta di sostituire alla mappa tridimensionale esplorabile un semplice menù dal quale scegliere la destinazione di volta in volta. Tales of Symphonia: Dawn of the New World, infatti, si sviluppa nella più classica e lineare delle strutture: si esplora una nuova ambientazione, si innescano le cutscene narrative che ci indicheranno il prossimo obbiettivo, si combattono dozzine di battaglie e si passa alla prossima location. La linearità é forse il punto più debole del gioco, interrotta fortunatamente da frequenti cutscene (testo italiano corredato da un buon doppiaggio inglese) e dal sempre fresco e divertente sistema di combattimento tipico della serie: il contatto con un nemico innesca infatti il caricamento di un campo di battaglia in cui controlleremo in tempo reale uno dei quattro membri del nostro party attivo, utilizzandone magie e attacchi normali e speciali in combinazioni davvero pirotecniche.

L'alba del giorno dopo

Il resto del gruppo é controllato da una discreta intelligenza artificiale alla quale si possono indicare alcune direttive basilari oppure da altri giocatori umani, per un massimo di tre. Il battle system insomma non si discosta per nulla da quello tipico del franchise, tranne che per una nuova caratteristica: la cattura dei mostri. E' infatti possibile, soddisfando determinate condizioni, aggiungere al gruppo uno dei mostri affrontati in battaglia: esso potrà essere poi utilizzato come un qualsiasi membro del party, con le sue specifiche abilità. L'idea é davvero carina durante le prime ore di gioco ma la feature diventa presto piuttosto superflua quando al party si uniscono i comprimari umani principali, decisamente più potenti e bilanciati delle creature addomesticate. Così come la cucina di cibi e bevande o la semplice sintesi degli oggetti, anche la cattura dei mostri si rivela nient'altro che un divertissement aggiuntivo per chi vuole spulciare Tales of Symphonia: Dawn of the New World al massimo, prima di imbarcarsi nelle fasi conclusive dell'avventura.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (65)
8.2
Il tuo voto

Tales of Symphonia: Dawn of the New World conclude degnamente la storia cominciata su GameCube ma non é facile superare le prime, noiose ore di gioco per raggiungere il climax della storia. Chi non conosce la serie non proverà la benchè minima emozione nel reincontrare vecchi amici e rivisitare alcuni luoghi, il gioco é infatti indirizzato specialmente a chi ha apprezzato il prequel. Tecnicamente modesto, Tales of Symphonia: Dawn of the New World non propone particolari innovazioni tanto al franchise quanto al genere e le meccaniche appositamente congegnate non aggiungono nè tolgono niente a un RPG meritevole ma purtroppo non altrettanto memorabile.

PRO

  • E' il seguito di Tales of Symphonia
  • Sistema di combattimento divertente come sempre
  • Testi completamente in italiano

CONTRO

  • Tecnicamente senza infamia nè lode
  • Chi non conosce il prequel resterà indifferente
  • La cattura dei mostri é quasi inutile