Chi conosce bene Gameloft sa che la casa francese non tralascia alcun segmento del mercato, offrendo prodotti per tutti i gusti e arricchendo il proprio catalogo anche di più varianti all'interno dello stesso filone. È il caso di Real Golf 2011, simulazione di golf "realistica" che si contrappone al carattere arcade e spettacolare del recente Let's Golf! 2: due titoli che sulla carta trattano il medesimo argomento, insomma, ma che sono caratterizzati da filosofie di fondo diametralmente opposte.
Il prodotto qui recensito offre un totale di dieci golfisti realmente esistenti (Anthony Kim, Natalie Gulbis, Camilo Villegas, Vijay Singh, Greg Norman, Jim Furyk, Sergio Garcia, Annika Sorenstam, Justin Rose e Karrie Webb) che si sfidano all'interno di dieci campi (anch'essi reali) situati fra Stati Uniti, Francia, Sudafrica, Irlanda, Australia, Indonesia, Giappone e Scozia. Si nota fin da subito la classica attenzione ai numeri e alla quantità che da sempre contraddistingue i giochi Gameloft, realizzati sempre con un'attenzione verso la durata e la varietà. Abbiamo dunque i personaggi che differiscono in base a una serie di caratteristiche e che tramite l'acquisizione di punti esperienza possono "crescere" e diventare man mano più abili, un negozio da cui è possibile acquistare equipaggiamento supplementare (in grado di migliorare la nostra precisione di tiro, la potenza e quant'altro) e un buon numero di modalità di gioco: partita veloce, carriera, sfide, modalità libera e un multiplayer che può essere fruito online o in locale (via wi-fi o bluetooth).
Swing when you're winning
Al di là della grafica, quali sono gli elementi che di fatto rendono Real Golf 2011 una vera e propria simulazione di golf piuttosto che una interpretazione arcade di tale sport, come il già citato Let's Golf! 2? In primo luogo abbiamo una gestione dei tiri meno permissiva, che ci espone a errori anche durante le fasi apparentemente più semplici (ad esempio quando la distanza dalla buca è molto breve) e che, in generale, implica un approccio alla partita più ragionato e paziente. Ciò non significa che non sia possibile affidarsi completamente alle scelte che di default il gioco fa per noi, comunque: si può gareggiare e vincere un match senza toccare una sola volta i comandi che regolano la direzione del tiro, anche se riuscire a ottenere tali risultati quando la difficoltà si fa più alta, o quando sfidiamo un altro giocatore, diventa molto più complicato. In secondo luogo, il sistema di swing non si basa sul timing, bensì richiede l'esecuzione di uno "slide" con un dito sulla zona apposita, con la precisione del "disegno" e la velocità del movimento a determinare la bontà del tiro.
Si tratta di una soluzione che sulle prime può creare qualche difficoltà, ma che una volta padroneggiata si rivela fin troppo semplice da utilizzare, ponendo qualche dubbio sulla bontà della scelta effettuata dagli sviluppatori nell'ottica del mantenimento di un certo grado di realismo. Chi non apprezza questo sistema può comunque accedere alla schermata delle opzioni e selezionare quello "classico" basato sul tempismo del tocco, che però lascia un po' a desiderare. Il sistema di controllo si rivela per certo versi macchinoso, con una gestione poco intuitiva della "rotazione", mentre la regolazione a distanza della direzione del tiro non presenta particolari problemi. Le soluzioni adottate per la "fase ravvicinata" appaiono invece poco convincenti: la griglia che rappresenta visivamente l'inclinazione del terreno non risulta ben leggibile, la regolazione della traiettoria è troppo sensibile e infine la pallina spesso risulta poco visibile rispetto all'erba. Una serie di limiti che purtroppo, presi tutti insieme, finiscono per minare la godibilità dell'esperienza al di là di numeri sicuramente importanti: la modalità carriera è davvero corposa, varia e duratura, le sfide (organizzate come "scenari") costituiscono un gradito extra e il multiplayer online funziona molto bene, pur soffrendo per i troppi tempi morti. E la realizzazione tecnica? Dal punto di vista dei modelli poligonali e delle texture è stato fatto un ottimo lavoro, in più le luci cambiano in modo dinamico a seconda dell'ora del giorno. Le animazioni sono forse la cosa meno riuscita, non per la loro qualità e fluidità, bensì per come sono legate fra di loro e per le numerose incertezze fra una sequenza e l'altra, che fanno pensare a una scarsa cura in fase di ottimizzazione.
La versione testata è la 1.0.0
Prezzo: 5,49€
Link App Store
Conclusioni
Real Golf 2011 si presenta come un prodotto molto ricco dal punto di vista dei numeri, con una modalità carriera davvero densa di eventi e situazioni, un buon sistema di crescita, tanti extra interessanti e il multiplayer anche online; ma per quanto concerne la giocabilità, mostra il fianco a più di un'incertezza. Il sistema di tiro, in primo luogo, dopo una fase iniziale ostica diventa fin troppo semplice da padroneggiare, a discapito della sfida. I controlli risultano spesso macchinosi, le fasi morte sono eccessive (vedi tutte le animazioni superflue e spesso male amalgamate) e la gestione dei tiri da distanza ravvicinata risulta quantomeno discutibile. Il risultato finale è dunque un titolo di discreta fattura, che però non può assolutamente ambire alla palma di miglior simulazione golfistica su App Store.
PRO
- Modalità ricche di sostanza
- Multiplayer anche online
- Tecnicamente ben fatto...
CONTRO
- ...ma in alcuni frangenti lascia a desiderare
- Sistema di tiro controverso
- Controlli macchinosi