Versione testata: Xbox 360
Dopo averci fatto provare l'ebbrezza della Superbike ed averci fatto conoscere le interessanti gare tra vetture derivate di serie di Superstars V8, l'italianissima Milestone ha concentrato tutti i suoi sforzi nel mettere in scena il campionato mondiale rally, meglio conosciuto come WRC. La particolare sensibilità simulativa della software house milanese ha prodotto un titolo che ci mette "in pista" su ben 13 gare in giro per il mondo, tutte licenziate a dovere con corse multiple e prove speciali, dandoci la possibilità di salire a bordo non solo delle potentissime vetture della classe regina, ma anche quelle più docili delle categorie inferiori.
Ti pimpo la macchina!
L'offerta di gioco è molto vasta oltre alla carriera chiamata "la strada verso WRC", troveremo l'accademia, composta da 12 eventi per iniziare a prendere confidenza con le vetture sui diversi tipi di fondo, i campionati e le singole prove slegati dalla carriera, totalmente configurabili a nostro piacimento, la modalità hotseat, sorta di multiplayer locale in cui un massimo di quattro giocatori si sfidano a turno sui tempi, e il multigiocatore vero e proprio, con la possibilità di scegliere un campionato o rally singoli da percorrere. Senza dubbio il cuore del gioco è la carriera, strutturata su un sistema di esperienza e crediti. La prima cresce superando le condizioni di vittoria, ad esempio posizionandoci tra i primi tre, vincendo nel frattempo almeno una o più prove, e con la progressione sbloccherà le varie competizioni che compongono le stagioni. I secondi sono il compenso materiale dei nostri successi, servono a comprare nuove vetture, utili non solo per avere sottomano mezzi più performanti, ma anche per partecipare ad eventi monomarca, e per permetterci di rendere i mezzi dei veri e propri "arlecchino su quattro ruote", comprando col tempo livree (circa 40) e vernici da applicare alla carrozzeria. Il tuning estetico termina con la scelta dello sponsor. Migliori saranno i nostri risultati migliori possibilità di sponsorizzazione avremo, più alti saranno gli introiti a fine campionato.
L'impatto di queste modifiche è però solamente accessorio nell'economia del gioco, vernici e livree sono si molte ma non sono certamente qualcosa di qualitativamente elevato su cui perdere tempo per personalizzare la vettura secondo i propri gusti. Insomma un compitino ben fatto tanto per mettere un bel check alla voce vernici e decalcomanie. Le gare da affrontare sono tantissime, basta pensare che la strada per la classe regina è composta di dieci campionati, ognuno dei quali si porta in dote da un minimo di quattro ad un massimo di sei eventi, i quali tra prove speciali e "doppi turni" possono arrivare anche a sei rally ognuno. Insomma c'è davvero da sudare, si macinano chilometri su chilometri, cosa però da fare a piccole dosi, perchè ovviamente i tracciati tendono a ripetersi (alcuni rally si sbloccano piuttosto avanti nella carriera), una certa sensazione di ripetitività è molto forte, comunque mitigata dalle diverse versioni di ogni singola gara, sei in totale, con percorrenze molte diverse e l'ovvia tornata al contrario.
Concessionaria Milestone
Alla stessa stregua Milestone ha inserito un nutrito gruppo di vetture, ovviamente licenziate dalle varie federazioni, e che raggiungano le sessanta unità, tutte disponibili nella modalità giocatore singolo, mentre nella carriera lo sblocco seguirà l'avanzamento delle nostre prestazioni. Sono disponibili diverse tipologie di vetture, oltre alle distinzioni base tra due/quattro ruote motrici e turbo, e non contando le WRC troviamo le Super 2000, le P-WRC e le J-WRC, quest'ultime pensate per piloti di massimo ventisette anni. Prima di scendere nel dettaglio del modello di guida è importante descrivere le possibilità che Milestone ci dà per configurare la nostra esperienza di gioco, in termini di aiuti e assistenze varie. Le impostazioni sono piuttosto basilari: direttamente accessabile dalle opzioni principali o prima di ogni gara, il menù ci permette di configurare la frenata assistita e un aiuto ai freni e alla stabilità, il tipo di trasmissione, i danni, pesanti o leggeri, e il livello degli avversari, se possibile l'opzione più importante di tutto il gioco.
Il nostro consiglio è quello di togliere tutte le facilitazioni, entrare in accademia e poi gettarsi a capofitto nella carriera. Il gioco riesce nell'intento di non essere mai troppo punitivo nei confronti del giocatore, il passaggio dalle "docili" vetture iniziali alle scorbutiche e scivolose WRC è piuttosto "dolce", diluito nel tempo dall'enorme numero di competizioni e vetture intermedie che ci aspettano. L'enorme senso di appagamento nel portare al successo una vettura sui fondi più disparati viene però banalizzato da un bilanciamento del livello di difficoltà che appare molte volte casuale e non troppo coerente con gli eventi di gara.
Vincere facile
Non essendo presenti avversari diretta in gara, tutto si gioca sul tempo a disposizione per completare un percorso. In pratica, per la maggior parte delle volte, il tutto sembra essere stato tarato in basso, con intertempi, anche zeppi di errori che non sempre ci condannano al fondo della classifica, si passa con naturalezza dalle decima posizione della penultima sezione al podio con scarti troppo alti, visto che è possibile passare ad esempio, da cinque secondi di ritardo a cinque di vantaggio nel giro di un chilometro. Ecco quindi che ciò va a penalizzare anche lo stile di guida, una volta capito come funziona il titolo, smetteremo di riiniziare di nuovo una corsa dopo dei primi chilometri fallimentari, visto che c'è la possibilità comunque di arrivare nei primi posti alla fine. E'possibile ovviare a questa problematica alzando o abbassando a nostro piacimento il livello di difficoltà, che è bene quindi tenerlo almeno al 70%, ma di base, salvo errori macroscopici si riesce piuttosto frequentemente a spuntare degli ottimi risultati. Questa impressione è anche figlia della gestione dei danni, che anch'essa sembra essere poco punitiva.
Questo non vuol dire che frontali o colpi alle sospensioni non incidano, tutt'altro! la macchina si rompe, cade a pezzi e denuncia molto realisticamente a livello prestazionale tutta la nostra incapacità di guida, però impiega molto tempo a rompersi e solo sul finire della sessione potremo trovarci con il simbolo della vettura tutto giallo o peggio ancora rosso. La resa dei danni è quindi ottimale, la macchina si imbarca, il motore gracchia e non spinge a dovere, peccato sia un pò tardiva, e di conseguenza molto permissiva. Ci è piaciuta invece la minuziosa gestione delle riparazioni durante gli eventi multipli che ci spinge a decidere cosa riparare a seconda del tempo a disposizione. Alla stessa stregua ben fatta è anche la messa a punto della vettura, con un buon numero di parametri con cui giocare.
Obiettivi Xbox 360
WRC ricompensa il giocatore dei 50 obiettivi disponibili con 1000 punti. Gli obiettivi più facili si ottengono con la semplice progressione nel gioco, con condizioni di vittoria o di sblocco minime, semplicemente utilizzando le varie possibilità che il gioco offre. Molti achievements riguardano anche il comparto online, mentre quelli più tosti ci chiedono di arrivare in fondo al gioco sul gradino più alto del podio.
Pregi e molti difetti tecnici
Il modello di guida è piuttosto buono, ma anch'esso risente gioco forza delle problematiche sopra elencate. Le vetture siano esse le utilitarie ipermodificate di inizio carriera o le velocissime vetture WRC rispondono in modo credibile alle sollecitazioni dei vari fondi stradali - anche se le differenze tra i vari tipi di tracciato si avvertono molto nitidamente solo nelle condizioni più estreme - e si percepisce nettamente lo stacco tra le macchine, con le prime decisamente abbordabili e meno scorbutiche, mentre le seconde complice accelerazioni brucianti e velocità elevatissime ci mettono davvero sulla corda, facendoci scordare le "passeggiate" senza testacoda di inizio carriera. Tutto si gioca quindi su piccole correzioni sullo stick e sulla parzializzazione di gas e freno, niente staccatone o chiusure di curve repentine, si rimane insomma incollati al monitor cercando di imbroccare come si deve quel tornante stretto o quella sezione veloce piena di ostacoli, a volte posizionati in modo quasi criminale, che termina con un bella curva a gomito. Più in generale Milestone ha fatto un bel lavoro nel cercare di farci provare sensazioni realistiche di guida, peccato insomma inserite in un contesto che a volte penalizza un modello di guida coi fiocchi. Da un punto di vista tecnico, WRC alterna alcune cose ben fatte ad altre poco al passo con i tempi. Ad un frame rate stabile, ad una palette dai colori sgargianti ed accesi, e ad un buon utilizzo di hdr ed effetti particellari, fà da contraltare un dettaglio ed una costruzione poligonale decisamente non esaltante, soprattutto per quanto riguarda il bordo pista. L'impressione è che il gioco sembri non eccellere in termini di risoluzione pura, e non è raro nei percorsi in cui ci sono alberi e relative ombre sulla strada, o in quelli al tramonto non capire dove sia la strada, persa in un guazzabuglio di texture impastate e poco definite. Inoltre il pop in è continuo, per un impatto globale che certamente non verrà ricordato nei prossimi anni. Le vetture sono realizzate un filo meglio rispetto al resto e si fanno apprezzare per la progressiva sporcizia che si accumula sulla carrozzeria, e come scritto precedentemente, sulla buona resa dei danni. Buono invece il level design, ogni tracciato non è mai banale, tra sterrato, ghiaia, pavè, fango, neve, saliscendi, curve paraboliche, burroni, strettoie e il più insidioso dei fondi, lo scivolosissimo asfalto, che, bagnato o no, fa sembrare una tranquilla gita in treno anche il più sterrato degli sterrati.
Conclusioni
WRC riesce nell'intento di proporre un modello di guida piuttosto credibile e una carriera lunga e corposa, forse un filo ripetitiva, inserita purtroppo in un contesto che penalizza la corsa, in cui il livello di difficoltà sembra essere randomico o perlomeno troppo tarato verso il basso. Inoltre poi il comparto tecnico è davvero datato, quasi al limite della bassa risoluzione, anche se ad onor del vero impreziosito da alcuni buoni effetti speciali. In definitiva il titolo Milestone cerca di mettere su pista un racing game spostato verso un approccio simulativo, grazie anche ad un track design mai banale e sempre vario, ma con alcune grosse criticità che ne inficiano la riuscita globale.
PRO
- Carriera molto lunga
- Buon modello di guida
- Track design ben strutturato
CONTRO
- Tecnicamente molto datato
- Il bilanciamento della difficoltà penalizza le gare
- Tuning estetico poco sviluppato