Versione testata: PC
Sono passati dieci anni dagli eventi narrati nel primo Lost Planet, e il pianeta E.D.N. III è cambiato un bel po': oltre le smisurate distese innevate, infatti, si stagliano ora enormi foreste abitate da nuove specie di Akrid. Nessuno sa cosa abbia generato questa rivoluzione climatica, tuttavia si sospetta un coinvolgimento degli Akrid di tipo G, ovvero le creature più gigantesche e pericolose che si possano incontrare. Ah, è chiaro che nel gioco noi non solo ci troveremo a fronteggiare tali mostri apparentemente invincibili, ma dovremo farlo anche un numero consistente di volte. La vita è dura, eh sì. Lost Planet 2 sbarca finalmente su PC dopo i risultati non proprio esaltanti ottenuti dalle versioni console, che in totale non hanno raggiunto il milione di copie vendute (contro i quasi due milioni del primo episodio).
Le cause di tale situazione possono essere attribuite a una serie di scelte, alla fine dei conti. Scelte di game design, in primo luogo, capaci di rendere determinate sequenze di gioco davvero frustranti. Scelte relative alla direzione artistica, in secondo luogo, perché in Lost Planet 2 di fatto non c'è un protagonista e non ci sono "i cattivi" da affrontare, ma solo una serie di personaggi completamente anonimi che appartengono alle varie fazioni in campo: una misteriosa task force della NEVEC da una parte, un gruppo di mercenari dall'altra e sullo sfondo le truppe disordinate ma testarde dei Jungle Pirate. Scelte che in qualche modo delegittimano un elemento "sacro" come la campagna in single player, infine, perché il gioco possiede una tale integrazione con la modalità cooperativa online da impedirci semplicemente di accedere alla "missione successiva", chiedendoci bensì di creare un match con tre bot a formare la squadra e aspettare eventualmente che qualche altro giocatore si unisca alla sessione. Peccato che non possa farlo in corso d'opera.
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana...
Il gioco ci propone sei episodi, ognuno composto da un numero variabile di missioni (da tre a cinque) che però possono durare anche pochissimi minuti. Trattandosi fondamentalmente di un third person shooter, è chiaro che la maggior parte del tempo la passeremo a combattere utilizzando varie armi da fuoco - mitragliatrici, fucili a pompa, pistole, fucili di precisione, granate di ogni tipo - e il piatto forte di Lost Planet, ovvero i Vital Suit (o VS): sono a tutti gli effetti degli esoscheletri metallici dotati di armamento pesante, piuttosto lenti nei movimenti basilari ma in grado di effettuare grandi balzi grazie ai reattori in dotazione (alcuni, poi, possono anche rimanere in aria per qualche secondo).
La gestione dei VS e delle armi in dotazione è la stessa vista nel primo episodio, e in effetti non necessitava di grandi modifiche per quanto è ben fatta: ogni esoscheletro può montare da una a due armi, e il nostro personaggio può smontarle e rimontarle a piacimento, sostituendo ad esempio un mitragliatore Gatling scarico con un bel lanciamissili. Effettuare tali operazioni nel bel mezzo di uno scontro feroce con un enorme Akrid di tipo G non è il massimo della vita, ma con un po' di impegno ci si riesce. Altrimenti ci sono sempre altri VS sparsi in giro, anzi in tali frangenti se ne trovano così tanti che sembra quasi siano piovuti dal cielo. Che fortuna, eh? Bisogna dire che combattere un mostro gigante, peraltro estremamente resistente, senza un supporto del genere poteva davvero risultare frustrante; dunque ben venga questa "semplificazione", poco plausibile ma dagli indiscutibili risvolti pratici. Le armi in dotazione al nostro personaggio vengono gestite in modo quasi identico, con due slot a disposizione più lo spazio per le granate. Giocando con un controller per Xbox 360, la configurazione dei tasti risulta invariata rispetto a Lost Planet 2 per console Microsoft, ma permangono anche una serie di problemi relativi alla risposta agli input, spesso tardiva e poco avvezza alle situazioni più concitate, quando ad esempio bisogna cambiare arma rapidamente perché c'è un nemico davanti a noi e non possiamo aspettare i tempi di ricarica. Anche l'uso del rampino appare invariato e dunque ancora piuttosto macchinoso: per fortuna saremo portati a utilizzarlo quasi esclusivamente durante le fasi esplorative. A proposito di lentezza nella risposta agli input, uno dei problemi più fastidiosi di Lost Planet nella sua versione console era rappresentato dalle situazioni in cui il nostro personaggio veniva colpito, finiva a terra e stentava a rialzarsi, esponendosi a un ulteriore attacco che nella maggior parte dei casi si traduceva nella perdita di una "vita". Su PC tale magagna è stata in qualche modo limata, dunque possono ancora capitare cose del genere ma in misura decisamente minore.
Chi non gioca in compagnia...
Vista la propensione nativa al multiplayer, è chiaro che il titolo Capcom ben si presta a essere giocato con gli amici, anzi dà senz'altro il meglio di sé quando si riesce a organizzare un gruppo di quattro persone affiatate e discretamente esperte, che possano fronteggiare qualsiasi minaccia con un minimo di coordinazione. Anche perché, diciamocelo, l'IA di Lost Planet 2 non può essere presa come esempio di eccellenza, sia per quanto riguarda i nostri compagni "virtuali", sia soprattutto per quanto riguarda i nemici: se vi trovate a una certa distanza, vi renderete conto che non vi "vedranno" e rimarranno lì fermi a farsi bersagliare, reagendo solo in determinati casi. In questo modo risulta semplice avere la meglio anche su diversi avversari a bordo di VS: basterà sparargli contro qualche missile dalla distanza, tanto rimarranno fermi a gustarselo.
Probabilmente tale difetto ha portato gli sviluppatori a optare per scenari caratterizzati il più delle volte da distanze brevi, da "svolte" e da ambienti relativamente raccolti. Ma dicevamo delle modalità multiplayer: oltre a quella cooperativa, ce ne sono diverse competitive che si rifanno ai classici del genere fra deathmatch singoli e a squadre, due varianti di "cattura la bandiera" e l'interessante modalità "fuggitivo", già presente nel primo Lost Planet, in cui un gruppo ha il compito di catturare l'altro in una situazione di netta disparità per quanto concerne l'equipaggiamento. La review copy in nostro possesso purtroppo ci ha impedito di accedere all'online e a quanto pare non c'è ancora un gran numero di giocatori disponibili, tuttavia siamo fiduciosi che la situazione possa cambiare nel giro di alcuni giorni. Al di là di qualche limata al gameplay, Lost Planet 2 su PC si pone senz'altro come la versione visivamente di maggiore impatto. Il gioco può essere eseguito sia in modalità DirectX 9 che in modalità DirectX 11. Nel primo caso la grafica è certamente più leggera (i benchmark integrati hanno fatto segnare alla nostra configurazione di prova una media di 47 fps nelle situazioni "normali" e 38 fps in quelle più movimentate, alla risoluzione di 1680 x 1050 pixel e con tutti gli effetti al massimo) e risulta gestibile, pur con qualche sacrificio, anche dai sistemi di fascia media. Le similitudini con le versioni console sono numerose, anche se la maggiore risoluzione contribuisce a fornire un livello di dettaglio superiore. La modalità DirectX 11 risulta molto più complessa da gestire (sempre il benchmark integrato parla di 22 fps nelle situazioni normali e di 20 fps in quelle più concitate, ma abbiamo visto di persona dei cali davvero consistenti durante i boss fight), tuttavia offre uno spettacolo decisamente più gratificante, soprattutto dal punto di vista degli effetti e nella resa dell'acqua. Si tratta di feature di grande valore, ma che in ogni caso non giustificano un calo prestazionale che arriva anche al 50%: ci saremmo aspettati un'attenzione in più in fase di ottimizzazione. Per quanto concerne il sonoro, ci è sembrato tutto ottimo: dalle musiche agli effetti, passando per i dialoghi in Inglese.
Conclusioni
Lost Planet 2 per PC risolve alcuni problemi presenti nelle versioni console, oltre a offrirci un comparto visivo straordinario grazie al supporto delle DirectX 11 (ma a caro prezzo!). Purtroppo gli sviluppatori non hanno potuto rimediare a quelli che sono i limiti "nativi" del prodotto: la trama è senz'altro ben diretta e vanta numerose sequenze spettacolari, ma allo stesso tempo si basa su personaggi anonimi; diverse missioni della campagna in single player sono terribilmente brevi e scarne; l'IA dei compagni e dei nemici spesso lascia a desiderare. Per fortuna i pregi di LP2 sono tali da metterne in secondo piano le mancanze: il sistema di combattimento è ottimo e gli scontri a bordo dei VS costituiscono un'esperienza straordinaria per qualsiasi appassionato di mech, la direzione artistica è eccellente e le modalità multiplayer offrono davvero tanto. Se avete apprezzato il primo Lost Planet, questo sequel difficilmente vi deluderà.
PRO
- Sistema di combattimento eccellente
- Modalità in multiplayer promettenti
- Comparto tecnico straordinario...
CONTRO
- ...ma molto esigente in termini di hardware
- IA generalmente mediocre
- Alcune missioni sono davvero troppo corte
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore AMD Phenom X4 9550
- 4 GB di RAM
- Scheda video ATI Radeon HD 5830
- Sistema operativo Windows 7
Requisiti minimi
- Processore Intel Core 2 Duo, AMD Athlon X2 o superiore
- 1 GB di RAM (Windows XP), 2 GB di RAM (Windows Vista, Windows 7)
- Scheda video NVIDIA GeForce 7800, ATI Radeon HD2400 Pro o superiore
- 13 GB di spazio libero su hard disk
- Sistema operativo Windows XP, Vista o 7
Requisiti consigliati
- Processore Intel Core 2 Quad, AMD Phenom X4 o superiore
- 3 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce 9800, ATI Radeon HD4800 o superiore
- 13 GB di spazio libero su hard disk
- Sistema operativo Windows Vista o Windows 7