Versione testata: PlayStation 3
Fino a qualche anno fa, Halloween non era propriamente festeggiato in Italia, almeno non come in America, dove è una tradizione da molto più tempo. Oggigiorn, anche nei nostri quartieri non è raro imbattersi in bambini mascherati, quasi come a Carnevale, da mostri o vampiri o altre creature mostruose. Magari ancora non citofonano al nostro condominio, esordendo con il solito "dolcetto o scherzetto", ma quantoprima succederà anche quello.
Una pentola colma di olio bollente farà al caso vostro. Ma non divaghiamo, torniamo a Halloween, la sera che precede la festa di Ognissanti, in cui le forze sovrannaturali hanno più facile accesso alla nostra dimesione. Sapevate che i costumi di Halloween originariamente servivano a mascherarsi per far credere agli spiriti e ai mostri di essere come loro, allo scopo di evitare guai? Ebbene, quattro bambini stanno per scoprire che non si tratta soltanto di superstizione...
Sorelle, mostri e altre amenità
I protagonisti di Costume Quest sono Reynold e Wren, anche se in realtà all'inizio del gioco vi sarà data la possibilità di scegliere chi sarà la star dell'avventura. Tra i due gemellini c'è un'affettuosa rivalità e la notte di Halloween sembra un'ottima occasione per insultarsi più del solito, ma anche per fare il giro delle case di un quartiere tipicamente americano, bussando alle porte per farsi riempire il sacchettino di dolci. Purtroppo però Reynold e Wren finiscono per imbattersi in una strega vera e propria, Dorsilla, e nei suoi scagnozzi. Wren (o Reynold, nel caso abbiate deciso di giocare nei panni della sorellina) verrà rapita e a voi toccherà affrontare mille peripezie per salvare lei e il mondo intero dagli imperscrutabili piani di Dorsilla. La storia di Costume Quest è insomma una favoletta molto semplice, impreziosita però da ottimi dialoghi e battute, completamente in italiano, che strappano più di un sorriso, grazie ai piccoli protagonisti e ai compagni che si uniranno a loro durante l'avventura.
La storia naturalmente, è surreale, così come il modo inspiegabile in cui i bambini riescono a contrastare le forze del male, trasformandosi cioè in gigantesche manifestazioni dei loro costumi. In ogni caso, lo stile artistico di Costume Quest non si prende mai sul serio: a metà tra un fumetto e un episodio dei Simpson, i personaggi sono tratteggiati con linee essenziali e un po' grottesche ma le tre ambientazioni principali in cui si sviluppa la storia sono ricche di dettagli e particolari, catturando perfettamente lo spirito di Halloween grazie ai colori cupi e alla musica tetra, anche se un po' ripetitiva. Niente che faccia gridare al miracolo, anzi si storce il naso per qualche lieve calo di frame rate durante le esplorazioni delle location isometriche, ma la cura riposta sopratutto nei combattimenti, grazie a spettacolari animazioni e sequenze quasi cartoonesche, ne fa perdonare la ripetitività.
Trofei PlayStation 3
Ottenere i dodici Trofei di Costume Quest è tutt'altro che difficile. Divisi in 7 Bronzo, 4 Argento e 1 Oro, i Trofei richiedono semplicemente di completare il gioco, le quest, recuperare e indossare i vari costumi e goodies e altre semplici attività che non richiedono particolari sforzi.
RPG mascherato
I suddetti combattimenti si verificano quando i nostri eroi si trovano faccia a faccia con gli sgherri di Dorsilla, bussando alla porta delle case sbagliate o incrociandoli durante i loro vagabondaggi. A quel punto la battaglia segue la struttura di un RPG a turni old-style, in cui il giocatore può solo attaccare (o usare di tanto in tanto una sorta di colpo speciale) o fuggire. Il ritmo della battaglia è un po' più frenetico per via di una meccanica simil-QTE che ci invita a premere il pulsante giusto per potenziare il nostro attacco o ricevere meno danni dai colpi nemici, tuttavia gli scontri sono estremamente basilari per la maggior parte del gioco, richiedendo un approccio leggermente più tattico nel caso di pochi boss o dei tostissimi combattimenti finali, in cui la scelta del costume giusto fa davvero la differenza. I costumi infatti, possono essere recuperati durante l'avventura e indossati dai tre personaggi principali per variare il loro stile di combattimento: per esempio, il costume da robot permette di attaccare con notevole potenza, mentre la mossa speciale del costume da Statua della Libertà ripristina la salute del team.
I vestiti comunque non sono utili soltanto in battaglia, ma sono infatti necessari per risolvere alcuni puzzle ambientali e rappresentano la feature più intrigante del gioco; il costume da supereroe, per esempio, permette di attraversare i luoghi bui grazie alla luce emessa dalla sua spada laser, mentre quello da cavaliere consente di sollevare lo scudo sulla testa per oltrepassare cascatelle d'acqua. Il gioco quindi si sviluppa attraverso la risoluzione di varie quest, opzionali e principali, attraverso le quali è possibile ottenere nuovi costumi o accedere a nuove location. Le quest principali si rivelano abbastanza ispirate e simpatiche, quelle secondarie invece risultano discretamente monotone e ripetitive, riproponendosi nello stesso modo in ognuno dei tre quartieri che visiteremo.
Conclusioni
Una maggior varietà avrebbe sicuramente giovato a Costume Quest, ma la simpatia dello stile adottato, delle ambientazioni e dei personaggi (compresi i cattivoni) rende la progressione meno monotona di quanto sia realmente. I combattimenti a turni, nonostante le possibilità di personalizzazione offerte dai costumi e dai francobolli, sono il punto dolente del gioco: spettacolari sì, ma in poco tempo ripetitivi e fin troppo semplici. Gli sviluppatori di Double Fine hanno comunque sfornato un prodotto davvero simpatico e divertente per il suo prezzo, decisamente contenuto, e non possiamo che sperare in un seguito, magari il prossimo Halloween... o possibilmente anche prima.
PRO
- Personaggi e stile adorabili
- L'idea dei costumi è davvero originale
- Rapporto qualità/prezzo notevole
CONTRO
- Combattimenti molto ripetitivi
- Poca varietà di sidequest